La Toscana di Maya design

12548953_1025762350849512_2473974866146625143_n (1)La Toscana di Maya design
DESIGNCIRCUS presenta LORENZO CINTELLI & SOFIA D’AMICO
Andrà in scena 27/28  febbraio il primo appuntamento 2016 di DesignCircus, per la prima volta l’evento si svolgerà allo Spazio Maimeri a Milano in Corso Cristoforo Colombo 15, nella splendida cornice della nuova Darsena. Design indipendente e arte contemporanea si fonderanno in un percorso magico, che permetterà al visitatore di scoprire e di acquistare oggetti unici, rigorosamente Made in Italy.
MAYA DESIGN UN VIAGGIO NELL’ARMONIA
Chi ha la fortuna e la sensibilità di rubare alla natura i colori, la materia, i saperi perduti ed 946133_1025762387516175_1575568628749763078_nessere in grado di intraprendere un viaggio nelle culture di una regione ha già percorso un viaggio culturale su una terra che ha già un’altra luce.
Quello di Maya Design è soprattutto un viaggio nell’armonia, un team fatto di giovani, contaminazioni dall’estro della stilista d’interni Sofia D’Amico, artigiani che sanno lavorare, con le mani e con il cuore, Lorenzo Cintelli e Simone Soave, che con il loro lavoro e la semplicità del loro progetto parlano ai sensi.
Luce, tanta luce per Raffaello 80, una sinfonia di fili d’argento per lumi da tavolo e piantane da terra, forme circolari che alloggiano i led, lucidi, freddi, ma che attirano con la loro luce sguardi e facili falene , forme sinuose, l’elettrico che scalda armoniosamente una stanza, e poi le stoffe, unite e rigate, di lino e cotone, ed infine il DSC_5141aalegno, un bouquet di legni di tanti colori, caldi, emozioni di che danno il senso della Toscana, sobria, suadente, come meno te l’aspetti e fuori dai soliti stereotipi, artigianato che mantiene un unicità di altissimo livello, forme armoniose composte, mixate, intercalate da sedute, poltrone e divani che sembrano facili giocattoli, fatti come il Lego, composti e scomponibili, ma armoniosi nelle loro composizioni cilindriche, come D’Annunzio 90, e anche pouff di tessuto unito e di traliccio rigato, materni, ci affondi come in grembo materno, fatti con cotoni naturali, una risorsa pulita per un’economia sostenibile.E poi legni pregiati con stagionature naturali nel rispetto di tradizioni antiche, il giro del mondo racchiuso in un tavolo, Brunelleschi n. 11, realizzato da ben cinque varietà di legno: il gattice, un tipo di pioppo tipicamente toscano, il 12418035_1025762907516123_3203061288572683536_nnoce canaletto, che viene dall’America, l’okumè e il paduk che provengono dall’Africa, il tiglio, europeo, un piano che ha i colori della terra, di legno…. lo tocchi, è fatto per essere toccato, accarezzato, sensuale e duttile, caldo, il contatto che ti porta in un bosco di castagni, intravedi i nostri cipressi toscani, alti e orgogliosi, un semplice tavolo ti porta a sognare, ti obbliga a camminare in un sogno. Sullo sfondo bottiglie tonde, preziose e sinuose, le bolle odorose “Caterina dè Medici” che hanno il profumo dei vini toscani, diffusori d’ambiente per fragranze rubate alla terra, alla scoperta dei  vigneti che, ai piaceri dell’enologia, associano spettacolari panorami, terre verdeggianti fatte di silenzio,  per  scoprire una natura lavorata ad arte dall’uomo, profumi e fragranze per la casa……e 3 (4)ritorna sempre il fil rouge che lega il progetto di Maya Design all’armonia dei sensi.
Ed infine ….il bicchiere Pinocchio, calice dal cuore di legno e dall’anima di cristallo, rende omaggio al  personaggio di Collodi per un piccolo “naso” di legno alla base del calice,  un bicchiere da vino composto da due parti e due anime, il manico in legno di rovere e il calice in cristallo: un bicchiere per degustazione raffinate, scomponibile, per “assaggi” dei profumi del vino, una esperienza sensoriale completa, classico e allegro, sofisticato e  insolito, un must nel contesto delle Cantine più famose, un tocco di allegria in un mondo serioso come quello delle cantine.
DSC_5150aaSilenzio e ordine nelle stanze di casa, le nostre stanze senza tempo, allegro disordine e amore mentre si sta a tavola……è un viaggio, quello di Maya Design, attraverso la storia, la cultura, l’arte, la sapienza del fare, l’armonia dei colori e della materia, l’artigianalità dunque, quello che all’estero tutti ci invidiano, che fa parte del bagaglio della Toscana e dell’Italia intera, una regione da vivere con il suo immenso bagaglio di artigiani e maestri d’arte….oggi in mostra al Designcircus.
Crediti fotografici: Fabrizio Gaeta
Press: Cristina Vannuzzi Landini

Anticipazione Quadro Design Salone del Bagno 2016

image004 (2) Anticipazione Quadro Design  Salone del Bagno 2016

Quadro Design, azienda giovane e dinamica, gestita da altrettanto giovani imprenditori, specializzata nella produzione di prodotti soprattutto rubinetti (per ambiente cucina e bagno) in acciaio e ottone, vi mando uno dei prodotti di punta di questo Salone del Bagno 2016.

