Tropical Sweet Colors

36505197_1789373764487886_7005141850763821056_nTropical Sweet Colors

“Tropical Sweet Colors”: un Brand  che rappresenta la grande scommessa della stilista  “Grey Estela Adames” straordinaria artista, poliedrica, di origine Latinoamericana da anni residente in Italia, una creatura bellissima, coglie riferimenti culturali da cui prende ispirazione, vive stanze cariche di un vissuto impercettibile, di tracce e passaggi, che intervengono con la forza della decorazione, segnando, da artista, squisite temporary location.
Ha mantenuto la solarità della sua terra, e ha gli occhi pieni del mare mediterraneo, un eclettismo fatto di ricerca, curiosità, tecnica, l’Artista  si muove leggera, sembra una danza la sua, mentre porta fra le braccia un fascio di fiori, l’artista è intervenuta a Milano, durante la Fashion Week, nel viaggio fantastico organizzato da Gabriella Chiarappa a Palazzo Visconti, un viaggio che è stato luogo d’arte, di musica, ma anche di design, gioielli, oggetti, accessori e abiti couture.
36251049_1782735348485061_2456705835724701696_nL’Artista crea un collage, caratterizzando la sua opera d’arte in una tavolozza cromatica sapientemente usata e calibrata, fatta di pensieri, di studi, di ricordi, ma anche profumi della sua  terra lontana, di fiori, grandi prati verdi, e rose….. perché le sue opere profumano, hanno il cuore e l’anima dei fiori che usa per le sue opera, che hanno il potere di sospendere il tempo, rendere immortale un momento, dipinti, fantastici caftani e foulard che sembrano aquiloni, mossi dal vento, pieni di fiori e colori, la costruzione di un mondo come realmente è visto dall’artista tra realtà, sogno e fantasia, mondi e modo del vivere quotidiano per abitare il mondo, codificando linguaggi e comportamenti, costruendo una identità, dunque producendo non solo immagini simboliche e desiderabili ma svelando principalmente la sua realtà di artista.
L’Artista imprime il suo talento prima su tela riportando la sua opera su tessuto, le sue sono autentiche opere d’arte suggerite da ispirazioni oniriche, un mondo meraviglioso, quello di Grey Est per raccontano storie, le sue non sono illusioni ma fantastiche suggestioni…
35860406_1771696119588984_201883481754566656_nL’IMPEGNO NEL SOCIALE DI TROPICAL SWEET COLORS
L’artista Grey Est oltre che essere titolare della Tropical Sweet Colors è la ideatrice del progetto contro la discriminazione chiamato “Art&Inclusion”.
La Tropical Sweet Colors, azienda di beachwear, si impegna a supportare il progetto “Art&Inclusion” presso le scuole, un capo scelto è sinonimo di qualità del Made in Italy e sostiene l’educazione al rispetto altrui.

Le donne sono gli essere più belli del mondo, il mondo è loro e loro sono del mondo”
“Las mujeres son la cosa mas bella del mundo, el mundo es de ella, y ellas son del mundo”
www.tropicalsweetcolors.com
Press: Le Salon de La Mode

Indra Kaffemanaite

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Indra Kaffemanaite è nata e cresciuta in Lituania negli anni dell’Unione Sovietica. Quando il regime comunista si distingueva per  la scarsa offerta nel settore dell’abbigliamento, soprattutto di quello alla moda, questa diciassettenne lituana sapeva già quello che voleva, imparare l’arte sartoriale e realizzare vestiti.
Indra aspettava con ansia il ritorno di suo padre che le portava l’ultimo numero di “Burda” dalla “moderna” Germania Ovest, così poteva trasformare un nuovo cartamodello in un vestito alla moda. Accrescendo le sue capacità con l’esperienza e principalmente guidata dal talento naturale, ha iniziato a confezionare abiti per clienti russi e già a soli vent’anni aveva avviato una sua redditizia attività artigianale.
Con un’idea chiara nella mente, quella di dare una svolta alla sua vita, Indra si trasferisce in Italia. Nel 2005 ha frequentato una delle scuole più prestigiose, quella di Carlo Secoli, a Milano, il più noto istituto per modellisti. Poi frequenta per un anno il Fashion Service, sviluppando campionari per i grandi nomi della moda, come Iceberg, Maurizio Pecoraro, Giambattista Valli e molti altri.
Nel 2014, Indra Kaffemanaite lancia il suo progetto,  BALOSSA THE WHITE SHIRT, un progetto che prende ispirazione dal capo classico del guardaroba maschile, la camicia bianca, il tema di lettura che sconvolge la sottile architettura della camicia da uomo per creare con fantasia e poesia un capo per una donna unica, elegante e raffinata.

