Mario Vespasiani M-ETHEREUM Expanding Universe

IMG_6744Mario Vespasiani

M-ETHEREUM
Expanding Universe

La nuova serie di opere di Mario Vespasiani intitolata M-Ethereum è stata realizzata durante la seconda metà del 2021 e riassume attraverso la metafora della dimensione spaziale l’espansione della coscienza. Secondo l’artista questo lungo periodo di emergenze varie che stiamo ancora vivendo, sta portando le persone più sensibili ad un maggiore livello di consapevolezza, di comprensione della propria interiorità e dei processi invisibili che regolano i mondi. Vespasiani da questa considerazione prende come riferimento il cosmo e i suoi abitanti e descrive con la sua peculiare abilità cromatica, atmosfere siderali nelle quali ci invita ad essere naviganti delle stelle, non solo con gli occhi ma anche con la fantasia, che consente di attraversare questi scenari da protagonisti attivi più che da spettatori.

In questa esplorazione intergalattica si superano wormhole e nebulose, costellazioni e pianeti dai toni più sorprendenti. La fluidità della materia s’infiamma, le nuvole diventano imageonde capaci di piegare lo spazio, di curvare vite presenti e passate, memorie e prospettive. Vespasiani raffigura un passaggio dimensionale, che riguarda sia l’aspetto sensoriale che quello spirituale di ciascuno. Nel suo cosmo appaiono scie di polveri e simboli luminosi, lampi nel buio e panorami sterminati in cui si percepisce la sua visione dell’arte come un universo che si rigenera continuamente.

Vespasiani nel corso della sua carriera, un ciclo dopo l’altro e tema dopo tema, ha affermato che il compito dell’arte non sia di decorazione o di ripetizione stilistica, bensì di evoluzione, di crescita costante dai rimandi zen, capace di superare le conoscenze raggiunte senza doverle sistematicamente richiamare a conferma di un talento. Questi recentissimi lavori raffigurano la perpetua espansione, in ottica di un sapere che intreccia mistica e scienza, tradizione e innovazione. Ciò che l’artista ci descrive è quella parte di universo osservato dal suo rover spaziale Enoch in viaggio verso M-Ethereum, un luogo fisico o uno stato mentale che ci invita a scoprire, osservando le traiettorie, le visioni riportate dal viaggio interdimensionale.

Enoch RoverIl veicolo Enoch rappresenta nelle sue cromie fiammeggianti un simbolo di libertà e di fratellanza cosmica, che si manifesta alle altre civiltà presenti nella galassia non con la prepotenza delle armi o con l’occupazione autoritaria bensì col linguaggio universale dell’arte, con le sfumature proprie della grande armonia che regola tutto il creato. Mario Vespasiani compie un ennesimo passo avanti verso la consapevolezza e lo sviluppo delle potenzialità presenti nella mente umana di generare mondi. Questo incedere verso M-Ethereum implica un’emozione extra-corporale, che apre lo sguardo e la coscienza su altri confini che chiedono alla nuova umanità di essere non solo materia ma anche vibrazione. Ed in perfetta consonanza, questo universo generoso e curioso crea incessantemente, proprio come la fantasia di Vespasiani.

La quarta dimensione e i gradi di libertà: misticismo, scienza e universo astrale

Fanno riferimento ai gradi di libertà i fisici e gli ingegneri quando parlano delle dimensioni di uno spazio, ad esempio uno spazio di dimensione 1 è quello che possiamo percorrere in una sola direzione sia in un senso che in un altro, come le rotaie ferroviarie. La dimensione 2 è quella che possiamo verificare muovendoci su un campo da giuoco, mentre la terza è quella di un sottomarino o di un elicottero che può modificare appunto i tre gradi di libertà. Se di quarta dimensione possiamo parlare aggiungendo alle tre precedenti il fattore tempo, siamo coscienti che il nostro rimane uno sguardo tridimensionale, mentre uno sguardo quadridimensionale di una ipotetica iper-persona riuscirebbe a vedere sia l’esterno che il nostro interno, proprio come in una radiografia. Una qualità che è tuttavia appartenuta a mistici e carismatici capaci di unire tutti i punti del nostro corpo come dentro un raggio di luce. Sotto quest’ottica possiamo considerare anche l’esistenza di universi paralleli, quello fisico e quello astrale, passando per la visione cristiana dei tre regni paralleli, inferno e paradiso che opposti si sovrappongono al mondo terreno.

L’importanza della ricerca di Mario Vespasiani sta proprio nell’aver intuito fin da subito la forza della luce emanata dall’uso che fa dei colori. Partendo dall’assunto che sebbene l’universo materiale si estenda più in là della nostra visione – anche con l’aiuto dei più potenti telescopi questo non impedisce alla nostra interiorità di avere una vista più ampia e lucida – l’artista ha lavorato incrociando due ipotesi: esso esiste nella mente di un essere supremo e tutte le nostre azioni, pensieri e sentimenti non sarebbero altro che il prodotto di questo essere e in quella mente si sviluppa la nostra esistenza secondo la sua immaginazione. Ma è anche possibile che solo una parte del nostro essere viva nell’universo tridimensionale osservabile e noi siamo coscienti solo di questa. Secondo Vespasiani – che ha da sempre affrontato questo concetto e sviluppato in quattro mostre pensate come dialoghi diretti con i grandi maestri dell’arte italiana da Mario Schifano e Osvaldo Licini, da Lorenzo Lotto a Mario Giacomelli – la quarta dimensione non è solo una condizione spaziale ma anche un tipo di conoscenza, una presa di coscienza di una realtà superiore.

Dalla scienza alla filosofia, dalla mistica alla letteratura la ricerca artistica di Mario Vespasiani si coglie nel principio della luce. Così come due gemelli, di cui il primo, astronauta in viaggio in orbita, al suo ritorno sulla terra sarà molto più giovane di suo fratello – secondo la teoria della relatività, per cui il tempo rallenta con la velocità – anche una certa arte riesce piegare sia lo spazio che il tempo e di fronte ad essa ci sentiamo inspiegabilmente attratti anche se sconosciuta, al punto di cambiare la nostra percezione del qui ed ora. La storia dell’arte ci ha dimostrato che alcuni artisti hanno un tipo di coscienza cosmica, fatta di sensazioni pure che si riescono a cogliere unendo l’armonia che regola forme e colori alla potenza luminosa che essi esprimono. Vespasiani adotta una mente matematica senza abbandonare il figurativo, che tuttavia porta a considerazioni di tipo spirituale secondo le quali Tutto è Uno e l’Uno è Infinito. E se M-Ethereum fosse un’esortazione che l’autore ci consegna, una modalità espansa dello sguardo verso un reale più etereo, vivido e trasparente?

M-Ethereum il video: https://www.youtube.com/watch?v=5gG13wf0TYU

Dal 21 dicembre 2021

Com’è avvenuto per la mostra Darknights, col 2021 i progetti di Vespasiani cambiano modalità di fruizione.
Le sedi espositive non vengono comunicate direttamente ma si rivelano attraverso degli indizi.
Questo per favorire una fruizione più autentica, coinvolgendo il pubblico costantemente, a partire dai dettagli.
Un nuovo corso imboccato da un’arte che vuole mettere in evidenza la complessità dei contenuti e l’idea di ricerca.

Le interazioni narrative di Rosa Cacace

WhatsApp Image 2021-12-01 at 00.16.51 (1)Le interazioni narrative di Rosa Cacace

La mostra è patrocinata dal Comune di Taranto.

Inaugurazione: Sabato 4 dicembre 2021 ore 17.30 presso la Galleria Comunale Castello Aragonese, Piazza Castello 4 – Taranto.