Volcano è un rubinetto in acciaio inossidabile AISI316, disegnato da Hans Thyge Raunkjaer, noto designer danese che  segue l’azienda in tutte le serie da bagno.

image001 (4)Ecco una piccola descrizione:

“Il vulcano è una delle figure in assoluto più archetipiche nella nostra memoria. Ha un fascino mitologico: il liquido sgorga direttamente dal centro della terra. Volcano, come i vulcani, ha un modo potente di far uscire l’acqua: direttamente “dalla terra” attraverso la forma conica disassata fino alla canno. Tutta la serie è realizzata in acciaio inossidabile AISI316.

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Diemmebi anche nei luoghi pubblici

Diemmebi anche nei luoghi pubblici

Ecco all’interno della gamma Diemmebi, una serie di prodotti adatti ad arredare i luoghi pubblici e a rendere gradevoli molti momenti della nostra quotidianità. Diemmebi da sempre dimostra attenzione al potere del design di condizionarci non solo tra i muri di casa: il risultato sono spesso collezioni che, con piccole modifiche, si adattano al contract come all’uso domestico.

image002LIBRERIA BACKUP METAL

Una struttura leggera in metallo a cui le piegature conferiscono la necessaria robustezza: questo è uno dei segreti della libreria disegnata da Angelo Pinaffo. Esporre in un negozio oggetti di varie tipologie o archiviare, in una biblioteca o ufficio, libri e documenti: questa la doppia vocazione di Backup Metal. Con la versione interparete autoportante si possono definire diverse aree di lavoro, mentre con quella fissata a parete si sfrutta il perimetro dell’ambiente, lasciando libero il centro. La modularità ed optionals, come i ripiani inclinati e le luci che scompaiono nei profili, rendono questo prodotto Diemmebi un esempio di design in cui l’estetica discreta è finalizzata alla funzionalità.

image003 (3)S’MESH PLASTIC/SOFT PANCA
Lunghi minuti di attesa ad uno sportello d’ufficio, quando va bene, seduti! Ecco che l’abilità progettuale di Alberto Basaglia con Natalia Rota Nodari risolve con brio il tema delle sedute per la collettività. La panca S’mesh, dalle proporzioni accoglienti, allinea 2,3 e 4 posti a sedere; lo schienale in rete, in vivaci colori su richiesta, e la possibilità di seduta imbottita regalano una sensazione di confort anche ai materiali tipici del design, acciaio e polipropilene. E visto che la bontà di un prodotto è legata sempre più alle energie che consuma, S’mesh è vincente: si assembla ad incastro, il che implica facilità sia nell’industrializzazione che nello smaltimento finale.

image004 (1)TAVOLINI HAPPY HOURS
Nei luoghi pubblici, i tavolini sono complementi che utilizziamo quasi distrattamente, semplici piani d’appoggio per la rivista appena sfogliata, per consumare un caffè o un pasto veloce. Con la famiglia Happy Hours di Diemmebi, l’accento e l’occhio cadono sulle eleganti e solide basi in metallo dalle forme a calice o più essenziali, tonde e quadrate. In risposta alle frequenti richieste di personalizzazione di materiali, forme e colori dei piani, l’azienda  propone oltre a un ever-green – un piano in vetro temprato con il dettaglio di stile di una sagoma appena accennata – anche le sole basi affinchè il cliente possa lasciare spazio alla sua creatività scegliendo la soluzione preferita per il top.

Siamo a vostra disposizione per ulteriori richieste. Cordiali saluti

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Olivari // Interpretazioni inedite di Chevron, Open e Crystal

Olivari // Interpretazioni inedite di Chevron, Open e Crystal
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Chevron, Open e Crystal: inedite interpretazioni

Olivari presenta tre magistrali interpretazioni della maniglia realizzate con tre grandi nomi del design e dell’architettura contemporanea: Zaha Hadid, OMA/Rem Koolhaas, Marcel Wanders.

Tre maniglie nate da differenti atti creativi, dal tratto unico e originale. Per Zaha Hadid è un omaggio al suo primo progetto residenziale a New York City. Per OMA/Rem Koolhaas invece è un processo di scomposizione dell’oggetto negli elementi primari: mozzo e leva. Per Marcel Wanders è una ricerca del connubio quasi artistico tra cristallo e metallo. Ma tutte hanno un denominatore comune: la forza progettuale per diventare maniglie di carattere, espressione dell’abilità, della cura e della ricerca portata all’estremo con cui Olivari sviluppa da sempre ogni oggetto. Un mix, talvolta, anche di materiali inediti.

image007 (1)Chevron, Zaha Hadid

Per Chevron Zaha Hadid trae ispirazione dal suo primo progetto a New York City, un edificio residenziale situato accanto a High Line Park. La maniglia ricorda infatti l’elemento scultoreo che caratterizza la facciata del palazzo. Il design, una forma vigorosa accentuata da curve morbide, segue la stessa ricerca sperimentale della struttura dinamica ed innovativa tipica di ogni progetto di Hadid. Chiaramente riconducibile agli elementi di architettura in sviluppo orizzontale e di simmetria dell’edificio di New York, il corpo della maniglia prende una potente forma ricurva, che migliora l’ergonomica relazione tra la mano e l’oggetto, ottimizzandola attraverso una serie di intagli delicati.