Balossa LTBalossa_I AM HERE_AndriyGoncharenko_20D – press@balossashirt.com – www.balossashirt.com
Crediti:
Photography : Andriy Goncharenko
Model: Natali Hruzina
Stylist: Olena Boldareva
Shoes : Lesia Semi
Clouthing : Balossa
tel.: +41796404941
office@balossashirt.com
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Michele Miglionico: riconoscimento Diva e Donna 2017 in occasione del “Working Woman Awards” a Tuttisposi

PremiazioneMichele Miglionico: riconoscimento Diva e Donna 2017 in occasione del “Working Woman Awards” a Tuttisposi

Alla Mostra D’Oltremare di Napoli si è celebrata una serata di spettacolo e glamour a TuttoSposi in occasione del Galà Dinner – Diva e Donna 2017.

Serata di spettacolo e glamour a TuttoSposi alla Mostra D’Oltremare – Napoli in occasione del Galà Dinner per la consegna dei “Working Woman Awards – Diva e Donna 2017” assegnati in collaborazione dall’OFI (Osservatorio Familiare Italiano presieduto da Martina Ferrara) e il popolare magazine Diva e Donna edito da Cairo.

A fare gli onori di casa al Palasposa, arredato per l’occasione in grande stile Michele Miglionico e Veronica Mayahollywoodiano, con grandi tavoli una mise en place di grande raffinatezza c’erano il patron Lino Ferrara, il produttore associato Pascal Vicedomini e il direttore della rivista Angelo Ascoli che hanno accolto oltre 300 invitati.

Durante la serata hanno sfilato gli stilisti Michele Miglionico e Nino Lettieri. Lo stilista Michele Miglionico ha presentato, sotto l’abilissima e impeccabile regia di Alessandro Mazzini della Mazzini Eventi Production, la sua collezione di Alta Moda “Madonne Lucane” ispirandosi alla Basilicata, sua terra d’origine, mescolando sacro e profano presenti nella quotidianità in un racconto d’amore della sua terra, filtrato dall’alta moda attraverso donne che rievocano ricami e tessiture della tradizione. Nei suoi abiti prevalgono pizzi e nero, con veli e trasparenze che in alcuni casi definiscono un annodarsi accennato di colori per poi virare cromaticamente su intrecci d’oro o vesti rosse che si sposano costantemente con i rosari tenuti in mano dalle splendide indossatrici.

Michele Miglionico, Veronica Maya e le modelleIn tale occasione lo stilista Michele Miglionico ha ricevuto il riconoscimento Diva e Donna 2017.

Hanno ricevuto il Premio “Working Woman Award – Diva e Donna 2017” creato appositamente dall’artista Lello Esposito: Sophia Sergio Miss Universo per l’Italia lo scorso anno nelle Filippine, Laura Valente, direttrice artistica danza del Festival di Ravello. Inoltre hanno ricevuto il premio l’attrice Miriam Candurro, l’attrice e conduttrice televisiva Fatima Trotta, la modella-attrice Shalana Santana, la conduttrice televisiva e attrice Tosca D’Aquino e la produttrice Gabriella Buontempo.

Finale di serata emozionante con l’assegnazione del premio “Working Woman Award – Diva e Donna 2017”, da parte del patron di Tuttosposi Lino Ferrara all’attrice Ida Di Benedetto, impegnata come produttrice nel progetto del film su Gianni Versace.

Michele Miglionico Couture

Press Office:Nicola Altomonte

Mobile:+39 340 5402210

Email: press@michelemiglionico.it

Website: www.michelemiglionico.it

Facebook: www.facebook.com/Michele Miglionico Fashion Designer

La perfezione dell’asimmetria di Balossa

balossa3La perfezione dell’asimmetria di Balossa
The collection SS18 Balossa to the “White Milano”

The brand

Maschile e femminile, niente è dato per scontato, contrasto di lunghezze diverse, armonia o disarmonia voluta di forme e proporzioni per la collezione Balossa SS 2018 di Indra Kaffemanaite che rompe brillantemente le regole per declinare un imprevisto che segna un imprinting all’eleganza.
E’ un cortocircuito quello di Balossa, un gioco fra fantasia e realtà, la stilista tratteggia la femminilità della camicia di Balossa, il leit motiv del suo Brand, coniugando l’azzardo di linee insolite al romanticismo, l’imprevisto di una sorpresa per definire il bello, l’asimmetria come regola, il cambiamento per tutto quello che è ordine che diventa disordine….. in armonia.
balossa4Una rielaborazione del concetto che Indra vuole esprimere, poeticamente, dove evidenzia le taglie over con proporzioni e scambi di forme per arrivare a sottili geometrie,  la declinazione della asimmetria della camicia monospalla, l’architettura seducente della camicia che diventa giacca dalle spalle importanti, corpini bustier e lunghezze sbilanciate, sottili geometrie asimmetriche come fourreau su pantaloni diritti – il nero che si sposa al bianco in un gioco armonioso –  il dis-equilibrio di una camicia, aperta sui fianchi, che diventa tunica con il contrariè delle spalle, come un gioiello lo scambio del sinistro con il destro, gli “effetto scamiciato”, tagli e rouches, mantelle, doppi strati, drappeggi, l’esile camicia arricchita da una schiena trionfante, il gioco di Indra rompe le regole per l’armonia di una asimmetria perfetta.
Palette e materiali……l’ossessione per il bianco che si sposa – in armonia – al nero, il beige, il  rosa antico, il rosa e il giallo,  formulando proposte romantiche e molto soft, su tessuti di puro cotone, organza, georgette, lino e popeline elasticizzato riproponendo il 1magico Ramie, un tessuto di origine completamente naturale simile al lino, ricavato dalla corteccia della pianta Boehmeria della famiglia delle Urticacee, coltivata soprattutto in Cina, Brasile, Indonesia e Filippine, che, miscelata al cotone ne aumenta la forza e la capacità di assorbimento….Balossa, la perfezione dell’asimmetria!
Balossa LTD
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Marta Jane Alesiani Arte e Fashion Mitologia greca nella collezione S/S 2018