La mostra rimarrà aperta con ingresso gratuito dal 4 al 19 dicembre

dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

Preparatevi ad immergervi in un viaggio che accorpa arte e narrativa, dove l’una è il completamento dell’altra, coadiuvati dalla mostra “Interazioni narrative” di Rosa Cacace, in arte Rosaka, a cura di Elisabetta La Rosa, che si svolgerà dal 4 al 19 dicembre 2021 A Taranto.

L’artista Rosa Cacace vi consentirà di immergervi in un viaggio di emozioni a colori, estrapolando la materia viva dell’essenza narrativa e traslitterandola in materia cromatica.

Il fruitore potrà immergersi nelle raffigurazioni dell’artista, frutto della commistione fra una poetica di matrice surrealista dove, le rappresentazioni figurative, si animeranno mediante elementi simbolici di rimando ai romanzi a cui Rosa fa riferimento.

Durante la serata inaugurale di sabato 4 dicembre 2021 si susseguiranno diversi interventi che vedranno protagoniste donne di età differenti ma legate al mondo dell’arte e della cultura. Le donne che allieteranno l’inaugurazione saranno- oltre all’artista Cacace e alla curatrice La Rosa –ci sarà la scrittrice e poetessa Mara Venuto, , che farà un intervento poetico, il duo musicale “Philamusike”, flauto e violino, composto da Apollonia Briulotta e Tiziana Toscano e sulle loro note ballerà la danzatrice e coreografa Valentina Pulieri. Ospite d’onore con intervento critico, la N.D. Baronessa Elisa Silvatici, Accedemico dei Cavalieri di S.Stefano P. & M. – Critico d’arte.

Preparatevi quindi ad un viaggio in cui la narrativa si fa arte dando vita ad un’esperienza sinestetica.

Tempora

TEMPORA - BIBARTTempora

Dal 4 al 18 dicembre 2021 presso Santa Teresa dei Maschi a Bari.

Inaugurazione sabato 4 dicembre 2021 ore 18.30, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Culturali e Turistiche, Ines Pierucci.

La mostra è curata da Miguel Gomez, Art Director di Bibart Biennale Internazionale di Bari e area Metropolitana.

Dal martedi al venerdi ore 10.00/13.00 17.00/20.00

Sabato e domenica 10.00/20.00

Ingresso gratuito

NEW BIBART (6)Marialuisa Sabato in questa mostra personale esprime la sua sensibilità attraverso la raffigurazione della forza di forme, luci, colori e atmosfere che ci fanno porre una domanda: dove risiede il sovrannaturale che ha creato la natura del mondo?

L’artista in questo percorso pittorico si trasforma in narratore di immagini ad impatto emotivo, nella sua narrazione il cromatismo diviene parola che si trasforma, come in una classica favola, in sentimento arcaico, ossia quel sentire che è riposto in noi dall’inizio del tempo.

NEW BIBART (7)Lo spettatore si trova innanzi ad una doppia creazione, un’opera nell’opera senza contrasti forti ma passaggi cromatici contrastanti che si dissolvono e fondo gli uni negli altri, consentendo di dare vita ad un ‘opera coinvolgente non solo visivamente, ma capace di coinvolgere lo spettatore in una dinamica di compartecipazione emotiva.

Le grandi mostre a L’A Gourmet L’Accademia. “Calligrafie Astratte di Luce” di Natino Chirico

NATINO CHIRICO ^ (1)Le grandi mostre a  L’A Gourmet L’Accademia. “Calligrafie Astratte di Luce” di Natino Chirico

Arte e cibo, Arte e fashion, Arte che affascina, stupisce, ti conquista, la facoltà, e direi la peculiarità insita nell’uomo di stupirsi, di lasciarsi avvolgere e rapire dalla meraviglia del reale, ma anche di abbandonarsi e sperimentare la libera e audace “magia” della creatività.
Scaturisce da queste premesse il progetto de Le Grandi Mostre, da un’idea di Elisabetta Marcianò Elmar – per un’inedita collaborazione, tra le sterminate costellazioni dell’estro, un dialogo tra arte e cibo: i sogni di artisti visivi verranno trasformati da un artista del gusto come lo chef Filippo Cogliandro dando vita a una vera e propria “arte- culinaria”, cibo e arte in relazione per piatti unici e inediti che verranno inseriti nel menù.
opera in GalleriaNell’affascinante cornice del Ristorante L’Accademia Gourmet, prende origine il Progetto de Le Grandi Mostre d’Arte, iniziando da un grande artista reggino internazionale, Natino Chirico,  un connubio sperimentale, attraverso il quale lo chef Filippo Cogliandro  reinterpreta importanti opere di Artisti, un ponte ideale tra visione e gusto, tra l’ammirazione dell’opera d’arte e l’emozione nel sentirla viva, fragrante, dolce e sensuale, “sentirla”, con la complicità degli artisti per presentare un’opera prestata al gusto, interpretata dalla creatività dello chef Cogliandro, per una Filippo Cogliandro (1)cena unica, magica, che, pur mantenendo la poetica degli artisti rappresenta una lettura personale sulla relazione con la tavola: delicate trame e giochi di colore che non potremo mai, ma vorremmo, indossare come gioielli, segni contemporanei di fragilità che ognuno può adattare alla propria personalità, mondi fantastici fatti di giochi, di fate e di sogni che sembrano usciti dalle  resine, dalle colle siliconiche, dal colore a olio e tempera e allora, gustare per essere, per scoprire, suggestioni vive e meravigliose.
E’ reggino l’artista Natino Chirico che firma la prima mostra d’Arte al Ristorante L’Accademia, “Calligrafie Astratte di Luce”, un’esposizione di circa 40 opere,  fruibile dal 13 dicembre fino al 13 gennaio, allestita all’interno del ristorante completamente _VCA1717rinnovato e pronto ad accogliere Grandi Mostre di respiro nazionale ed internazionale. L’Artista Natino Chirico, nella sua lunga carriera, ha collezionato successi nazionali ed internazionali, è da sempre nome eccellente di una ricerca artistica originale e appassionata, eclettico e curioso, si è avvicinato al mondo del cinema, della moda e si è distinto per gli innumerevoli riconoscimenti in giro per il mondo.
“Mi onora moltissimo ospitare la prima mostra a Reggio Calabria del Maestro Natino Chirico a L’A Gourmet L’Accademia che si sta trasformando lentamente in una vera e propria galleria d’arte” dichiara visibilmente soddisfatto lo chef Filippo Cogliandro. Come “imprenditore” mi sono avvicinato al mondo dell’Arte portandolo a L’A Gourmet L’Accademia che è un chiaro riferimento a questo universo unico che da sempre mi affascina e mi appassiona, nuovi linguaggi e nuove visioni espressive. Non desideravo altro che continuare nel segno della grande Arte e quella del Maestro Natino Chirico va a consolidare un percorso in cui credo molto, tutto rivolto a questa straordinaria città che continua ad offrire spunti meravigliosi di bellezza.”
opere di Chirico a L'AccademiaL’Artista Natino Chirico ci parla della mostra e del grande entusiasmo del  suo “ritorno a casa” nella sua Reggio: La mostra Calligrafie Astratte di Luce è la conferma di un rapporto particolare con la città già a partire dalla scelta dell’opera simbolo: Scilla. Una grande tela in cui il Mito si muove su onde di colore acceso, testimone della bellezza di una civiltà antichissima che ancora sa donare al mondo un senso del bello assoluto. Scilla come metafora della nostra città: meravigliosamente terribile, seducente ti attrae e poi ti respinge,  tempestosa, intrisa di stupore, potenza vibrante di estetica Kantiana.”
Entusiasmo espresso anche da parte del direttore artistico Elmar Elisabetta Marcianò
“L’Arte, dopo l’A Cena Dalì e La Cena Futurista, rappresenta un veicolo forte di cultura e bellezza grazie al quale la cucina dello chef Filippo Cogliandro si esprime anche come Arte. Quello de Le Grandi Mostre d’Arte è un progetto unico nel suo genere, mai fatto in Italia, Arte e Cucina Gourmet, nasce oggi un nuovo spazio espositivo di un ristorante che diventa anche galleria d’arte nel cuore della città che aprirà i battenti con Natino Chirico, un artista reggino di livello internazionale”.
La mostra è Patrocinata dalla città di Reggio Calabria, Assessorato alla cultura e al turismo. Il Vernissage d’apertura è stato lunedì 13 dicembre dalle 17,30 alle 22,30 curato dalla Brigata di Cucina dello chef Filippo Cogliandro. Ingresso libero con obbligo green pass base.
Per Info: Ristorante 0965 312968 –
Elmar Elisabetta Marcianò: 366 101 9145 Comunicazione Igor La Camera, Progetto Grafico Cinzia Erdas, addetto stampa Cristina Vannuzzi.