Chevron è realizzata in ottone nelle finiture cromo, cromo satinato e superantracite satinato.

Ph. Sauro Sorana                                                                                         Ph. Alessandro di Giugno

image008 (1)Open, OMA/Rem Koolhaas

Open è il risultato di un processo di riduzione della maniglia alle sue componenti funzionali elementari: il mozzo e la leva. Questa separazione modulare ha come risultato due elementi indipendenti che, unendosi meccanicamente, generano molteplici combinazioni di metalli e finiture.

Open ricorda un utensile meccanico. La semplicità formale dell’impugnatura esalta le qualità del metallo e si presta ad ulteriori variazioni: forature e sottrazioni aprono inoltre a nuove possibilità di utilizzo quotidiano.

Open è realizzata in ottone nelle finiture cromo, cromo satinato, superinox satinato e superantracite satinato.

Ph. Sauro Sorana                                                                                        Ph. Bruno Pulici

image009 (1)Crystal, Marcel Wanders

La collezione di maniglie Crystal del 2015 di Marcel Wanders per Olivari è una sorta di compendio della storia e dell’abilità artigianale, maturata dall’azienda in oltre 100 anni di vita. È una luminosa e scintillante continuità della combinazione di minimalismo e classicismo evocati dalla sua maniglia “Dolce Vita” (2014).

Divisa in due parti, una in ottone e l’altra, frontale, in cristallo, ci consente d’intravedere – attraverso il cristallo – il decoro riflesso sull’ottone. È il prezioso gioiello della porta, che è un piacere osservare e tenere in mano nell’atto di passare oltre, verso un interno pieno di sorprese. Crystal è un tocco decorativo e raffinato che ridefinisce l’immagine stessa di una porta.

La collezione Crystal è disponibile in tre finiture: cromo, superoro e superantracite satinato, e con tre tipologie di cristallo: ‘Gem’, ‘Royal’ e ‘Diamond’.

Ph. Sauro Sorana                                                                                   Ph. BHMSTUDIO

Olivari B. s.p.a.Via Matteotti 140 – 28021 Borgomanero (NO), Italy T +39 0322 835080 F +39 0322 846484 www.olivari.it

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Vetreria Re sponsor tecnico di Writers

image008Vetreria Re sponsor tecnico di Writers

Contribuendo all’allestimento degli spazi dell’appuntamento letterario che ha caratterizzato il weekend

Presso il complesso Frigoriferi Milanesi, in via Piranesi

Da quattro anni, nei suggestivi spazi postindustriali dei Frigoriferi Milanesi, Writers premette di conoscere e parlare con scrittori e artisti in un’atmosfera informale diversa dagli altri festival letterari perché protagonisti sono tutti i partecipanti.

Durante Writers niente viene dato per scontato né perduto; non si va dietro alle mode né si cercano facili conferme. Writers vuole dimostrare che la letteratura e il pensiero, la poesia e lo parola recitata o cantata, sono l’occasione più bella per incontrarsi ed emozionarsi.

image006Come ogni anno viene scelta una figura che simboleggi l’idea di letteratura e cultura di Writers: dopo Szymborska, Merini e Pivano, quest’anno è stata scelta Irène Némirovsky: grande scrittrice francese, nata in Ucraina da famiglia ebraica, ammazzata ad Auschwitz nel 1942.

Completano gli arredi le teche in vetro della Veteria Re, una preziosa realtà imprenditoriale italiana specializzata nella lavorazione del vetro per l’architettura. La sua storia, a partire dal 1989, testimonia una crescita fedele alla dimensione familiare, dove l’innovazione continua è stata, fin dall’ inizio, il valore da realizzare.

Per ulteriori informazioni sull’azienda: vetreriare.com
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Fondazione Achille Castiglioni | Dimensione Domestica

image001 (2)Fondazione Achille Castiglioni | Dimensione Domestica

Era il 1957 e a Villa Olmo/Como, nell’ambito della mostra Colori e forme della casa d’oggi a cui partecipavano i nomi eccellenti del mondo del progetto dell’epoca, i fratelli Castiglioni stupivano il pubblico con la loro interpretazione per l’ Ambiente di Soggiorno.

Febbraio 2016: prendendo spunto da quell’evento e dalla  ricostruzione filologica della stanza di allora, la Fondazione Achille Castiglioni, inaugura la prima di tre mostre che, nel segno della divulgazione di un’eredità creativa da tramandare, accompagneranno il pubblico fino al 2018, anno del centenario della nascita di Achille Castiglioni.

