I bijoux di Giuggiù Angela Caputi un pezzo di storia di un talento artigianale italiano dell’ Oltrarno fiorentino …..perchè il talento, in realtà, non ha sesso……

CO6830Un soprannome tenero, quasi una cantilena, leggero come una farfalla, che evoca colori e battito di ali, mossi da un refolo di vento, sembra uscita da una poesia del Pascoli…Giuggiù, un vezzo di bambina, Angela Caputi.

Siamo a Firenze, nell’oltrarno fiorentino…….L’atmosfera è d’altri tempi. Gli abitanti si conoscono tutti e si chiamano per nome. Il fornaio, l’edicolante, la bottega del restauro, il doratore e il corniciaio, il ciabattino che risuola le scarpe, l’ebanista: sono loro i protagonisti della vita di questo piccolo borgo. La città sembra madreperla2lontana, qui siamo in Oltrarno, la parte meno conosciuta di Firenze dal turismo del mordi e fuggi, ma amata dai fiorentini in quanto non meno glamour, fatta da botteghe e fondi, tra un bociare che è quasi un leit motive affascinante, un base musicale al tran tran cittadino, “le botteghe” dei maestri d’arte dei mestieri dimenticati, tramandati, nozioni apprese da padre al figlio, locali e magazzini appartati, discreti, quasi nascosti.

davidQui lavora Giuggiù, Angela Caputi con il suo sogno lungo una vita, fatto di scelte e di coraggio, solitudine ma anche tenacia, arte, cinema e glamour, fashion e imprenditoria.
Sembra di entrare in un paese incantato, fatto di oggetti favolosi, dove la bellezza della plastica, i colori della bachelite, delle resine, i giochi di trasparenze, la maestria della materia e delle forme si propongono agli abbinamenti con l’armonia dei cromatismi, il colore soprattutto, la luce e il colore che variano sul materiale, trasparenze impalpabili ed evanescenti che creano emozioni, gioielli finissimi, il tintinnio dei materiali che si sfiorano tra loro, e granitofuori, la vita e i rumori della strada e poi il silenzio della notte con gli attimi di magia che danno vita alle forme, con figure dei vecchi mestieri degli artigiani che toccano questi capolavori delicatissimi con mani che sembra tocchino le corde di un violino per un concerto di archi, per creare nell’insieme un opera d’arte; questa è la “bottega” tutta al femminile di Angela Caputi, ormai famosa nel mondo,  che è un primato di passione e di lavoro, ma, principalmente, è una hollywoodstoria di donne, fragili e forti come è la plastica che lavorano, donne che riassumono egregiamente come l’imprenditoria femminile si esprime e opera, ed è un vivo esempio di come, negli ultimi cento anni, in maniera non traumatica, si è consumata una rivoluzione pacifica epocale, che ha modificato il ruolo della donna in tutto il mondo e in tutti i settori professionali.
E si comprende che, nella modernità nevrotica del nostro correre, la stilista vuole mettere un punto fermo ai suoi ricordi, forse una partenza,  ad un mondo dove le sue creazioni sono come una casa, al limite tra la città e la collina, sul confine invisibile della rosemodernità e le voci silenziose di una cultura classica, tradizionale, che ancora abita i mondi incantati, di sogni ancora celati, mai soddisfatta dei risultati ed è questo, forse, che la spinge avanti, in questa sua grande creatività, curiosità, dolce e grintosa, come è necessario a chi è una creativa, le mille sfaccettature del carattere di Angela Caputi dedicate alla moda, contaminazioni dalla Firenze artigiana, quella dei maestri d’arte che il mondo ci invidia, nomi, brand, tendenze, stile.
pantera 1Probabilmente Angela Caputi e la figlia Maddalena e tutto il suo mondo fatto da artigianato al femminile non pensavano minimamente che sarebbero diventate famose in tutto il mondo per il poliestere e per la plastica in particolare, materiale usato ma interpretato e rielaborato, capace di diventare protagonista del design che, grazie alle sue molteplici qualità, si adatta facilmente ai nuovi stili e tendenze del fashion.
Angela è riuscita a rendere nobile e preziosa la plastica, cancellando il concetto del non prezioso, di vero o finto, creazioni totalmente in resina lavorate con una sapienza artigianale dell’antica tradizione fiorentine, intuizione diventata un must.