Hanna Moore Milano Collezione Pelle e Pellicceria Eco

Hanna Moore Milano Collezione Pelle e Pellicceria Eco

Si spengono le luci sulla 5° edizione dell’Internationale Excellence Awards

Vero e proprio punto di riferimento per lo street style contemporaneo, la linea Hanna Moore Milano è stato presente all’evento glamour della 5° edizione del Premio International Excellence Awards, un brand che   rende omaggio ai modelli dello street style indossato da una donna luxury , un retro-running degli anni Novanta, un’epoca effervescente caratterizzata da trend iconici e da movimenti che hanno influenzato i decenni a venire.
Una presentazione/performance in una sfilata nell’affascinante location di Villa Taurinus  a Pozzuoli, una couture femminile per meglio affermare il progetto da cui nasce l’idea stessa del Brand, cioè dell’abito disegnato, modellato, tagliato e cucito a mano che, quindi, diventa un must, realizzato con l’istinto, che è una qualità, bisogna recuperare “ritornando ad ascoltare e a riconnettersi con le proprie emozioni”, un lavoro di ri-autentificazione della moda, la riporta alla base del significato ma rinnovandola nel linguaggio, negli abiti di questa collezione si concretizza un glamour inaspettato, una forza di espressione di tradizione e novità, come strumento di seduzione , un segno di stile, una continua  ricerca di novità e, contemporaneamente, amore per la tradizione. Un Brand dai capi mai uguali eppure inconfondibili, sanno essere leggeri e lievi come una farfalla, minimali e severi quando ricordano nei suoi capi di pelle e pelliccia eco, avvolgenti e sensuali come una nuvola, sinuosi nella sua lezione di tagli sbiechi, per una femminilità raffinata, elegante, piena di appeal.
Ed è proprio “come mi vesto che esprimo come mi sento”, come dice Hanna Moore Milano che, attraverso i suoi capi si possono comporre e scomporre in mille variabili gli elementi che fanno la sua linea, accostare elementi in maniera creativa, rendere libera una donna di esprimersi secondo la sua fantasia, leggere e dare mille variabili alla base di un outfit rivelandone le infinite modulazioni che lo fanno diventare un must di moderna femminilità.
Hanna Moore Milano
Crediti:
Press: Cristina Vannuzzi
Foto: Carlo Disanto
Luciano Carino Art director HM Italy Make Up
Models: modelle della Yang fashion agency di Nancy D’Anna, con il trucco e parrucco di Miriam Carino e Rosaria Ottaiano per HM.
Location: Villa Taurinus Via Coste di Cuma, 24, 80078 Pozzuoli NA

Nino Lettieri e la sia Napoli

pB62IAkANino Lettieri e la sia Napoli

Premio per la Moda
allo stilista alla 5° edizione dell’International Excellence Awards

Nella suggestiva cornice di Villa Taurinus, incorniciata dagli affascinanti paesaggi campani, mentre il cantautore Nino Bonocore ha evocato, attraverso le note della sua inseparabile chitarra le strofe di “scrivimi”  lo spirito ammaliatore che permea l’atavica Napoli, la sfilata di Nino Lettieri, un affascinante omaggio alle donne, alla natura, all’artigianalità e alle tradizioni locali.
Una coinvolgente collezione che ha ammaliato i presenti rievocando l’atmosfera del jet-set degli anni ’70 e ’80, tra luci, pailettes e stelle scintillanti, nei meandri della memoria di questa epoca dove ci restano solo i ricordi, leggeri come farfalle, con la musica, l’eco delle risate, la trasgressione e la stravaganza.
Nelle sue creazioni si riflette la poetica visionaria dell’artista, che scaturisce dall’interdipendenza del tutto in un universo dove ogni cosa ha un’anima e dall’ascolto delle vibrazioni della materia, Lettieri crea abiti ed è come se li dipingesse, in una esplosione di colori e forme dove parole e brani di poesie piovono come dentro un sogno.
La sua produzione è un twist moderno, un nuovo look in chiave contemporanea per una linea che vanta un design all’avanguardia per forme, materiali e colori che ben rispecchiano vGdsvVsQle due anime del designer, un mix di classica raffinatezza e di sofisticata innovazione. moda Couture.
Moda e Arte, i suoi outfit come un gioco e creatività, performance, gesto e teatralità si inseriscono armoniosamente nella moda couture, un modo per abbracciare il mondo e accompagnarsi alla storia, ai colori e alle emozioni che derivano dal vestire Italian Style, per abitare il mondo,  codificare i linguaggi e i comportamenti, costruire l’identità, non solo personale ma anche collettiva.
L’Ispirazione delle sue collezioni nasce da un’esperienza vissuta nel mondo dell’arte contemporanea e dalla quotidianità trascorsa nella città di Napoli, una contaminazione creata da una serie di emozioni che solo l’arte e questa città unica possono trasmettere.
Si spengono dunque le luci sulla 5° edizione del Premio International Excellence Awards, creato dall’imprenditore Gianfranco Unione con la direzione artistica di Luciano Carino, famoso image consulting Rai, che  firmano la quinta edizione  celebrata nella meravigliosa 8nFsyeOgcornice di Villa Taurinus a Pozzuoli in una notte magica che si è snodata in un programma di musica, arte e  moda alla presenza di ospiti prestigiosi.
Durante la serata del Galà, immortalato dal fotografo Carlo Di Santo e presentato da  Gaetano Gaudiero,
ha visto, i premiati, lo chef Daniele Unione che ha vinto in febbraio, supportato dalla figlia Emanuela, il format Cuochi d’Italia condotto da Barbieri, Gennaro Esposito e Cristiano Tomei. Tra gli ospiti, assediato dai selfie,  spiccava l’attore Gennaro Silvestro, dal format TV dei “Bastardi di Pizzo Falcone”
Durante la serata sono state donate le Tshirt personalizzate, create da G.U. International Management e da una cordata di imprenditori, al personale della UTC dell’ospedale Santa Maria della Grazie di Pozzuoli che sono state ritirate durante l’evento dal Dr. Loffredo cardiologo del reparto di terapia intensiva
Il premio è stato realizzato dall’artista prof. Vincenzo Rujo e, dal prototipo dell’opera realizzata, sono state ricavate 35 preziose litografie firmate dall’artista.