E’ quindi con grande piacere che vi invito all’inaugurazione di Dimensione Domestica, a cura di Beppe Finessi, grafica di Italo Lupi e progetto di Marco Marzini il prossimo 16 Febbraio alla preview stampa h. 17.30, presso la Fondazione Achille Castiglioni di Milano.

Carlo e Giovanna Castiglioni insieme a Beppe Finessi vi aspettano!

Ufficio Stampa

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Schiffini ad Habitat Valencia

 Allegato senza titolo 01634Schiffini ad Habitat Valencia

1-5 febbraio | HABITAT Valencia

Schiffini

 

Schiffini presente ad Habitat Valencia, la più importante fiera spagnola, che da oltre 50 anni racconta il meglio della produzione internazionale nel campo dell’arredo, dell’illuminazione, della decorazione e del tessile per la casa. Identifica i più recenti trends e li propone al pubblico e addetti ai lavori.

Schiffini allestirà lo stand con il modello Pampa disegnato da Alfredo Häberli che si distingue per l’esclusiva maniglia a tasca ricavata nella struttura dell’anta. A sostituire la classica maniglia è una delicata fessura che si solleva nella parte superiore e si comprime in quella inferiore. La cavità così ottenuta proietta sull’anta una discreta linea d’ombra e, al tempo stesso, facilita la presa.

Una lavorazione complessa dall’originale effetto plastico e tridimensionale. Un segno curvo, forte ed espressivo come nelle opere di Lucio Fontana. Pampa unisce alla pulizia di linea delle cucine senza maniglia l’originalità del segno impresso sull’anta. Alle finiture attuali in rovere scuro termotrattato, noce canaletto e rovere naturale si aggiunge una nuova versione monocromatica laccata, che accentua ancora di più la morbidezza delle linee. La nuova collezione è disponibile nei 18 esclusivi colori Schiffini.

Completa gli spazi un’isola Cinqueterre titanio disegnata da Vico Magistretti, ancora oggi tra le cucine più apprezzate da sempre e le colonne Pantry System con anta laccata titanio.

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VetreriaRe

image004 (1)VetreriaRe
Vetreria Re è una preziosa realtà imprenditoriale italiana specializzata nella lavorazione del vetro per l’architettura. La sua storia, a partire dal 1989, testimonia una crescita fedele alla dimensione familiare, dove l’innovazione continua è stata, fin dall’ inizio, il valore da realizzare. L’esperienza totale di questo materiale, la capacità progettuale interna associata a quella realizzativa, spingono sempre di più il limite di fattibilità dei progetti firmati VetreriaRe. L’azienda ha come interlocutori sia studi di architettura che committenti privati, affascinati i primi dalle applicazioni più tecnologighe, gli altri da quelle più creative e funzionali del vetro.
image008Macchinari a controllo numerico di ultima generazione, oltre a quelli per la stratifica e la tempera rendono possibili piccole ed invisibili rivoluzioni che prendono la forma di pavimenti, cristalli piani per l’arredo, cristalli di sicurezza, vetrate artistiche, facciate continue. La connessione tra pensiero creativo, sviluppo tecnico e prodotto finito è un punto di forza: lo conferma l’attuale sede di Nerviano (MI), dove lo show-room è proprio accanto allo stabilimento produttivo.
Gli uffici di Lugano, Londra e Parigi, invece, dichiarano le dinamiche di crescita internazionale già avviate con successo. Sono state affidate a VetreriaRe realizzazioni lussuose come l’Hotel Pirelli di Milano, glamour come la Terrazza Martini di Venezia e le boutiques Armani e Long Champ, i quartier generali e varie sedi di TechnoGym, Deutsche Bank, Fratelli Carli, luoghi storici come gli Ex Caselli Daziari di P.ta Venezia ed il Caffè Letterario del Piccolo Teatro a Milano, il futuristico Palazzo Mantegazza a Lugano.
Per VetreriaRe lo spirito di ricerca si consolida naturalmente in esperienza ed i risultati di purezza formale contemporanea avvicinano il concetto di progetto su misura all’ opera d’arte.
image007VETRERIA RE S.R.L.
via Bergamina, 34
20014 Nerviano (MI)
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F. 0331 41.51.20
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Galleria Jannone Umberto Riva Architetto Inaugurazione mostra martedì 17 novembre

image002 (8)Galleria Jannone Umberto Riva Architetto Inaugurazione mostra martedì 17 novembre

Antonia Jannone

Disegni di Architettura

Dal 17 novembre al 9 gennaio, Antonia Jannone presenta una mostra dedicata ad Umberto Riva, in occasione della riedizione delle lampade da lui disegnate.

