Dieta mediterranea – Dott.ssa Antonia Griffo

Il termine dieta mediterranea è stato coniato dagli americani agli inizi degli anni ’60.
Tutto comincia alla fine della seconda guerra mondiale, quando il medico americano Ancel Keys si accorse che le popolazioni povere di alcune zone
dell’Italia meridionale presentavano un tasso di mortalità dovuto a malattie cardiovascolari molto inferiore rispetto alla popolazione americana.
Gli scienziati ipotizzarono che questo fenomeno fosse correlato alle abitudini alimentari dell’area mediterranea: venne effettuato uno studio
epidemiologico su vasta scala che confermò questa ipotesi ed elesse la dieta mediterranea adatta a prevenire malattie cardiovascolari. La dieta mediterranea non è uno specifico programma dietetico, ma un insieme di abitudini alimentari tradizionalmente seguite dai popoli della regione mediterranea. Vi sono almeno 16 stati che si affacciano sul Mar Mediterraneo e le abitudini alimentari variano da Paese a Paese a seconda della cultura, delle tradizioni etniche e della religione. Da quando le statistiche sulla mortalità hanno indicato che le popolazioni mediterranee vivono più a lungo degli altri Europei, gli scienziati hanno cercato di dedurre quali componenti della dieta mediterranea siano responsabili dei suoi notevoli vantaggi. Ecco alcuni dei candidati individuati finora:

Olio d’oliva
L’olio d’oliva è il primo indagato poiché viene usato quasi esclusivamente nella cucina mediterranea al posto del burro, della margarina e degli altri
grassi. L’olio d’oliva è una ricca fonte di grassi monoinsaturi, che proteggono contro la malattia cardiaca, forse perché sostituiscono i grassi saturi nella dieta. L’olio d’oliva è anche una fonte di antiossidanti tra cui la vitamina E. Ma è importante ricordare che l’olio d’oliva viene usato per preparare piatti a base di verdure, salsa di pomodoro, insalate e per friggere il pesce. 

Frutta e verdura
È stato dimostrato che un elevato consumo di frutta e verdura fresca svolge un’azione protettiva contro la malattia cardiaca e il cancro, probabilmente grazie agli antiossidanti contenuti in questi alimenti. I pomodori sono stati esaminati con particolare attenzione perché sono un ingrediente essenziale
della cucina mediterranea. Sono effettivamente una fonte importante di antiossidanti e il processo di riscaldamento determinato dalla cottura, per
esempio nella preparazione della salsa di pomodoro, è altamente benefico perché incrementa la disponibilità di licopene, uno dei principali antiossidanti di questi ortaggi. 

Pesce 
È stato anche suggerito che il pesce  abbia notevoli proprietà salutari. Il pesce  è una fonte di grassi polinsaturi omega 3 e sembra che i derivati
complessi a catena lunga di questi grassi giovino particolarmente alla salute del cuore per le loro proprietà antinfiammatorie, che favoriscono una corretta circolazione del sangue.

Vino con moderazione 
In tutta la regione mediterranea si beve vino con moderazione, di solito in concomitanza con i pasti. Per gli uomini, per moderazione si intendono due
bicchieri al giorno, per le donne uno.  Il vino, in particolare quello rosso, contiene un’ampia gamma di composti vegetali che hanno proprietà salutari chiamati fitonutrienti. Tra questi, i polifenoli, che sono potenti antiossidanti, proteggono contro l’ossidazione delle LDL (lipoproteine a bassa densità) e contro le altre conseguenze patologiche del processo di ossidazione. Altri fitonutrienti ricoprono una funzione nell’inibizione dell’aggregazione delle piastrine, nella vasodilatazione, ecc.

Secondo numerosi studi la dieta mediterranea ha effetti protettivi sul cervello, contribuendo a prevenire il declino cognitivo; essa è molto importante per i suoi effetti benefici sulla salute. Dopo essersi rivelata protettiva nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori e probabilmente di allergie e asma, lo studio ne segnala i potenziali effetti protettivi sul cervello. È infatti emerso che chi segue questo tipo di regime alimentare ha meno possibilità di andare incontro a un modesto declino cognitivo, uno stadio tra il normale invecchiamento e la demenza. Non solo, la dieta mediterranea ridurrebbe le possibilità di sviluppare la malattia di Alzheimer in chi già mostra segnali di difficoltà cognitive. Questo tipo di alimentazione è  così sano grazie ad una combinazione di tutti i diversi ingredienti, non solo, è anche probabile che altri fattori, quali un atteggiamento più rilassato nei confronti del cibo e una maggiore attività fisica contribuiscano a creare in questa regione uno stile di vita complessivamente sano. 

Dott.ssa Antonia Griffo

Biologa Nutrizionista

per contatti: antoniagri@hotmail.it

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