Cena di Gala con i vip della Nazionale Attori a Reggio Calabria

Giuseppe ZenoCena di Gala con i vip della Nazionale Attori a Reggio Calabria
Fioccano le prenotazioni per gustare il menu dello Chef Filippo Cogliandro al ristorante L’A Gourmet L’Accademia Venerdì 12 novembre dalle ore 20

Divertimento e solidarietà per far sorridere i bambini.
Un binomio perfetto per gustarsi la Cena di Gala in compagnia della Nazionale Attori, sulle note culinarie dello Chef Filippo Cogliandro, Ambasciatore dei Sapori, dei Colori e della Creatività della Calabria. Giorgio Pasotti, Giuseppe Zeno, Enrico Loverso, Mario Ermito, Raimondo Todaro, Antonio Tallura, Andrea Agostinelli, Ludovico Fremont e molti altri personaggi noti del cinema e delle fiction in Tv saranno venerdì 12 novembre dalle ore 20 al ristorante L’A Gourmet L’Accademia.
La cena anticipa l’importante Partita della Solidarietà tra Primavera della Reggina 1914 e Nazionale Attori, che si svolgerà il giorno dopo, sabato 13 novembre alle ore 11 allo Stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria. Due speciali occasioni per partecipare attivamente al Raimondo Todaroprogetto Il Futuro è in Gioco, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per contrastare la povertà educativa in Italia messa in campo dall’Organizzazione internazionale SOS Villaggi dei Bambini.
Venerdì 12 novembre, a partire dalle ore 20, si potranno gustare i piatti dello Chef Cogliandro, che promuove le eccellenze gastronomiche del territorio calabrese, accompagnate da un’attenta selezione di vini e con la straordinaria compagnia dei personaggi televisivi che scenderanno in campo il giorno seguente.
“Sono molto felice di dare il mio supporto a iniziative benefiche che si rivolgono ai bambini del mondo che vivono nel bisogno e soprattutto soffrono le differenze sociali – sottolinea Chef Filippo Cogliandro –Abbiamo sempre abbracciato iniziative del genere per sensibilizzare la nostra società all’accoglienza e all’integrazione. La cucina è il mezzo più concreto per portare avanti iniziative solidali”.
“Ringraziamo di cuore lo Chef Filippo Cogliandro e tutta la struttura de L’A Gourmet L’Accademia di Reggio Calabria per aver sposato, senza esitazioni, la campagna Il Futuro è in Gioco – dichiara Maria Grazia Lanzani, Presidente di SOS Villaggi dei Bambini – che permetterà di sostenere i progetti educativi a favore dei bambini e dei ragazzi supportati attraverso i Programmi e Villaggi SOS in Italia con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa”.
PasottiPer prenotazioni: L’A Gourmet L’Accademia, Via Largo Cristoforo Colombo 9, Reggio Calabria – Telefono 0965.312968.
Il costo della cena è 50 euro, una parte del ricavato sarà devoluta alla campagna di raccolta fondi Il Futuro è in Gioco di SOS Villaggi dei Bambini per sostenere i progetti educativi a favore dei bambini e dei ragazzi supportati attraverso i Programmi e Villaggi SOS in Italia.
Partita della Solidarietà tra la Nazionale Attori e la Primavera della Reggina 1914
Sabato 13 novembre, alle ore 11, allo Stadio Oreste Granillo si disputerà la Partita della Solidarietà, promossa da SOS Villaggi dei Bambini, in collaborazione con il Comune di Reggio Calabria. Le prevendite sono disponibili nelle tabaccherie e ricevitorie convenzionate Vivaticket e online
L’Accademia Gourmet
Via Largo Cristoforo Colombo, 6 – 89125 Reggio Calabria

SOS VILLAGGI DEI BAMBINI
SOS Children’s Villages viene fondata nel 1949 in Austria da Hermann Gmeiner, un giovane studente di medicina che aveva constatato in prima persona la sofferenza di tanti bambini rimasti orfani dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1963 il modello di accoglienza SOS arriva in Italia. Un gruppo di volontari dà vita al primo Villaggio SOS a Trento e costituisce l’associazione nazionale SOS Villaggi dei Bambini Italia. Nel 1969 nasce il secondo Villaggio SOS a Ostuni; seguono i Villaggi SOS di Vicenza (1981), Morosolo (1986), Roma (1987), Saronno (1993) e Mantova (1995).
Nel 2012 prende il via a Torino il Programma SOS di affido familiare Come a casa; nel 2017 nasce in Calabria il Programma SOS di sostegno psico-sociale per Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) Io Non Viaggio Solo.

International Milano Golden Fashion

IMG-20210930-WA0005International Milano Golden Fashion
Nella prestigiosa Palazzina Liberty di Milano, nell’ambito della Settimana della Moda 2021, si è conclusa con grande successo la 4° Edizione del Milano Golden Fashion, evento ideato e diretto dall’artista argentina Graciela Saez, co-organizzato dalla stilista Fabiana Alaniz, in collaborazione con il Municipio 4 e con la conduzione del presentatore Anthony Peth.
Evento glamour che trasmette un chiaro messaggio: riprendere il cammino adesso, risorgere subito, proprio come l’”Araba Fenice”, con determinazione e tenacia senza lasciarsi abbattere dalle difficoltà.
Milano Golden Fashion, organizzato da Graciela Saez, che in questa occasione ha indossato la creazione di “Le Particulier di Roberta”, ha lo scopo di creare un legame tra ciò che viene creato e prodotto in Italia – il made in Italy – e le nuove espressioni di altri continenti, conferire una fusione reciproca di stili e modelli culturali con il mondo latino, americano e altre culture, dare la possibilità a designer stranieri e italiani, che ambiscono posizionarsi nel mercato della moda internazionale, di presentare le loro collezioni, valorizzando i talenti emergenti.  Traspare il messaggio che la moda è arte e bellezza perché il design di un abito è espressione di creatività e questa “arte”, in ogni sua manifestazione, crea ponti tra le culture.
IMG-20210930-WA0013L’evento del Milano Golden Fashion è caratterizzato dal colore dell’oro, la cui luce brillante ha decorato ogni forma di bellezza nella storia della creatività umana. La novità di questa quarta edizione è stato il Golden Fashion Carpet che si è svolto per la prima volta all’ingresso della Palazzina Liberty, dove hanno sfilato gli invitati e ospiti d’onore dell’evento. Madrina è stata la cantante costaricana Cecilia Gayle regina della musica latino americana. La sfilata è stata accompagnata anche dalle performance di Andres Roman, cantante di salsa cubano e la cantante Rap boliviana Stephany Flores in arte “La Dura”.
Ospiti d’onore dell’evento la First Lady di Turks and Caicos Islands Mrs. Delthia Russel Misik accompagna dal suo manager e rappresentante del Ministero del Turismo dell’isola, Mr. Dion Pratt,  la famiglia Abutaleb dall’Arabia Saudita, proprietaria della società PANTO di Treviso, che ha contribuito alla scenografia del palco scenico, la manager Alicia Becerra di Bright Black Fashion Dubai che sarà partner nella prossima edizione che si terrà a Dubai.
IMG-20210930-WA0049Gli Stilisti che hanno partecipato: Valentina Hu (con le sue modelle di Face Models Mdm di Mario D’Ovidio) in rappresentanza della Cina; Sonia Varelli in rappresentanza dell’Italia, Angela Hovell, imprenditrice e presidente del World Women Talent System in rappresentanza della Repubblica Dominicana con i suoi abiti eco-sostenibili per l’ambiente, Consuelo Otoni che ha fatto indossare dalle sue modelle i gioielli della bigiotteria Le Gioie di Consuelo, Liss De Vidal in  collaborazione con l’associazione Ñaño Onlus di Alexandra Moreno, stilista residente in Spagna in rappresentanza del Salvador, Fabiana Alaniz in rappresentanza dell’Argentina, Sara Pernatsch in rappresentanza dell’Italia, Laura La Marca in rappresentanza dell’Italia, Salma Khan in rappresentanza del Dubai.
PREMI AWARDS, istituiti per la prima volta in questa quarta edizione:
PREMIO AWARDS ALLA CARRIERA per ALESSIA LAUTONE, consegnato da Veronica Mastovick.
PREMIO AWARDS ECCELLENZA MODA per JESSICA ANTONINI consegnato da IMG-20210930-WA0011Michele Pace.
PREMIO AWARDS ECCELLENZA WEB per EMILIA CLEMENTI consegnato da Graciela Saez.
PREMIO AWARDS ECCELLENZA GIORNALISMO per UMBERTO MORTELLITI consegnato dalla manager Simonetta Ciriaci.
PREMIO AWARDS SOLIDARIETÀ per ASSUNTA BIANCO consegnato da Francesco Rizzi.