Le due lampade E63 e Lem disegnate da Umberto Riva – uno dei nostri maestri più schivi e geniali – ritornano in produzione con rinnovato vigore. La riedizione, che ha reso di nuovo disponibili sul mercato i due prodotti disegnati nel 1963 per un concorso e messe poi in produzione in fasi e con produttori differenti negli anni successivi, sarà presentata da Antonia Jannone dal 17 novembre al 9 gennaio 2016. Le nuove versioni di queste lampade, messe a punto grazie a un proficuo e constante lavoro di confronto con Riva, saranno esposte accanto a una selezione di disegni che ne documentano il processo progettuale e che consentiranno di approfondire la conoscenza di uno degli artefici italiani di un innovativo concetto dell’abitare.

A raccontare la mostra il catalogo con testi di Beppe Finessi.

La E63 viene prodotta da Francesconi nel 1969. La sua struttura, con gli elementi di collegamento dei suoi tre blocchi funzionali ben delineati e in evidenza, insieme alla forma scelta per le sue componenti contribuiscono a renderla formalmente plastica. I materiali scelti per la riedizione di quest’anno – acciaio, rame e bronzo – sottolineano ancora di più questo riferimento formale e mettono in atto un interessante gioco di riflessi che amplifica il portato luminoso della lampada.

image001 (15)La lampada Lem, originariamente prodotta in una resina semitrasparente da Francesconi e poi rieditata da FontanaArte nel 1991 con il nome Dilem, nella versione proposta dalla Galleria Jannone ha il diffusore, orientabile, in due colori opachi – verde acqua e arancione – ed è disponibile in due modelli: a morsetto e con piantana.
Proprio per sottolineare il carattere di unicità di questi due progetti di Umberto Riva, frutto di quell’eccezionale periodo creativo del design italiano che furono gli anni Sessanta che ha saputo produrre veri oggetti di culto, l’operazione promossa da Antonia Jannone prevede esclusivamente serie limitate: 9 pezzi per ogni variante materica e tipologica di ognuna delle due lampade. Ogni esemplare porterà la firma del designer e sarà provvista di certificato di autenticità.

Classe 1928, milanese, Umberto Riva ha studiato architettura a Venezia. Dal 1960 progetta edifici, interni e oggetti animato da uno stesso approccio pragmatico da “architetto-artigiano”, partendo dal disegno, dallo studio del contesto e dalla sperimentazione con i materiali, accostati in modo da esaltarne le caratteristiche intrinseche, ognuno valorizzato per le proprie potenzialità. Nelle sue lampade il rispetto per i materiali e la cura dei dettagli, frutto di un lavoro in sinergia con gli artigiani espressione di una produzione lontana dai principi dell’omologazione, le trasforma in pezzi preziosi, da collezione, opere d’arte in formato domestico.
I due modelli presentati in occasione della mostra sono affini per le scelte estetiche adottate, evidenti soprattutto nella foggia del diffusore, e sono entrambi caratterizzati da una ricchezza formale che li rende presenze domestiche forti, sculture atemporali.

 

La Mostra inaugura martedì 17 novembre, ore 19

Galleria Antonia Jannone – Corso Garibaldi 125 – Milano

Aperta dal martedì al sabato: 15:30-19:30 la mattina su appuntamento

info@antoniajannone.it – tel. +39 02 29002930

Sono disponibili fotografie di Alessandra Chemollo in alta definizione
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Book e Booklet un grande progetto innovativo firmato Marco Piva per Caleido al Cersaie 2015

image007Book e Booklet un grande progetto innovativo firmato Marco Piva per Caleido al Cersaie 2015

Cersaie 2015 _Caleido, azienda leader nella produzione di radiatori d’arredo, impegnata nella ricerca, è orgogliosa di presentare uno dei suoi progetti più innovativi nato dalla collaborazione con l’architetto Marco Piva: il nuovo radiatore BOOK e la sua declinazione in BOOKLET. Un complemento che porta l’azienda ad introdurre un materiale per lei inedito: l’alluminio, considerato un ottimo conduttore.

Il nuovo prodotto rispecchia la visione dell’azienda di rivisitare il ruolo dell’elemento radiante all’interno dello spazio domestico, elevandolo da semplice fonte di calore a oggetto distintivo di arredo, coniugando estetica e funzionalità.

Dice l’Architetto Piva “Con BOOK e BOOKLET ho pensato ad una sottile lastra di alluminio, il maggior conduttore di calore, alla cui estremità sono presenti una o due lievi piegature, che donano effetto di leggerezza e plasticità ad un elemento storicamente rigido e pesante oltre ovviamente a migliorarne le performance”.

image008 (2)BOOK e BOOKLET sono il calore con stile, eliminano l’ingombro estetico del termosifone giocando su una forma pulita, semplice e lineare, che la moderna tecnologia permette di ottenere riducendo al minimo lo spessore, senza venir meno all’efficienza del prodotto.

“Il progetto dell’architetto ci è piaciuto fin da subito – afferma Danilo Rossetti, Titolare Caleido – ci è voluto molto impegno per svilupparlo e raggiungere oltre alla perfezione estetica la resa di ottime prestazioni tecniche. E’ stato un piacere aver affrontato questo progetto con lui e con il suo team che ci hanno affiancato in questo percorso. ”

Realizzabile con diverse finiture, misure e cromatismi, si presta ad essere inserito sia in ambienti residenziali che in luoghi pubblici, per scaldare con eleganza e senza invasività gli spazi dell’abitare contemporaneo.