IMG_7205_renamed_10992Un modo positivo per proporsi alla vita, quello di Giuggiù, una memoria lontana, un sogno, Angela Caputi è una donna di oggi: i suoi lavori riescono ad essere insieme fragili e forti, alteri e sensuali, conservando sempre un’eleganza autentica e naturale. Questa ricchezza di sfaccettature, e la capacità di conciliare i contrasti in un modo positivo e propositivo, sono l’essenza stessa delle sue creazioni, immagini contemporanee che riportano al passato.
Per ogni sua creazione esiste una storia, un bagaglio di ricordi, la ricerca del bello nella sua versione più estrema, il tempo delle emozioni preservato, per un attimo, da sicuro oblio, chiuso nel colore, nella forma, nella materia.
Pitti ArgentiOgni suo bijoux, concepito e sognato, prima ancora di averlo realizzato, ha una iconicità tale che riesce a superare la pura funzionalità per la quale è stata creata: infatti l’energia creativa di Angela Caputi è sicuramente arte, perché di deve definire arte quello di dare un corpo ai sogni, di materializzare le favole, di rubare al mare i suoi colori, libertà, amore, follia, seduzione, tanta leggerezza e delicata sensualità degli oggetti, i bjioux, tanto carichi e pesanti di significato ma leggeri da indossare.
L’ingresso di Angela Caputi nel mondo della moda risale al 1975, nasce dalla voglia di comunicare con tutte le donne, i suoi primi bijoux nascono ispirandosi al cinema Americano della prima metà del 900′ e sono pensati Angelaper accompagnare la donna nel suo viaggio quotidiano.
Le sue creazioni hanno una propria anima, un suono e un colore, nascono con il flusso della contemporaneità e vivono nel tempo senza età, non hanno bisogno di essere firmati per essere riconosciuti. Ogni oggetto è unico e crea le basi per il successivo, è “l’isola che non c’è” perché è la consapevolezza che il successivo sarà ancora più bello, l’ultimo è sempre il più bello perché apre la strada ad una nuova creazione.

Creazioni uniche e incisive da essere destinate a diventare esse stesse fantasiosi complementi per abiti e costumi di scena. Nel 1981 vengono scelti per esaltare i personaggi della storica serie americana Dynasty. Negli anni successivi è stato un crescendo di presenze dei suoi colorati gioielli nel mondo dello spettacolo sul piccolo e grande schermo. Gioielli che sono delle vere opere d’arte custodite ed ammirate nei musei dal FIT e Metropolitan Museum of Art di New York fino alla collezione permanente nel Museo degli Argenti di Firenze.

Ma queste signore, gentili e tenaci,  hanno capito in anticipo la grande sfida giocata in azienda e nel suo successo, spinta da diversi fattori in cui le donne sono una delle più grandi opportunità di business del XXI secolo, percependo che il successo di una azienda sta nell’equilibrio dei sessi e nella valorizzazione dei talenti nel rispetto delle diversità. Al secolo XXI spetta infatti la trasformazione delle idee in pratica diffusa: la speranza è in una proiezione per cercare di prevedere come sarà un mondo governato anche dalle donne……

Crediti Fotografici
Alessandro Bencini

Giuggiù di Angela Caputi
Via S. Spirito, 58/R
50125 Firenze
Tel. +39-055-212972
Fax +39-055-211315
www.angelacaputi.com

I bijoux di Giuggiù Angela Caputi un pezzo di storia di un talento artigianale italiano dell’ Oltrarno fiorentino …..perchè il talento, in realtà, non ha sesso……ultima modifica: 2013-12-24T13:30:59+01:00da modastylema
Reposta per primo quest’articolo