Gli sponsor di questa quarta edizione sono: Dal Messico Abril Peltz Consmetic Germania, dall’Italia il Panificio l’Officina dei Sapori di Urgnano Bergamo, Municipio 4 di Milano.
I partners: GIANNI GRAZIANO dell’Agenzia Hair Stylist e manager di Elios Communication, SARAJÒ MARIOTTI di Anastacia Portamento Scuola, STEFANO MEMOLI rappresentante dell’Associazione Poliziotti Italiani, la Mediolanum Soccorso nella persona di Francesco TAMBASCO (soccorritore e addetto antincendio).
Lo staff: Mayra Sosa (addetta stampa), Nicole Reato (valletta), Irene Plemic (interprete inglese).
I media partner: Tv Life, Red Latina Directo, Rumba Tv, Radio Quisqueya.

L’Arte culinaria di Filippo Cogliandro L’a cena futurista

LOCANDINA ^L’Arte culinaria di Filippo Cogliandro L’a cena futurista

19 ottobre a Reggio Calabria

Filippo Cogliandro mette in scena ricette in cui ogni singolo piatto riesce a raccontare l’importanza della manualità e della storia, anche di quella che ha scritto per la sua Accademia.
Dare valore alla creatività manuale, che vuol dire valorizzare la creatività umana, ma dare valore anche alla propria storia: nella cena di  Filippo del 19 ottobre – L’A Cena Futurista –  prosegue il suo impegno  per sottolineare la grande capacità della cucina di raccontare e di tramandare il merito della invenzione umana che ha la pari dignità nelle piccole e nelle grandi cose, nell’arte, nella scienza, nell’estetica. I CUCINA FUTURISTA(1)Maestri d’arte, quelli che in altre culture hanno ribattezzato Métiers d’art e proteggono con leggi speciali mentre nella nostra continuano a scomparire se non fosse per le poche scuole alberghiere  e laboratori. E questa cena/spettacolo – L’A Cena Futurista – lo dimostra perché insieme alla valorizzazione della sua storia che nasce dalla volontà dello chef Cogliandro, i piatti creati sono  l’espressione di una manualità diventata talmente esperta da trasformarsi in scienza, è la capacità che ogni ricetta ha di mettere insieme due significati: la necessità di fare della manualità una scienza e il racconto della sua storia, uno spiazzamento da maestro che Filippo backstage1Cogliandro ha sempre utilizzato nella sua cucina e che in questo evento assume il ruolo che la cucina è una cultura umanistica.
Il mondo della pubblicità e dell’illustrazione del primo ‘900 sono l’affascinante e nostalgico argomento di cui oggi si occupa il mondo della cucina dello chef Filippo Cogliandro, un meraviglioso viaggio attraverso i cartelloni pubblicitari dell’epoca. Un tuffo nel passato che, attraverso i ricordi, ci riporta ad un tempo che fu, da un idea di Elmar Elisabetta Marcianò arricchita dagli scatti del fotografo Franco Raineri che ritrae chef e nature morte degli ingredienti, immortalati davanti ai capolavori dell’artista. Esperienza che è servita allo chef  per arrivare ad una sintesi che rende la sua cucina immediata, fresca e leggera, senza eccessi di tecnicismo. I suoi piatti sono  particolarmente apprezzati per il loro equilibrio e anche per il 3loro effetto scenografico. Uno chef di talento, capace di muoversi fra tradizione e creatività, una cucina semplice ma non scontata una sorta di nuova cucina calabra con prodotti del territorio, sapori autentici, con qualche dettaglio che dà personalità e spunto alle preparazioni.
Ospite d’eccezione, e per la prima volta in mostra a Reggio Calabria grazie alla gentile concessione della Galleria Sangiorgio di Bari di Antonio Lagioia , le opere (olii e disegni) di Achille Perilli.
Fondatore insieme a Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato del gruppo Forma 1, l’artista (classe 1927) è ancora uno dei grandi protagonisti dell’arte contemporanea.
“In Perilli, anche negli olii più recenti, tutto continua a raccontare della purezza della forma e del monocromo, è in esso che arriva per prima la delizia del silenzio, della sintesi e 2dell’essenza artistica. Perilli insiste sul potere del colore e lo doma grazie alla forma. Un fatto estetico di indubbio fascino che conduce l’osservatore nel labirinto della più seducente visione.”
CREDITI:
Chef Filippo Cogliandro | Direzione Artistica Elmar Elisabetta Marcianò | Ufficio Stampa Reggio Calabria Igor La Camera | Ufficio Stampa Firenze Cristina Vannuzzi Landini | Foto Franco Raineri fotografo – Mikhaela Cannizzaro | Public Relation Patrizia Sorrentino | Reporter Pasquale Zumbo | Comunicazione SocialWorks | Progetto Grafico Cinzia Erdas | Danzatrice Professionista Samuela Piccolo | Performance ULTRAfigurativa Marco Orlandi | Realtà Virtuale Alessandro Muzzupappa |
Delta Ingegneria srl – Dott. Ing. Francesca D’Elia
Versace 1875 – Gioielleria Orologeria e Argenteria
Mami srl – Distributori Automatici caffé
Anteprimarc – Accessori moda
Gruppo Bonavoglia
Con l’importante contributo di:
Cantine Statti 1784 – Lamezia Terme
Melaintendo Informatica
Associazione “Nuovi Orizzonti”

“Ovest Blessman” Rico Bracco

Ricco Bracco- Brasil Eco Fashion Week 2020 foto: Marcelo Soubhia/FOTOSITE

Ricco Bracco-
Brasil Eco Fashion Week 2020
foto: Marcelo Soubhia/FOTOSITE

“Ovest Blessman”  Rico Bracco

Il marchio eco sostenibile Rico Bracco è stato fondato nel 2015 dal designer Fabrício Bracco. Per le sue creazioni, il designer prende ispirazione dal ricordo delle emozioni vissute durante la sua infanzia, ideando dei look bucolici, semplici e funzionali, realizzati in lino. La Linea Ovest Blessmann sembra proporre una narrazione romantica della vita quotidiana durante il periodo della colonizzazione. Si può indubbiamente affermare che Fabrício Bracco possiede un inesauribile spirito creativo: è appassionato di movimenti filosofici progressisti, contemplatore dell’arte nelle sue varie sfaccettature, ammiratore di processi gastronomici organici che supportano la sostenibilità dell’ambiente e favoriscono l’economia circolare. La  realizzazione dei  capi acquisiscono profondità dall’idealizzazione alla creazione, proprio per l’attenzione prestata ai dettagli. Alla modellazione si aggiungono tecniche di moulage, unite all’estrema precisione nella pulizia dei dettagli in fase di cucitura, sia quella eseguita industrialmente sia quella manuale.
Le cuciture alla francese o all’inglese, realizzate sulle tele di lino non solo rispettano il corpo, permettendo una respirazione cellulare, ma sono  anche impeccabili tecnicamente.

Come un romanzo….