MISURE:

H 800 X 500 L Watt 360
H 1200 x 500 L Watt 530
H 1600 X 500 L Watt 670
FINITURE : disponibile in tutti i colori della gamma RAL Caleido
Disponibile nella versione idraulica o elettrica. Basso contenuto d’acqua.

Ricordiamo inoltre un prodotto in collezione ma di grande attualità l’HONEY

Honey, design James di Marco

image002 (7)La modularità degli esagoni e le sovrapposizioni dei piani creano un immaginario modulare fatto di pochi semplici elementi, ricchi di suggestioni naturali.

Sfumature che evocano terre, acque, materie vegetali e minerali.

Una vera composizione decorativa di grande effetto scenico. Superfici esagonali reagiscono alla luce come dei pixel vegetali in forti chiaroscuri esaltati dalle diverse cromie. Le irregolarità e le variazioni tonali assicurano effetti unici nella riflessione e ottimizzano la dispersione del calore.

4 passaggi di colore, 4 livelli di spessore, 88 esagoni, 176 viti: il radiatore Honey è un prodotto unico.

Disponibile in tre tonalità: rosso, beige e grigio.

Misure: H. 2200 – L. 650mm

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I rivestimenti di Salvatori

image004 (4)I rivestimenti di Salvatori

Lava, Silk Georgette e Bianco di Carrara: la materia raccontata da Salvatori

La materia diventa unica protagonista: il superfluo lascia spazio all’elemento puro per esaltare l’espressività di queste pietre diventate ormai dei classici nell’ampia gamma proposta da Salvatori.

image006Lava nella finitura cisellata mostra l’essenza di questa roccia vulcanica che raccoglie l’espressività e il forte valore evocativo di tempi e luoghi passati. Caratterizzata dalla tonalità di grigio, consente la massima libertà nell’accostamento di colori e materiali.

Silk Georgette, una pietra calcarea, elegante e raffinata come la trama di un tessuto prezioso. Le sue delicate nuance beige, attraversate da venature più chiare, la rendono particolarmente adatta per i rivestimenti a muro e a pavimento (interno o esterno). Qui nella finitura RAW disegnata da Piero Lissoni.

image008Bianco di Carrara, il marmo per eccellenza, luogo di origine dell’azienda da dove è nata una lunga tradizione. Nella finitura Dune a Rombi la pietra si trasforma, la forma e la speciale lavorazione leggermente bombata donano un’apparente lievità ad un materiale resistente di natura.

Sandra Suarez | Clara Buoncristiani PR&Communication Studio | www.clarabuoncristiani.it

Design ‘Shin Myeong’ – Korea’s PHANTASMA

Invito_openingDesign ‘Shin Myeong’ – Korea’s PHANTASMA

venerdì 24 luglio ore 11, Sala Agorà, Triennale di Milano

La Gwangju Design Biennale 2015 della Corea presenta in anteprima la mostra Design Shin Myeong – Korea’s PHANTASMA, allestita dal 23 di luglio al 23 di agosto presso l’Impluvium della Triennale di Milano, alla luce dei continui rapporti stabiliti nel tempo fra la Triennale e le istituzioni del design coreano.

L’evento porta a Milano una delle 9 esposizioni della sesta edizione della Gwangju Design Biennale (Corea, 15 ottobre – 13 novembre 2015), centrata su nuove creazioni di vasi Celadon. Si tratta di vasi in porcellana dal tipico colore verde smaltato originaria della Cina del secondo secolo ma diventata famosa in Corea fin dal dodicesimo e tredicesimo secolo. La tradizione antica si incontra e si confronta in prodotti di altissima qualità, ideati da artisti e designer di fama internazionale, che hanno collaborato con le aziende ceramiste più famose di Gwangju. Lo scopo è quello di far incontrare la tradizione del design coreano con artisti italiani che sono stati chiamati a innovare l’identità culturale. Il design contemporaneo coreano si nutre di ricerca e di metodologie influenzate anche dalla cultura giapponese e cinese, paesi che, costituiscono i nuovi palcoscenici dell’economia mondiale e, al contempo, gli antichi e attuali palcoscenici della porcellana Celadon.

AldoCibicIl progetto della mostra è dell’architetto Seung Hyo Sang, coordinatrice della parte italiana è la designer Yuong Hee Cha, direttrice generale della mostra è Kyung Ran Choi.

50 tra artisti e designer – 25 italiani e 25 coreani – hanno decorato con graffiti e incisioni i vasi Celadon creati da Kajn Lee, talento emergente di questa lunga tradizione. Kajn Lee ha disegnato il vaso-tipo, su cui sono intervenuti i 50 artisti e designer, realizzandone tre copie per ciascuna. Una copia di ogni vaso verrà battuta all’asta, al termine della Biennale coreana, e il ricavato devoluto al programma per l’Infanzia dell’UNESCO.