untitled5 (2)Marta Jane Alesiani  Arte e Fashion Mitologia greca nella collezione S/S 2018

Nuovi talenti che si affacciano al mondo del fashion e, tra tanti, un osservatorio speciale per il nuovo e vero talento Marta Jane Alesiani  che, alla Milano Fashion Week 2017, ha incantato con accenni e contaminazioni assorbite dalla mitologia greca. Marta Jane Alesiani dal curriculum di prestigio per aver collaborato con molti grandi tra cui la storica maison Versace.
Un continuo affermarsi per lei che presenta in questa  occasione una  collection S/S 2018 ispirata alle letture mitologiche dell’Antica Grecia unite al  bicromatismo del bianco e nero, dettagli che fanno una firma stilistica, dietro alla quale si nasconde la creatività artigiana, rigorosamente made in Italy, con una chiara mission, l’unicità, il suo timeless, creazioni uniche dunque, per donne uniche, non banali, creature che raggiungono spunto e forza dal mondo dei colori della natura, della storia e dei ricordi, le sue forme, come origami, aspetti elegantiche si completano leggeri nei gesti, sottolineati dai bagliori dei materiali preziosi. Le sue collezioni  sono capolavori delicatissimi, trame incantate, dove si ritrovano  tutti i suoi sogni, creatività e fantasia fissate nelle sue creazioni ispirate a letture fantastiche, mitologiche, l’Antica Grecia sullo sfondo, dove la natura e le stagioni sono evoluzioni fantastiche, opere mostrate negli angoli più reconditi della mente, sono fissate da leggerezza e trasparenza, immagini, ma anche ricordi, racconti, un lavoro artigiano che crea delle forme che ti avvolgono, ti seducono, lasciandoti sorpreso da tanta leggerezza, questo è il mondo di Marta Jane Alesiani.Marta Jane Alesiani SS18 - foto Sfilata
Le sue creazioni bisbigliano formule magiche, sussurrando e seducendo, dilatando il concetto del bello, partendo da bozzetti visionari realizzati con tempera acrilica, il  gioco di trasparenze degli abiti ricordano i fulmini di Zeus e le morbidezze, quelle delle vesti di Afrodite. Evidente l’unione tra il gioco iconografico della sacralità femminile, omaggiata in tutte le sue sfumature, dall’eleganza all’essenziale, dalla sensualità all’ironia. La designer ripropone un ritmo moderno che si proclama sempre più veloce e che evidenzia una figura femminile decisamente energica ed eclettica, anche qui ogni singolo abito trasferisce un messaggio, grande dedizione per il proprio lavoro fatto con passione e grande positività che prende vita ogni qual volta venga indossato. Grande magia per l’apertura di sfilata, una performance impeccabile con il ballerino Giorgio Colpani, che si esibisce con movimenti fluidi di danza che sinergicamente si incontrano con il mood della collezione.
4I tessuti si presentano con seta lucida, seta stampata, chiffon di seta, pizzi ricamati, rasi di seta , rete oro intrecciata a mano , piume ricamate tramate con fili dorati e blue. I colori scelti sono: il bianco /oro per l’eleganza, il nero/bianco per la modernità  mentre il royal blue per la spiritualità.
La stampa di collezione è stata ricavata da un quadro della stessa Marta che prende il nome dal monte più alto della mitologia greca, l’Olimpo, all’interno di essa, oltre alle geometrie optical, sono state stilizzate le più rilevanti divinità greche, da Zeus a Nettuno, da Atena a Bacco, in un intreccio fantastico di fauni ed esseri mitologici, sirene e ninfee.
I tubini destrutturati  presentano la metà dell’ abito costituita da una giacca da uomo e  l’altra metà fatta di la trasparenze esaltanti il corpo di una donna  sinuosa,  mentre i mini abiti  presentano inserti di pizzo alternati a morbidi  volant,  paillettes ricamate ornano gli abiti da sirena, alcuni capi hanno cinture gioiello e  cappellini fascinator segno riconoscibile del brand, realizzati dalla stessa designer. Le giacche da donna evidenziano uno scollo foulard e pantaloni palazzo con passamanerie realizzate a telaio e per l’uomo giacche con rever diversi e giacche/bomber stampate che danno un tocco di eleganza allo stile sportivo. La linea accessorio, per rendere tutto armonico e perfetto, sempre disegnati dalla stilista, sono orecchini intrecciati di perle e pietre preziose, bracciali imponenti con torciglioni di rete dorata, collane con conchiglie e malachite, il tutto realizzato da Nabel jewels.
www.martajanealesiani.com
Crediti ph: Gabriele Vinciguerra
Le Salon de la Mode-management
lesalondelamode@gmail.com