Francesco Lenoci - Al Bano CarrisiTutti Pazzi per la Puglia

di Francesco Lenoci
Docente Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano
Presidente Onorario “Pugliesi a Milano”

L’anno scorso iniziai la mia relazione dicendo: «Penso che gli organizzatori del Quarto Premio Internazionale “Giuseppe Fasano – Grottaglie la città delle ceramiche”, che si svolge presso le Tenute Al Bano di Cellino San Marco, non avrebbero potuto scegliere titolo migliore per questa mia relazione: “Educarsi e educare al bello e al buono”».
Sono passati 12 mesi….chi di voi è pratico di bilanci sa che dopo 12 mesi si redige un bilancio.
Ebbene, il mio personale bilancio è stato esaltante con riguardo al versante “Educarmi”, appena sufficiente con riguardo al versante “Educare al bello e al buono”.
E adesso…..adesso sta cambiando tutto.
Sabato scorso, la mattina, col berretto di docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ho fatto la prima lezione in Largo Gemelli …una lezione in dual mode…tanti collegati online…..ma 18 miei studenti in presenza….. in aula ….Avevo voglia di abbracciarli a uno a uno.
Sabato scorso, al pomeriggio, col berretto di Presidente onorario “Pugliesi a Milano”, mi sono collegato con quanti erano riuniti a Bari presso la sede della Regione Puglia per l’evento “Walking in the Next Puglia” e ho urlato ai Giovani e ai Talenti: “Il Futuro è adesso….Basta camminare con i piedi per terra…Pronti a scavalcare ostacoli e scalare muri”.
E adesso…..se superate un test, vi parlo del tema di questa quinta edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Fasano – Grottaglie la città delle ceramiche: Tutti Pazzi per la Puglia”.
Pronti…..Nella storia del cinema spicca un film del 1975 diretto da Milos Forman. Il suo titolo è: “Qualcuno volò sul nido del Cuculo”.
Quando il personaggio interpretato da  Jack Nicholson arriva all’ospedale e incontra per la prima volta i suoi colleghi, fa loro una domanda: “Siete tutti pazzi?”. .  . . . La risposta, corredata da tanti sorrisi, è “Sì”.
E allora pronti .…via …. “Siete Tutti Pazzi per la Puglia?”…. “sì”….risposta “milanese” come avrebbe detto Dino Abbascià, un grande amico di Al Bano, Giuseppe Fasano e tanti altri qui presenti….per superare il test serve risposta “pugliese”….
“Sieti Tutti Pazzi per la Puglia?”….. “SÌ”….
“Sieti Tutti Pazzi per la Puglia?”….. “SÌ”.

BRAVI, avete superato il test: sono fiero di voi.

Permettetemi di indossare per un minuto un altro dei miei berretti: quello da Economista.

Ieri sera ho riletto il Rapporto “Economia della Puglia”, rapporto redatto a giugno 2021 dalla Sede di Bari della Banca d’Italia.

In base a stime aggiornate al 2019, ultimo anno disponibile, la ricchezza delle famiglie pugliesi al netto delle passività finanziarie ammontava a 394 miliardi di euro, pari a circa 98.000 euro in termini pro capite, un dato sensibilmente al di sotto della media nazionale e delle regioni meridionali. La ricchezza netta risultava pari a 6,6 volte il reddito disponibile; tale rapporto è il più basso dal 2008 e permane su livelli inferiori sia rispetto all’intero Paese, sia al Mezzogiorno (pag. 33) ….in buona sostanza siamo un po’ poveri.

Dal 2015 la Commissione Europea elabora il DESI  – Digital Economy and Society Index, un indicatore composito che sintetizza la performance digitale degli Stati membri in base ai seguenti fattori: la dotazione infrastrutturale e il grado di utilizzo delle reti (connettività), i livelli di competenza digitale, l’utilizzo dei servizi online da parte delle famiglie, il livello di digitalizzazione delle imprese  e l’offerta di servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
Nel 2020 l’Italia si trovava al venticinquesimo posto su 28 Paesi UE nell’indicatore generale e all’ultimo posto per i livelli di competenza digitale, evidenziando un forte ritardo nell’utilizzo di internet da parte dei cittadini e nell’integrazione delle tecnologie da parte delle imprese.  Il Paese era invece in linea con la media europea per connettività e e-government.
Ebbene, nel 2019 un rielaborazione di Banca d’Italia  su base regionale dell’indicatore mostra che il livello di digitalizzazione della Puglia risultava inferiore alla media nazionale in quasi tutte le sue componenti. (pag. 62)….in buona sostanza siamo scarsi in digitalizzazione.

Tolgo il berretto da economista.
La domanda… ovviamente provocatoria…sorge spontanea:
Nonostante il disastroso posti in classifica nella ricchezza e nella digitalizzazione continuate ad essere ancora “Tutti Pazzi per la Puglia?”….“SÌ”.

Sono con voi. Sì, sempre sì, fortissimamente sì.

Provo a enunciare 3 motivi per cui confermiamo il SÌ.

Sì, sempre sì, fortissimamente sì, perché noi alla prosa preferiamo la poesia. La meravigliosa poesia è di una poetessa che ha vissuto anche a Taranto, una grande poetessa: Alda Merini.

“Io non bisogno di denaro
ho bisogno di sentimenti
di parole
di parole scelte sapientemente
di fiori detti pensieri
di rose dette presenze
di sogni che abitino gli alberi
di canzoni che facciano danzare le statue
di stelle che mormorino
all’orecchio degli amanti.

Ho bisogno di poesia
questa magia che brucia
la pesantezza delle parole
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi”.

Dalla Poesia al Cuore il passo è breve. Sì, sempre sì, fortissimamente sì, perché noi alla mente preferiamo il cuore.

Dov’ero lunedì 1° dicembre 2003?
Ero a Milano presso l’Angelicum di via della Moscova.
Al mio fianco Giuseppe Giacovazzo (da Locorotondo……saluto il sindaco di Locorotondo), Giuseppe De Tomaso, Dino Abbascià e Padre Eligio.
Da serio professionista, Al Bano fece le prove, andò a cambiarsi e ci raggiunse.

Per il combinarsi delle combinazioni eravamo lì riuniti per presentare un libro di Giuseppe Giacovazzo, edito da Palomar, dal titolo “Puglia il suo cuore”.
Lessi la quarta di copertina: “Eccoli i meridionali: scarso senso civico, poco amor di patria, disorganizzati. . . . E i Pugliesi? Arida gente del Sud. Più ragione che passione. Non abbiamo fatto l’Unità d’Italia, non abbiamo avuto Mazzini, Garibaldi, Cattaneo. . . .
Ma se vuoi capire la Puglia, fatti forestiero, guardala con gli occhi di quelli che vengono da lontano. Capirai perché si fermano incantati a contemplare i paesi, le chiese, i castelli, il mare. Ritroverai gesti che credevi perduti, umanità e bellezza dove l’abitudine cancella. Eleganza e fantasia nei dialetti. Gentilezza e discrezione nelle piazze barocche, nei vicoli. Scoprirai il cuore segreto di Puglia. Come un romanzo”.

Come un romanzo….

Sì, sempre sì, fortissimamente sì. Provate ad andare a fare un giro per le stradine di Bari Vecchia….Vi sembrerà di essere su un set cinematografico….

Provate a visitare il negozio di Giuseppe Fasano Ceramiche a Grottaglie. Vi andranno in tilt lo sguardo e il cervello a causa della sbalorditiva varietà di colori e della stupefacente varietà di forme (piatti reali, piatti menzani, pigne, vasetti, lucerne, sruli, ciarle, zuppiere, trimmoni, pupe, pumi, fischieddi, campanieddi, trumbetti, scucarieddi, pasturi, acquasantiere, cavalli con cavalieri, stoviglie, piastrelle, craste, limmoni, pitali, minzane, vummili, capase, capasoni, scafaree, pendriali, cammautti, scutedde, quartare, piretti….). Ma il naufragar in quel mare di bellezza sarà dolcissimo.

Concludo.
Con una haiku:
“Premio Fasano
alle tenute Al Bano
e tutti pazzi”.
(Benedetta Caterina)

Sia lode e gloria a Tutti i Pazzi per la Puglia, a cominciare da chi riceve il Premio “Giuseppe Fasano”. Complimenti e grazie.

Grande successo per la Quinta Edizione del Premio “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche (dedicato al padre Nicola)

DSC_6364 copiaGrande successo per la Quinta Edizione del Premio “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche (dedicato al padre Nicola)

di Titty Battista

Grande successo per la quinta edizione del Premio “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche svoltasi pochi giorni fa nelle Tenute del maestro Al Bano Carrisi a Cellino San Marco, in provincia di Brindisi.