I 25 artisti e designer italiani sono: Laura Agnoletto, Cinzia Anguissola, Alberto Biagetti, Mattia Bosco, Sergio Calatroni, Pierangelo Caramia, Gianni Celli, Aldo Cibic, Matteo Cibic, Titti Cusatelli, Riccardo Dalisi, Duilio Forte, Piero Gaeta, Massimo Giacon, Anna Gili, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Giulio Iacchetti, Giovanni Levanti, Alessandro Mendini, Angelo Micheli, Franco Raggi, Prospero Rasulo, Marzio Rusconi Clerici, Luca Scacchetti.

Yang SeongguI 25 artisti e designer coreani sono: Kim Yeongse, Seung Hyosang, An Sangsu, Shin Yeongbok, Yoon Hoseop, Lee Nami, Park Geumjun, Lee Yeonghye, Kim Seunghui, Bae Byeongu, Kwon Yeonggeol, Kim Yongtaek, Heo Daljae, Cho Jinho, Kang Haengbok, Yang Seonggu, Yoon Janghyeon, Na Sangok, Kim Juntae, Park Guhwan, Park Haengbo, Eun Byeongsu, Kang Byeonggil, Ang Yunho, Jung Guho.

“Pensiamo al valore di un design asiatico, essenziale per una società sostenibile”, dice la direttrice della Biennale di Gwangju. “Chi guarda deve capire e scoprire come la vita venga rinnovata dal design e dunque il perché dell’esistenza del design”. Designer di fama, Kyung Ran Choi dirige l’istituto di ricerca per il design orientale della Università di Kookmin, promuovendo la ricerca sui processi e le metodologie basate sulla cultura comune di Corea, Cina e Giappone.

LucaScacchettiQuesta mostra è dedicata a Luca Scacchetti.
Triennale di Milano, Viale Alemagna 6 – Milano

For more information about the Gwangju Desing Biennale, please contact Young Hwa, Kim (dudghkfjq@gmail.com) of the Gwangju Design Center

Artisti italiani

Laura Agnoletto
Cinzia Anguissola
Alberto Biagetti
Mattia Bosco
Sergio Calatroni
Pierangelo Caramia
Gianni Cella
Aldo Cibic
Matteo Cibic
Titti Cusatelli
Riccardo Dalisi
Duilio Forte
Piero Gaeta
Massimo Giacon
Anna Gili
Alessandro Guerriero
Maria Christina Hamel
Giulio Iachetti
Giovanni Levanti
Alessandro Mendini
Angelo Micheli
Franco Raggi
Prospero Rasulo
Marzio Rusconi Clerici
Luca Scacchetti

Artisti coreani

Kim Yeongse
Seung Hyosang
An Sangsu
Shin Yeongbok
Yoon Hoseop
Lee Nami
Park Geumjun
Lee Yeonghye
Kim Seunghui
Bae Byeongu
Kwon Yeonggeol
Kim Yongtaek
Heo  Daljae
Cho Jinho
Kang Haengbok
Yang Seonggu
Yoon Janghyeon
Na Sangok
Kim Juntae
Park Guhwan
Park Haengbo
Eun Byeongsu
Kang Byeonggil
ang Yunho
Jung Guho

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Maya design un viaggio nell’armonia