Qeeboo il nuovo brand ideato da Stefano Giovannoni

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Qeeboo, il nuovo brand ideato da Stefano Giovannoni, dal fortunato/sorprendente esordio nel 2016 ha catturato velocemente l’attenzione del pubblico internazionale proponendo un’estetica innovativa e una singolare versatilità di interpretazione dei pezzi della collezione, firmati dai più istrionici talenti del design nostrano e internazionale. Andrea Branzi, Front, Richard Hutten, Studio Job, Stefano Giovannoni, Marcel Wanders, Nika Zupanc sanno elevare la plastica a materiale d’eccezione plasmato in forme capaci di connotare l’ambiente con un singolo oggetto.

Qeeboo, ad oggi, è inoltre già presente nei Design Store di importanti musei come Mudec e Triennale a Milano, Biennale di Venezia, Gran Palais a Parigi, Moma New York, Moma Tokyo e negli hub dello shopping mondiale di lusso come Lane Crowford, Harvey Nichols, Kadewe, Selfridges, Rinascente, Excelsior Milano/Macao, Corso Como 10 Milano/Seoul solo per citarne alcuni.

La vetrina del prossimo Maison & Objet 2017 è l’occasione per mostrare una gamma prodotti ricca e diversificata: tra i progetti disegnati nel 2016 segnaliamo la Cherry Lamp dal gambo metallizzato con inedite finiture colorate satinate o metallizzate per la ciliegia, la romantica Ribbon Chair nelle varianti oro e oro rosa, la X Chair con un tema floreale (tutti prodotti a firma Nika Zupanc), la Loop Chair delle Front caratterizzate dal loro tratto tipico “free hand sketches”, la B.B. Chair di Marcel Wanders dalla sua anima fashion, elegante e confortevole, la K Chair di Stefano Giovannoni caratterizzata da una nuova e moderna classicità, due dei prodotti di Andrea Branzi la morbida e avvolgente Pupa Armchair e la Guru Lamp finalmente disponibile.
Oltre ai prodotti 2016, il Kong Lamp di Stefano Giovannoni, il Killer Umbrellastand/Wine Cooler, la Flash Lamp e il Mexico Stool/Planter/Lamp di Studio Job – novità particolarmente apprezzate durante il Salone del Mobile 2017 – sono qui presentate nelle nuove finiture metallizzate e sono ora disponibili a livello internazionale grazie ad una fitta rete di distributori ed un efficiente canale internet.

Appuntamento dunque a Parigi.

Clara Buoncristiani PR&Communication Studio | Via S. Giovanni Bosco, 6 – 25125 Brescia (Italy) | clarabuoncristiani.it | info@clarabuoncristiani.it

Elisabetta Armellin si racconta

Elisabetta Armellin  si racconta

“Venezia è la città in cui è nato il mio sogno. Giovanissima, frequentavo l’Accademia di Belle Arti e non sapevo ancora quale destinazione avrei dato alla mia fantasia. Passeggiando per le calli, nel tempio del sogno qual è Venezia, poco a poco prese forma l’idea di dare corpo a qualcosa che non restasse su un piano d’appoggio per essere guardato come “opera”  ma potevo orientarmi sulla realizzazione di oggetti da portare appresso, da toccare, da tenere con sé: la borsa. E’ nato tutto così, quasi per caso. Poi quel  sogno è diventato una bella realtà, il pubblico e la critica hanno cominciato ad apprezzare quelle forme, quel gioco di colori che in realtà avevo copiato da paesaggi impossibili come le visioni che sa offrire Venezia. Anche il marchio che firma le mie borse prende origini dalla città in laguna : “V73” =   V come Venezia e 73 il numero anagrafico del mio primo atelier veneziano affacciato su un canale dove probabilmente l’acqua di mare si confondeva con quella del mio Sile.

Elles Italia di Silvia e Stefania Loriga l’ispirazione del mare evening collecction s/s 2017

Elles Italia

Elles Italia

Elles Italia di Silvia e Stefania Loriga l’ispirazione del mare evening collecction s/s 2017