DSC_6475 copiaIl premio, che è dedicato al noto artista grottagliese della ceramica Nicola Fasano (padre dell’organizzatore Giuseppe), anno dopo anno, trova nel dinamico promotore e organizzatore grottagliese un autentico “vulcano”, colui che sa mettere in evidenza le peculiarità di un’azione artistico-culturale iniziata dal padre Nicola e continuata dai diretti discendenti. La famiglia Fasano, ricordiamo, si tramanda l’arte della lavorazione della ceramica dal 1620.

L’edizione 2021, nonostante le restrizioni dovute al Covid-19, ha visto rinnovarsi l’appuntamento nella stessa location degli scorsi due anni, le Tenute di Al Bano a Cellino San Marco. Cento ettari che parlano di lui, del legame che l’artista ha con la terra e con la natura, della sua storia familiare ed artistica. Nel parco di questa casa da lui stesso disegnata, l’artista si è ricavato degli spazi tutti per sé, sentieri nei boschi, laghetti, collinette come piccoli eremi per la meditazione. A casa Carrisi i cavalli circolano liberi e a rendere unico il posto c’è anche un ulivo cavo di oltre 900 anni. La scelta della location da parte dell’organizzazione del Premio non è stata casuale ma dettata anche dalla pluridecennale amicizia che lega Giuseppe Fasano al nostro artista.

DSC_6197 copiaChi ha conosciuto in vita Nicola Fasano ne parla come di un artista vero, autentico figlio grottagliese, e vero maestro su un duplice fronte. Il primo è stato quello della trasmissione dell’arte ceramica ai figli e ad altri ceramisti, ma ha anche voluto e saputo dialogare con migliaia di studenti, non soltanto grottagliesi ma di tutta la provincia ionica, che chiedevano di visitare il suo laboratorio, di conoscere dalla sua voce e di vedere plasmare con le sue mani l’amorfa argilla che, magicamente, acquistava forme e figure di grande fascino.

Chi lo ha conosciuto nel suo storico laboratorio, oggi ritorna volentieri, non soltanto perché il figlio Giuseppe è il degno continuatore della tradizione ceramistica dei Fasano, ma anche per quel clima di grande raccoglimento che il sito offre. Guardando i forni e i resti archeologici di una zona che sfida i secoli, sembra ancora aleggiare la figura ieratica, ma nel senso più semplice dell’espressione di Nicola Fasano.

OKA lui piaceva fasi vedere dagli studenti, ma anche dai numerosi turisti italiani e stranieri, con il grembiule sporco di argilla, con le mani alle prese con il tornio per dare forma originale a questo prodotto della terra verso il quale non sarebbe male che le nuove generazioni si avvicinassero con un senso di gratitudine e di attenzione per scoprirne i diversi significati.

Se Nicola Fasano è stato tutto questo, era giusto che Giuseppe dedicasse ogni anno al padre uno spazio riservato a coloro che veramente amano la cultura della ceramica e che continuano ad apprezzarne il valore attraverso una produzione che Giuseppe, come già fece il padre Nicola, rende varia ed attraente di anno in anno.

Per il resto dobbiamo aggiungere che quest’anno, oltre alla attesa “laudatio” del prof. DSC_6159 copiaFrancesco Lenoci dedicata alla Puglia, si sono visti alternarsi sul palco le esibizioni del famoso fisarmonicista Vince Abbracciante, del gruppo di menestrelli Terraross, della cantante Miriam Serio e del vincitore della prima edizione di X Factor Italia Michele Cortese. La serata è stata condotta in maniera brillante dalla giornalista di Telenorba, Maria Liuzzi.

Tra i premiati personaggi del mondo della cultura, dell’imprenditoria, del commercio e della società rappresentata dalla magistratura, dal mondo della sanità e dal volontariato. Questi i nomi: il caporedattore del Tgr Puglia Giancarlo Fiume, la conduttrice televisiva e radiofonica di Radio Montecarlo Rosaria Renna, il presidente di Radio Norba Marco Montrone (non presente alla serata causa impegni improrogabili), la general manager del Pastificio Riscossa Margherita Mastromauro, l’amministratore delegato della PIMAR e vicepresidente di ADI Puglia e Basilicata, Giorgia Marrocco, il pianista, compositore e direttore d’orchestra Francesco Libetta, il presidente di Copagri Puglia Tommaso Battista, l’astrologo Rino Jupiter, i titolari dell’Azienda Agricola Malorgio Alessandro e Gianmarco Malorgio, il colonnello dell’Aeronautica Ercolano Annicchiarico e i titolari della Casa di Moda Comes Sposi Couture, Vito Comes e Barbara Barbaro. Tutti hanno ricevuto in dono un prezioso manufatto in ceramica del maestro Giuseppe Fasano.

Tra i momenti salienti della serata l’apprezzata esibizione dell’artista Al Bano in duetto con il figlio Yari e il gran finale con il gruppo di pizzica salentina Terraross che ha portato in pista tutti i partecipanti della riuscitissima manifestazione.

L’organizzazione della serata è stata affidata alla giornalista Titty Battista.

Natural cotton Color Brasil Eco Fashion Week alla settimana dela moda 2021

NATURAL COTTON COLOR ridottaNatural cotton Color Brasil Eco Fashion Week alla settimana dela moda 2021
MILANO 24/25 settembre

SHOW ROOM 24 settembre dalle ore 10,00 alle ore 20,00
SFILATA 25 settembre ore 17,00

MUSICA, COLORE, MODA SOSTENIBILE
Sarà la colonna sonora “Chiclete com banana” di Jackson do Pandeiro
a fare da sfondo alla sfilata

Natural Cotton Color debutta alla Settimana della Moda 2021 con una sfilata in presenza il 25 settembre presentata da Brasil Eco Fashion Week all’evento che si terrà a Milano,  con la sua collezione “Ipês do Brasil, dal Cerrado al Sertão”.

Colonna sonora del Runway Show

NATURAL COTTON COLOR(1)(1)Natural Cotton Color rafforza la sua identità di sostenitore del cotone organico e del artigianato locale, riproducendo nella sfilata la musica più popolare di un’icona di Paraíba e del Brasile: Jackson do Pandeiro. Conosciuto come “O Rei do Rhythm”, il cantante, compositore e polistrumentista riflette nella canzone “Chiclete com banana” la preoccupazione di mantenere il samba puro, libero dall’influenza di ritmi stranieri.

Il marchio opera da 15 anni nel segmento della moda sostenibile, sviluppando filati, tessuti e vestiti in cotone colorato 100% organico di Paraíba. Il cotone viene prodotto già colorato, tra le tonalità del beige, del marrone e del verde, e quindi non necessita dell’utilizzo di additivi o coloranti. Natural Cotton Color è conosciuto per promuovere una catena di produzione che spazia dalla coltivazione del cotone all’agricoltura familiare, attraverso l’innovazione nel settore tessile fino alla creazione dei capi d’abbigliamento slow fashion. L’identità del marchio si riconosce per l’abbinamento del lavoro artigianale con innovazione e design. I capi prodotti sono caratterizzati dal alto valore aggiunto e si distinguono nel mercato del lusso per la loro  esclusiva.

LUANA DILVA_modelo_NCC_desfile_compositeLe tinte del Ipê aggiungono colore alla collezione
La collezione Natural Cotton Color ideata per la sfilata di Fashion Vibes ha come tema centrale l’albero di Ipê. Presente dal nord al sud del Brasile in diverse aree climatiche, l’Ipê giallo è l’albero simbolo ufficiale del Brasile. La collezione ripropone nei suoi pezzi anche altri colori dell’Ipê. Le tinte sgargianti che si ispirano alla natura sono presentati nella collezione attraverso tecniche artigianali come il pizzo rinascimentale, il ricamo e l’uncinetto.