3Maya design un viaggio nell’armonia
Chi ha la fortuna e la sensibilità di rubare alla natura i colori, la materia, i saperi perduti ed essere in grado di intraprendere un viaggio nelle culture di una regione ha già percorso un viaggio culturale su una terra che ha già un’altra luce.
Quello di Maya Design è soprattutto un viaggio nell’armonia, un team fatto di giovani, contaminazioni dall’estro della stilista d’interni Sofia D’Amico, artigiani che sanno lavorare, con le mani e con il cuore, Lorenzo Cintelli e Simone Soave, che con il loro lavoro e la semplicità del loro progetto parlano ai sensi.
Luce, tanta luce per Raffaello 80, una sinfonia di fili d’argento per lumi da tavolo e piantane da terra, forme circolari che alloggiano i led, lucidi, freddi, ma che attirano con la loro luce sguardi e facili falene , forme sinuose, l’elettrico che scalda armoniosamente una stanza, e poi le stoffe, unite e rigate, di lino e cotone, ed infine il legno, un bouquet di legni di tanti colori, caldi, emozioni di che danno il senso della Toscana, sobria, suadente, come meno 2 (1)te l’aspetti e fuori dai soliti stereotipi, artigianato che mantiene un unicità di altissimo livello, forme armoniose composte, mixate, intercalate da sedute, poltrone e divani che sembrano facili giocattoli, fatti come il Lego, composti e scomponibili, ma armoniosi nelle loro composizioni cilindriche, come D’Annunzio 90, e anche pouff di tessuto unito e di traliccio rigato, materni, ci affondi come in grembo materno, fatti con cotoni naturali, una risorsa pulita per un’economia sostenibile.
4E poi legni pregiati con stagionature naturali nel rispetto di tradizioni antiche, il giro del mondo racchiuso in un tavolo, Brunelleschi n. 11, realizzato da ben cinque varietà di legno: il gattice, un tipo di pioppo tipicamente toscano, il noce canaletto, che viene dall’America, l’okumè e il paduk che provengono dall’Africa, il tiglio, europeo, un piano che ha i colori della terra, di legno…. lo tocchi, è fatto per essere toccato, accarezzato, sensuale e duttile, caldo, il contatto che ti porta in un bosco di castagni, intravedi i nostri cipressi toscani, alti e orgogliosi, un semplice tavolo ti porta a sognare, ti obbliga a camminare in un sogno. Sullo sfondo bottiglie tonde, preziose e sinuose, le bolle odorose “Caterina dè Medici” che hanno il profumo dei vini toscani, diffusori d’ambiente per fragranze rubate alla terra, alla scoperta dei  vigneti che, ai piaceri dell’enologia, associano spettacolari panorami, terre verdeggianti fatte di silenzio,  per  scoprire una natura lavorata ad arte dall’uomo, profumi e fragranze per la casa……e ritorna sempre il fil rouge che lega il progetto di Maya Design all’armonia dei sensi.
1 (1)Ed infine ….il bicchiere Pinocchio, calice dal cuore di legno e dall’anima di cristallo, rende omaggio al  personaggio di Collodi per un piccolo “naso” di legno alla base del calice,  un bicchiere da vino composto da due parti e due anime, il manico in legno di rovere e il calice in cristallo: un bicchiere per degustazione raffinate, scomponibile, per “assaggi” dei profumi del vino, una esperienza sensoriale completa, classico e allegro, sofisticato e  insolito, un must nel contesto delle Cantine più famose, un tocco di allegria in un mondo serioso come quello delle cantine.
Silenzio e ordine nelle stanze di casa, le nostre stanze senza tempo, allegro disordine e amore mentre si sta a tavola……è un viaggio, quello di Maya Design, attraverso la storia, la cultura, l’arte, la sapienza del fare, l’armonia dei colori e della materia, l’artigianalità dunque, quello che all’estero tutti ci invidiano, che fa parte del bagaglio della Toscana e dell’Italia intera, una regione da vivere con il suo immenso bagaglio di artigiani e maestri d’arte.
Crediti fotografici: Fabrizio Gaeta
Press: Cristina Vannuzzi Landini

Schiffini allestisce la mostra And Warhol sul comò Genova Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce

invito_barabino (1)Schiffini allestisce la mostra And Warhol sul comò Genova Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce

OPERE DELLA COLLEZIONE ROSETTA BARABINO

2 aprile 2015 – 5 luglio 2015

Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce

dove la cucina ne diventa parte integrante. Per l’occasione Schiffini ha inserito uno dei modelli best seller, l’isola ONE, sviluppata dal team R&D il cui tratto distinguibile è la modularità che la rende estremamente funzionale, caratteristica che viene accentuata dalla sobrietà delle linee.
ONE_low (1)Villa Croce ritorna a essere una dimora privata arredata con mobili di design per ospitare quasi cento opere da una straordinaria collezione genovese mai prima presentata in pubblico.

Le opere, scelte con cura e visionaria lungimiranza da Rosetta Barabino, sono il frutto di una passione condivisa con il figlio minore che per più di trent’anni li ha portati per gallerie e mostre d’arte contemporanea.

La mostra riunisce settanta artisti italiani e internazionali, da Andy Warhol a Carl Andre, da Donald Judd a Cy Twombly, da Dan Flavin a Robert Morris, oltre a Joseph Beuys, Olafur ONE_brownEliasson, Cindy Sherman, Gordon Matta-Clark, Takashi Murakami, Ettore Spalletti, Ai Wei Wei, Fischli & Weiss e Yang Fudong per raccontare la storia dell’arte contemporanea attraverso lavori eccezionali che, installati in un ambiente domestico moderno e sofisticato, arredato anche con mobili Schiffini dimostrano come l’arte contemporanea possa diventare ispirazione quotidiana per immaginare il futuro.

Sandra Suarez | Clara Buoncristiani PR&Communication Studio | www.clarabuoncristiani.it

Neutra Living nuove collezioni tavoli

image001 (1)Neutra Living   nuove collezioni tavoli

21 maggio 2015

Giovedì 21 maggio, le nuove collezioni living di Neutra. Sarà presente il designer Luca Martorano che ha firmato due delle quattro inedite collezioni tavoli/coffee table in un mix di materiali pietra, marmo, vetro e acciaio.

Un giovane talentuoso che quest’anno ha disegnato progetti importanti anche per Ceccotti, Riva, Terzani, Leucos… Chi fosse interessato ad incontrarlo è pregato di darci comunicazione!  Noi saremo in showroom dalle 9:00 alle 20:00.
Sandra Suarez | Clara Buoncristiani PR&Communication Studio | www.clarabuoncristiani.it