Ogni stilista ruba ispirazione e concetti da quello che lo circonda, storie e fantasie vissute da ragazzi, insegnamenti e scuole, viaggi intorno al mondo, esperienze, e tutto ritorna come flash, emozioni trasportate sulla carta, per far nascere un capolavoro, lo stilista che usa la sua intuizione creativa per firmare una linea capace di interpretare le sensazioni più vive, linee che arrivano da mondi incantati, che accolgono tutta una gamma di colori ma soprattutto  sensazioni e ispirazioni che, indossate, interpretano il complesso alfabeto della contemporaneità.
E per i giovani stilisti che nascono e vivono sul mare – quello della Sardegna – e vanno per il mondo con le loro professionalità, va evidenziato come il brand si distingua per il suo design contemporaneo, caratterizzato da forme lineari e pure, come il mare, interpretando Elles Italia e rivelando dei precisi contenuti ideali, riferiti al sentire del presente intriso di futuro, dove il tessuto è percepito come scusa per diventare oggetto, luce, per esprimere sentimenti, emozioni, carattere.
Il mare che diventa testimonial, un dettaglio iconico sempre presente nella collezione di due ragazze nate e cresciute sul mare della Sardegna, Silvia e Stefania Loriga, che hanno creato il brand Eles Italia, dai dettagli fortemente strutturali, che lasciano indovinare un mondo fatto di colore e di accenti della natura, dove insieme vivono la passione e il sogno di creare la loro linea moda guardando il mare, da dove traggono l’ispirazione, trovando colori e forme nella profondità del blu, negli stridi rauchi di gabbiani, nei colori spudorati dell’estate e il nero tenebroso dell’inverno sotto il  cielo livido di pioggia, per ripetere all’infinito la storia di un rapporto intenso dell’uomo con il mare, sempre in bilico tra attese e incontri.
Le sorelle Loriga hanno voluto esaltare la Evening Collection primavera estate 2017 del loro brand con uno shooting eseguito direttamente sul loro mare, sulle rocce e sulla spiaggia dove il lentischio e il mirto arrivano all’acqua, dove le rocce sono dolci e levigate dal tempo, e gli olivi sono nani d’argento,  il loro mondo, da dove provengono, mantiene gli elementi che hanno caratterizzato  il progetto del brand. Infatti, prima ancora di scuola e corsi, è il territorio a dare l’imprinting ad un progetto dove la creatività lascia che sia il territorio ad esprimersi, con tutto il fascino, la storia, le vicende remote e i segreti culturali che quella terra manifesta.
I loro sono abiti-tulipano, gonne-bocciolo, grandi e danzanti dalla linea a calla, giacche tagliate a petali, gonne lunghe come fiori mossi dal vento, dai colori rubati alla natura, glicine, teneri rosa, verde prato, un ricamo prezioso per la gonna di una fantastica sirena, collane fiabesche, ironiche corone per ritrovarsi immersi in ambienti da sogno, riflettessi nell’acqua come in specchi magici, fantasmi antichi che appaiono dal nulla.
Eles Italia, la loro Sardegna è nel brand, usano tessuti diversi e preziosi, sembrano onde l’organza, il sensuale chiffon, la seta, ritrovi la loro terra nel luccicare degli Swarovski, nei sorprendenti cristalli e pietre dure rubati alle notti d’estate, la seduzione che crea uno stile diverso – all day perfect.  Una collezione made in Sardegna, un’inedita e innovativa ispirazione estetica che crea un vivace e deciso lifestyle giovane fatto da due ragazze  giovani, la loro terra che diventa ispirazione delle loro passioni, il mare aperto e sconfinato per un mix di sensazioni, scuola di vita e atmosfere, una filosofia di vita forgiata dalla famiglia, un talento innato per trasformare antiche storie di mare in nuove e voluttuose emozioni.
Visitate il sito
Credits: Photography Gianni Fresi – Model Claudia Loi
per Info: LA REVE PR & ADV – infolareve@libero.it

Leggi gli altri articoli di Cristina presenti nella sua Rubrica 

L’eccellenza delle creazioni Haute Couture firmate Samanta Russo

samanta-russo-shooting-springsummer-2016L’eccellenza delle creazioni Haute Couture firmate Samanta Russo

