Jojoba – Olio di Jojoba (Buxus Chinensis) – Bottega Verde

La totale assenza di glicerina nella molecola indica che l’olio di Jojoba differisce da tutti gli altri oli di semi e che non è grasso ma una cera liquida. Pertanto sarebbe piu corretto definirlo “cera liquida di Jojoba”. L’olio di Jojoba viene estratto da una pianta che cresce allo stato spontaneo in Arizona, California del suded adiacenti zone Messicane occupando quella vasta area che si identifica con il deserto del Sonora. La pianta era già ben nota in epoca precolombiana, addirittura c’e chi la indica come conosciuta dagli antichi Aztechi. Gli indiani d’America la chiamavano “Hohowi” e l’olio che estraevano veniva usato per fini medicinali e cosmetici. Questo nell’antichità. Oggi l’olio di Jojoba ha diversi campi di applicazione: dalle preparazioni farmaceutiche al settore industriale a quello delle materie plastiche e delle gomme. Nel campo cosmetico rappresenta un autentico impacco di bellezza. Ridà vigore ai capelli, li rinforza, li abbellisce e li nutre intensamente, lasciandoli lucidi ma non grassi, soffici e voluminosi. Favorisce l’idratazione del capello e del cuoio capelluto. Dopo l’applicazione basta un leggero shampoo per rimuoverlo ed i capelli riacquistano il loro antico splendore.

GPC® – Bottega Verde

E’ un particolare fosfolipide derivato dalla lecitina di Soia, brevettato in Svizzera, che ha la proprietà di prevenire e riparare i danni provocati dai radicali liberi e dalle radiazioni ultraviolette. Contribuisce a ridurre la microrugosità cutanea e ad aumentare elasticità e grado di idratazione dell’epidermide.

L’uso dell’uva in cosmetica – Bottega Verde

L’uva e le sue proprietà. 
L’uso dell`uva in cosmetica è antico e risale al 17° secolo nelle corte francese di Luigi XIV che usava questo frutto per rendere più bella la sua pelle. L`uva è ricchissima di Polifenoli, vitamine, zuccheri, sali minerali, fibre, acidi della frutta: una delle migliori fonti di energia presenti in natura. Una vera miniera di sostanze Antiossidanti e nutrienti. I tesori salutari contenuti nell’uva non si limitano agli effetti “per via interna”, ma possono produrre grandi benefici anche “per uso esterno”. Questo eccezionale frutto viene impiegato nel settore della cosmetica in prodotti a base di estratti di uva e vinaccioli per rendere la pelle più morbida, darle un colorito più chiaro e soprattutto per prevenire i danni dovuti ai radicali liberi principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo fotoindotto e cronologico.Nella buccia dell’uva sono infatti presenti importanti sostanze con proprietà antiossidanti quali i polifenoli, i flavonoidi e le antocianine mentre nei semi, detti vinaccioli, è presente l’acido linoleico, che è un acido grasso essenziale che contribuisce a mantenere la corretta idratazione della pelle e svolge un’importante azione rivitalizzante anti-age.

Fede turca – Angi

Fede turca è un tipo di fede nuziale anello a 4 o piu anelli fino ad un massimo di 8 che si incrociano tra di loro e che abitualmente è facile che si sciolgano tra di loro quindi consiglio di portare sempre la fede turca con un laccetto che le fermi, molto difficile infatti rimetterle come erano

La storia di questa fede è piuttosto complessa e contraddittoria ma di seguito vi spiego meglio .

Molte sono le storie legate alla fede turca, gioiello particolare che alcuni chiamano anche la fede degli amanti, questo anello può essere a 4, a 6 o anche ad 8 anelli, puo essere in argento o in oro.

Si dice che Solimano (Suleyman 1495 1466) detto anche Il Magnifico rendendosi conto che nel suo regno a causa delle pessime condizioni di vita della maggior parte della popolazione la criminalità era una vera e propria piaga, decise quindi di proporre una sfida ai condannati per vedere l’effettiva condizione degli stessi.

 

Consultando maestri e artigiani di corte si arrivò alla creazione di questo insolito anello.

Il Sultano si rese subito conto che senza una spiegazione nessuno sarebbe stato in grado di ricomporre l’anello una volta sciolto, decise quindi che ad ogni condannato venisse data la possibilità di ricomporre in una notte l’anello; se il condannato ci fosse riuscito (cosa praticamente impossibile) sarebbe stato liberato ma se non ci fosse riuscito la pena sarebbe stata raddoppiata.

Solimano pensava che un reale criminale di fronte a questa possibilità avrebbe accettato senza indugio una notte in cella nel tentativo di ricomporre l’anello ottenendo quindi una immediata scarcerazione, mentre le persone che avevano commesso un crimineper effettiva necessità avrebbero di buon grado accettato la pena chiedendo perdono al Sultano, in questo caso Sulimano perdonava i condannati dando loro l’opportunità di crearsi una miglior vita.

Ma c ‘ è anche Un’altra storia narra di un nobile turco che innamorato a dismisura della propria moglie voleva essere sicuro della sua fedeltà nei periodi che era in viaggio per affari, fece quindi costruire un anello dal suo gioielliere che una volta tolto non sarebbe più stato possibile rimontare senza conoscerne la spiegazione, lo donò alla moglie ignara del fatto che l’anello si smontasse, dicendole che non doveva mai levarlo se l’amava.

Fede Incrociata – Angi

Fede Incrociata è un tipo di fede nuziale a più cerchi, dal design molto moderno. Di solito i vari cerchi che compongono l’anello sono di diversi colori d’oro.

Fede Tricolore – Angi

Fede Tricolore è un tipo di fede nuziale costituita da tre cerchi intrecciati di oro rosso, giallo e bianco

Basco – Angi

Quella da guerrilla e quella un po’ parisienne, ed è l’ultima quella che compare sulle passerelle di Lacoste, Angelo Marani e Oscar De La Renta. Inverno 2008/2009 Haute Worldwide Australia Brasile Cina Francia Giappone Hong Kong Malesia Regno Unito Spagna Taiwan Turchia USA

Cuffia – Angi

Generalmente è di lana, ma declinata in materiali alternativi come il pizzo (Ralph Lauren) diventa un accessorio anche da sera. Resta perfetta per difendere la testa dal freddo Ispirazioni dalle passerelle di D&G, Anna Sui, Michael Kors, Salvatore Ferragamo.

Bombetta – Angi

Il copricapo reso famoso da Charlie Chaplin arriva in passerella con Hermès, che lo ingentilisce con una vezzosa veletta di pizzo.

Borsalino – Angi

Il nome lo ha preso dalla famosa cappelleria di Alessandria che lo ha inventato, ma è un modello talmente classico. Questo inverno lo ha proposto Salvatore Ferragamo (in grigio, verde, ocra e il classico nero), Kenzo in bicolore (con la fascetta a contrasto), Girbaud che lo ha rimpicciolito e stampato con un macro pièd-de-poule.

Berretto – Angi

In questa categoria quelli più tipicamente maschili come il berretto da caccia inglese alla Sherlock Holmes (proposto da Daks in due varianti: imbottito oppure nel classico check a quadretti) ma anche la coppola di Paul Smith, quello di lana bouclé di DKNY e quello aggressivo in pelle nera disegnato da Viktor & Rolf. Il must è portarlo con i capelli raccolti per uno stile garçonne.