Il progetto collaborativo che riunisce diversi talenti

natural_cotton_color_befw2019_055(2)“La collezione è stata progettata per riunire diversi talenti partner del marchio”, spiega Francisca Vieira, CEO di Natural Cotton Color. I pezzi creati da Rafael Lemos sono stati modellati da Raquel Grassi. La sfilata presenta anche le borse di Makano e le calzature di Flavia Vanelli di Rato Roi, i tessuti usati sono stati realizzati in partnership con le fabbriche tessili Ecosimple e Unitextil.
La collezione presenta 16 look, di cui 12 femminili e 4 maschili dimostrando la versatilità del cotone adatto sia per outfit da giorno che  per gli abiti da sera. Per questo sono presentati tessuti realizzati con telaio manuale, come il Denim 100% organico, provvisto di colore ma senza alcun tipo di tintura.
Gli abiti classici maschili sono stati reinventati in pile con cotone e seta, inoltre, nella collezione, lo smoking non è  realizzato nel classico NATURAL COTTON COLOR ^^(2)colore nero, ma in marrone, colore naturale del cotone organico colorato.
Anche la scelta del volto testimonial Luana Silva, modella è residente del centro storico João Pessoa nella comunità di Varadouro, dove ha sede l’Azienda Natural Cotton Color.

La sostenibilità come fulcro centrale dell’intera produzione della collezione
Alla base di tutte le creazioni del marchio Natural Cotton Color è il cotone colorato dotato di certificazione biologica internazionale, coltivato a Paraíba in insediamenti rurali senza irrigazione artificiale prodotto cotone nei toni del beige e del marrone.

Contacts:
Web www.naturalcottoncolor.com.br Blog www.ecofriendlycotton.com/ Instagram: @natural_cotton_color
Designer Francisca Vieira
Email: franciscavieira@naturalcottoncolor.com.br & ranciscagvieira@hotmail.com Sales: vendas@naturalcottoncolor.com.br
Press Office: SandraVasconcelos.press@gmail.com

PRESS, PR & ORGANIZATION @_fashionvibesmilano www.fashion-vibes.com

Michele Miglionico alla scoperta dei borghi

Michele Miglionico.6Michele Miglionico alla scoperta dei borghi

L’Alta Moda e i Borghi Italiani insieme per unire l’Alto Artigianato della Moda e le Bellezze Paesaggistiche Italiane

Elisabetta Gnudi-Angelini proprietaria di Borgo Scopeto Relais – un borgo medievale situato nelle campagne senesi – ha ospitato lo stilista Michele Miglionico presentando la sua collezione di Alta Moda 2021.

L’evento – che si è svolto durante una cena gourmet – ha voluto omaggiare il grande “savoir faire” dell’alta moda coniugandolo all’ambientazione, alle tradizioni ed alle esperienze imperdibili che solo una location esclusiva dal panorama mozzafiato immersa tra vigneti, oliveti sa donare.

Michele Miglionico.5Nascosto tra le colline Toscane del Chianti Classico Borgo Scopeto Relais è un albergo di lusso che racchiude in sé l’eleganza di un antico borgo medievale con una memoria risalente all’anno Mille con ambienti ricchi di fascino e storia. A pochi chilometri dal borgo, il Relais è affiancato dall’omonima azienda agricola – fiore all’occhiello del panorama vitivinicolo italiano – che vanta una produzione di vino e olio di oliva molto pregiati.

Michele Miglionico porta, con le sue creazioni di Alta Moda alla scoperta delle bellezze di un’Italia nascosta che non devono essere necessariamente cercate a migliaia di chilometri di distanza dal nostro Paese.

Michele Miglionico Couture
Press Relations and Public Relations: Nicola Altomonte
Mobile: +39 3405402210
Website: www.michelemiglionico.com
Email: info@michelemiglionico.it
Instagram: michele_miglionico_couture
Facebook: www.facebook.com/michelemiglionicocouture

Rico Bracco alla settimana della Moda 2021 Brasil Eco Fashion Week Milano

Ricco Bracco- Brasil Eco Fashion Week 2020 foto: Marcelo Soubhia/FOTOSITE

Ricco Bracco-
Brasil Eco Fashion Week 2020
foto: Marcelo Soubhia/FOTOSITE

Rico Bracco alla settimana della Moda 2021  Brasil Eco Fashion Week Milano

Show Room 24 settembre dalle ore 10,00 alle ore 20,00
Sfilata 25 settembre ore 17,00

Una ventata di gioia nella natura, un look pieno di colori per il Brand eco sostenibile Rico Bracco, fondato nel 2015 dal designer Fabrício Bracco, che fa parte del team di designer presentati a Milano da Brasil Eco Fashion Week a settembre in presenza.
Per le sue creazioni, il designer prende ispirazione dai ricordi dell’infanzia per ideare una collezione dal look bucolico, semplice e funzionale, realizzata in lino. La Linea Ovest Blessmann propone una narrazione romantica della vita quotidiana durante il periodo della colonizzazione italiana, enfatizzata dallo spirito creativo di Fabrício Bracco, appassionato di movimenti filosofici progressisti, contemplatore dell’arte nelle sue varie sfaccettature, cultore di processi gastronomici organici che supportano la sostenibilità dell’ambiente e favoriscono l’economia circolare.

Ricco Bracco- Brasil Eco Fashion Week 2020 foto: Marcelo Soubhia/FOTOSITE

Ricco Bracco-
Brasil Eco Fashion Week 2020
foto: Marcelo Soubhia/FOTOSITE

Si è laureato in fashion modeling (UCS – 2018), acquisendo notevole esperienza nelle tecniche di modellazione e costruzione di pezzi sartoriali presso il Ciind Imaginarte Institute (Guadalajara – Messico, 2016).

FILOSOFIA DEL MARCHIO & IMPEGNO
Outfit di puro lino svelano l’ammirazione profonda del designer per la natura, lo studio delle tecniche di produzione contemporanea,  che diventa opera d’arte,
un concept senza tempo che vede nel lino il protagonista principale.

La sua origine, che sia d’importazione o di origine nazionale, viene sempre analizzata per garantire che sia stato prodotto in condizioni di lavoro etiche e dignitose.
La forza lavoro è locale in tutte le fasi di produzione, dalla fornitura alla produzione artigianale, alimentando una progressiva struttura orizzontale che avvantaggia gli artigiani autonomi, come agricoltori, falegnami, sarti, ricamatrici questo per cercare di salvare e mantenere le tecniche artigianali storiche che sono un patrimonio,

Ricco Bracco- Brasil Eco Fashion Week 2020 foto: Marcelo Soubhia/FOTOSITE

Ricco Bracco-
Brasil Eco Fashion Week 2020
foto: Marcelo Soubhia/FOTOSITE

preservando la mission dell’Azienda, sfera estetica sociale e culturale, agricoltura locale ed economia circolare. Alla modellazione si aggiungono tecniche di moulage, unite all’estrema precisione nella pulizia dei dettagli in fase di cucitura, sia quella eseguita industrialmente sia quella manuale.

Una parte fondamentale è il settore charity, attraverso progetti filantropici annuali  l’Azienda contribuisce alla raccolta di fondi per i bisognosi, parte del profitto ottenuto dalla vendita dei nostri prodotti è destinato appositamente allo scopo di beneficienza.
La convinzione che il corpo e la coscienza sono alimentati in parallelo, perché l’esteriorità è come lo specchio del nostro io che si manifesta nelle relazioni con il prossimo
Il concept dell’Azienda va oltre l’abbigliamento che sostiene lo slow food   attraverso la gastronomia naturale e semplice.

Contatti:
Web www.ricobracco.com.br Instagram: @ricobracco Designer Fabrício Antonio Gelain de Prá
Email: ricobracco@ricobracco.com

PRESS, PR & ORGANIZATION @_fashionvibesmilano www.fashion-vibes.com