Una “storia” di famiglia tutta al femminile quella di Samanta Russo, giovane stilista dell’omonimo brand che, nel corso degli anni, ha visto succedersi ben 4 generazioni. La prima “High Italian Quality Ladies’ Russo Tailor/Fabric”, infatti, viene fondata nel 1932 dalle sorelle Russo, una delle quali bisnonna di Samanta, emigrate dalla natia Puglia agli Stati Uniti, a Ridgewood (New York). Artiste e creative, i loro abiti incontrano subito un elevato gradimento tra le facoltose donne Newyorkesi, fortemente conquistate dalla moda e dai costumi italiani. Importazione di tessuti esclusivamente Made in Italy e rilevanti collaborazioni con noti stilisti del fashion world Newyorkese, accrescono esperienza e qualità, completate, sempre, da studi sull’evoluzione delle tendenze italiane e da impegni artistici in famose, apprezzatissime Opere Teatrali e Cinematografiche americane. Un samanta-russo-shooting-springsummer-2016Brand caratterizzato da un percorso di stile che da New York ritorna in Italia, passando dalla parentesi parigina, con una grande abilità nella creazioni di abiti Haute Couture straordinari, realizzati secondo la più elevata tradizione sartoriale. Un savoir-faire che si è tramandato di madre in figlia: negli anni ’90, infatti, con mamma e nonna ormai defilatesi dall’Atelier, Samanta Russo decide di iniziare una vera e propria formazione stilistica, teorica e pratica in prestigiose realtà italiane e, alla fine del 2000, riesce a riaprire la storica “High Italian Quality Ladies’ Russo Tailor/Fabric” a Foggia. La sua audace e innovativa gestione della Maison Russo non rinuncia all’alta tradizione storica di famiglia, ma è anche decisa ad iniziare una nuova avventura di esclusività unita a stili rivoluzionari, spesso contrastanti. Samanta disegna abiti dal fascino particolare, con finiture e cuciture d’altri tempi, utilizzando nobili materiali “green” e rigorosamente “Cruelty-samanta-russo-shooting-springsummer-2016Free”. Le collezioni della griffe SAMANTARUSSO sono caratterizzate dalla filosofia “Italian Fashion Evocative Handmade”, cara alle 3 generazioni precedenti, e dedicate ad una clientela esigente, raffinata, che ama uno stile originale, di inconfondibile classe e di grande eleganza. Gli abiti, sebbene rivisitati e rielaborati in chiave moderna, sono indiscutibilmente Classic-Chic: seducenti ma, al tempo stesso, facilmente indossabili; un doppio esercizio di stile per realizzare look che, come sogni, sono evanescenti e senza tempo. Un ensemble di capi arricchiti dalle più preziose lavorazioni, dalla personalissima interpretazione creativa di Samanta Russo che vuol essere l’espressione di un eccelso Made in Italy, che lei stessa considera un impegno ed un privilegio, da indossare con orgoglio. Un mix di textures e di linee, dal taglio semplice e ben definito, riconducono all’âge d’or della couture francese e italiana tra gli anni ’50 e ’60 samanta-russo-shooting-springsummer-2016sapientemente mescolata ad una vocazione astratta dell’arte moderna. Uno stile preciso ma diverso che crea un’eccezionale liaison tra l’allure d’antan ed una visione decisa e serena del futuro. Gli abiti, perfetti per un diner en ville, sono romantici, aggraziati, seducenti e pratici, un passe-partout per la poliedrica giornata della moderna businesswoman che passa dal lavoro alle occasioni mondane. Mises uniche ed esclusive che la griffe SAMANTARUSSO dedica alla donna “unica” che le indosserà.

 

kadet

18kadet
Un cavaliere gentiluomo venuto dall’Est
“Honor before Status, Elegance before Style, Timelessness before Trend, Virtue before Value”
“L’onore prima di Stato , Eleganza prima dello stile , Atemporalità prima del Trend , Virtù prima del Valore ”

Un logo romantico di un gentiluomo di altri tempi, Kadet, Ufficiale e gentiluomo: questo il look di Kadet che sceglie la divisa militare ma la decontestualizza in chiave sartoriale con inattese maglie tricot impreziosite da punti luce dati da bordi ricamati e intarsi.
Non c’è dettaglio che sia sfuggito agli stilisti nel creare un guardaroba contemporaneo ma con tutti i dettami della più classica sartorialità , lo stile che caratterizza il marchio è costituito da una fusione dell’abbigliamento storico militare e della raffinatezza aristocratica proveniente da tutta Europa, dunque un inatteso cavaliere.
9Il Brand Kadet è stato progettato da Aleksandar Protic, che si descrive come un “Imprenditore rinascimentale” (ha lavorato nella musica, nell’editoria e nella produzione di film), e Tijana Milutinovic, che ha vinto l’Elle Style Award 2014 nella categoria miglior talento emergente supportato da H&M.
Hanno iniziato a realizzare collezioni uomo e donna a partire dal 2013 e dal loro esordio tutte le collezioni sono altamente influenzate dal periodo storico, dalla cavalleria medievale europea sino alla Russia imperiale. E’ un vento nuovo, quello proposto dagli stilisti, che ci porta per mano alla scoperta di un paese nuovo, così giovane e vivace, come la Serbia, un paese diverso, da 15 anni dalla guerra, con il coraggio e la voglia di ricominciare partendo da tutta la cultura del bello e dell’eleganza.
E questo giovane brand talentuoso è stato messo in luce dalla DeGorsi Luxury Counsulting, Cristina Egger e Alex Djordjevic, cool hunter “scopritori di talenti”, aziende nuove oppure già affermate, un Team sempre alla ricerca in tutto il mondo di brand unici, artigianato di alto target, prodotti di nicchia, tenendo presente la loro mission che è quello di insegnare la bellezza del fashion, diffondere l’eleganza, con i suoi codici, i simbolismi, le sue dietrologie, proprio come se fosse un dictat, una filosofia, da capire e in cui immergersi per ritrovarsi arricchiti.
La collezione SS17 presentata nella sezione L’Altro Uomo a Firenze al Pitti Immagine edizione ’90, presenta stampe e ricami di croci, ricami e bottoni su misura uniti ad abiti dal taglio contemporaneo per un risultato di sofisticazione urbana senza tempo, mescolando aspetti classici, sartoriali e quindi di tradizione, con uno stile elegante, pensato in disequilibrio per un collezionista eclettico che ama contaminare tutto con le sue diverse sensibilità politiche e culturali. Ovvero un gioco sottile capace di rimettere in circolo frammenti decontestualizzati dove maschile e femminile si fondono e lasciano spazio alla delicata poesia di abiti e paltò di lontana memoria, stampe e ricami di floreali come giardini incantati, preziosi, come uccelli in volo che si posano leggeri sulle maglie che Kadet presenta con armonia infinita nonostante il gioco perenne di contrasti e accostamenti.
Il rigore di Kadet si vede anche nella palette che non dà adito ad eccessi: grigio, blu, sabbia, fango per cromie totali e polverose mosse solo da una nota di bianco, pantaloni con pince e baschi sulla testa che danno un sapore tutto metropolitano alla collezione.
www. http://kadet.co/
DEGORSI LUXURY CONSULTING
Press Cristina Vannuzzi

Concetto Green per Balossa

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Collezione S/S 2017

Balossa scopre il Ramie…….
Indra Kaffemanaite, stilista, arrivata dalla Lituania all’Italia, presenta la collezione S/S 2017 di Balossa scoprendo il concetto green del Ramie, un tessuto di origine completamente naturale simile al lino, ricavato dalla corteccia della pianta Boehmeria della famiglia delle Urticacee, coltivata soprattutto in Cina, Brasile, Indonesia e Filippine, che, miscelata al cotone ne aumenta la forza e la capacità di assorbimento.
Balossa, the white shirt, Indra sembra quasi giocare nella concezione della camicia da uomo, carpita dall’armadio delle sue fantasie, lo rende il capo più glamour del guardaroba, lo fa audace, trasformandolo, togliendo collo e polsi, e usando doppi strati di leggerissimo popeline di 13708150_508112432716641_431543381987047122_ocotone, bianco, come lo sky blue rigato maschile, lino, popeline stretch e voile di cotone, Indra modifica la camicia che diventa un abito, la fa danzare nella sua leggerezza, effettua tagli maliziosi, volant, sovrapposizioni, asimmetrie, nastri che volano, leggeri, diventano nodi, da allacciare oppure slacciare, lasciando aperte fessure, aperture dove si indovina un ricciolo ribelle su una nuca candida, la stilista toglie una manica che diventa una cintura, nasce un kimono, forse una mantella, un taglio orizzontale per trovare una tasca che nasce da una manica, un top, un taglio verticale, la camicia diventa una gonna, ecco una donna bellissima che si svela, come una farfalla che esce dal bozzolo, incontrando il cotone candido dalla trasparenza e leggerezza che la fa sembrare una nuvola.
Balossa, dopo aver presentato con grande successo di buyers e pubblico la sua nuova 13700190_506699672857917_473058065347356750_ncollezione S/S 2017 al Milano White, è in partenza per la Fashion Week di Parigi per presentare la sua linea, dopo Parigi New York, Giappone e Cina.
www.balossashirt.it
Press office Balossa

 

Il Rinascimento per Emiliano Chiarugi un maestro d’arte

chiarugi3Il Rinascimento per Emiliano Chiarugi un maestro d’arte

Le “Botteghe”, si sono sempre chiamate così, fino dal Rinascimento, e sono sempre più le botteghe, soprattutto a Firenze, più che le aziende, quasi un clone moderno di quelle tipiche del Rinascimento, a portare avanti con successo la manualità e l’estro dei maestri conciari italiani, i maestri d’arte, fondamentali nella moda, che con il loro estro, sono senza concorrenza per livello qualitativo. Chiarugi Firenze nasce nel 1969 seguendo la tradizione artigianale della pelle fiorentina, una storia di famiglia che ha attraversato le mode e gli stili, 01linea_globesenza snaturare la vocazione alla qualità ed all’eleganza, tramandando la passione del fondatore Remo Chiarugi al figlio Emiliano.
Oggi quella stessa passione è riletta in chiave contemporanea mantenendo vive quelle radici con una cifra stilistica moderna. E’ prima che designer un figlio d’arte. Emiliano ha respirato l’odore della pelle fin da bambino nel laboratorio del padre. Il suo stile nasce dalla sperimentazione e dalla creatività, due doti che nel corso degli anni gli hanno permesso di attualizzare le collezioni, secondo lo stile dei mercati internazionali.
Incontriamo Emiliano Chiarugi, brand Chiarugi Firenze, un maestro d’arte, una passione chiarugi 1che gli viene dal padre Remo, una vita a studiare, creare, inventare, la trasformazione di un tema come una borsa in un intreccio di arte, moda, creatività, un imprenditore artigiano che pone la massima attenzione al passato guardando il futuro.
Emiliano Chiarugi: Vede, la Toscana e Firenze sono belle, la nostra Regione la conosco benissimo eppure la trovo ancora da scoprire, ha un fascino magico, subisco come una sorta di sindrome di Stendhal. Quando lascio l’azienda e arrivo a Firenze, da lontano, nella Piazza del Duomo, in Santa Croce, lungo l’Arno, sul Ponte Vecchio, vedo le cuspidi e il marmo bianco, i riccioli di marmo, le pietre delle scalinate, il ferro delle cancellate, la gente con naso all’insù, la statua di Dante, e “vivo” la grande lezione di cultura che questa città regala a noi toscani e a tutto il mondo che passa di qui.
E poi noi che lavoriamo il pellame abbiamo un grande rispetto per la storia della pelle e della concia, se nota il mio brand si chiama Chiarugi Firenze, a Firenze la zona di Santa Croce è strettamente legata al pellame, anticamente le pelli si risciacquavano in Arno, a due passi dalla Chiesa di Santa Croce; infatti nel ‘300 Firenze era famosa per la produzione della slide1pelle: dalla concia alla confezione, dalla vendita all’esportazione. Coloro che si occupavano della concia e della lavorazione delle pelli erano iscritti all’arte dei Cuoiai o Galigai, associati intorno al 1282. La concia, procedura che permette alla pelle di essere lavorata, veniva esercitata a monte e a valle di Ponte Vecchio, dove le pelli venivano messe a bagno nel letto dell’Arno.
Nel suo settore si vedono cenni di ripresa?
La ripresa c’è, specialmente per prodotti di alto artigianato, del made in Italy, anche se i momenti sono delicati per le situazioni calde nel mondo.
Quanto la pelle è entrata prepotentemente nella moda, nel suo caso nel mondo maschile?
L’attenzione delle firme è enorme proprio sulla pelletteria, sia per il fashion che per l’arredamento e nella calzatura, diciamo un premio alla nostra grande qualità artigiana . Dal mondo delle griffe arriva un importante segnale, anche la figura maschile è entrata prepotentemente come consumatore nel mondo della borsa, consumiamo meno ma meglio, educhiamo il consumatore, spingendo sulla cultura del prodotto, in termini di qualità Logoe pregio, rispetto dell’ambiente, delle leggi, delle persone.
Mi parli del suo Brand
Creatività ed eleganza, anche se il brand nasce nel 1969 rimane freschissimo, si basa soprattutto sull’abilità manuale artigianale; e poi io lavoro la pelle come stoffa, creando abbinamenti come fossero tessuti, ma in tutte le mie linee inserisco dei riferimenti alla Toscana, alla nostra storia.

Che cosa è l’artigiano? Le Botteghe, I maestri d’arte toscani….
Artigiano vuol dire mani e cervello, la tecnica viene dopo, ma prima di tutto far fare alle mani quello che il cervello pensa, crea, decide, sogna…….E poi , successivamente, si pensa alla ricerca del pellame migliore, la concia, i colori vegetali, le metallerie, tutto il mondo di accessori che ruotano intorno all’oggetto finito.
Parlare dei maestri artigiani e delle Botteghe vuol dire parlare della Toscana, di Firenze che è da sempre la scuola di pensiero dei maestri d’arte, che sono nati qui, in tutti i settori: dall’arte, nascevano nelle botteghe – le “botteghe” del Rinascimento, fucine inesauribili di genio, Verrocchio, Botticelli, Ghirlandaio, Leonardo – botteghe di tutti i settori, fino alla pelletteria, come ti dicevo risalente al ‘300, e oggi le scuole di formazione, i vecchi che insegnano ai giovani, è tutto un mondo di “cultura” del lavoro, il nostro artigianato unico ed esclusivo, che tutto il mondo ci invidia; anzi, le scuole di formazione che diventano oggi centri dove si preserva e si rinnova la cultura artigiana legata al mondo della pelletteria, che oggi suscita paradossalmente molta più attenzione all’estero piuttosto che in Italia. Il lavoro fatto fino ad oggi non potrebbe sopravvivere senza dei giovani capaci di interpretare e rinnovare questa filosofia del Made in Italy. Mentre all’estero è considerato sempre più un onore imparare a realizzare un oggetto destinato a durare nel tempo, in Italia il “glamour” dell’artigianato è ancora tutto da riscoprire.
Intervista a Emiliano Chiarugi, un artigiano, un maestro d’arte….

CHIARUGI FIRENZE PELLETTERIA SRL
50054 FUCECCHIO (FI) VIA G. DA VERRAZZANO, 2
39 0571 260902 – info@chiarugifirenze.it
shop.chiarugifirenze.it
Testo: Cristina Vannuzzi Landini

 

Nelle favole la scarpetta era di cristallo……. Anno 2016 Duccio Venturi Bottier

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Nelle favole la scarpetta era di cristallo……. Anno 2016 Duccio Venturi Bottier

Se nelle favole la scarpetta è di cristallo per Duccio Venturi è comoda, fatta con grande pellame di qualità ed è dotata di una ventata di luce, bagliori e raffinatezza per illuminare in modo glamour i passi delle fashion addicted.

Di questo creativo si può dire: “dimmi che scarpa indossi e ti dirò chi sei” in quanto le sue calzature esprimono carattere, ambizioni e sogni da seguire e al tempo stesso sono la testimonianza di una grande artigianalità che valorizza la grande qualità, punto di forza del Brand.
10994324_1422972811329805_8026348067609893779_nIn fondo, una scarpetta può cambiare la vita e Cenerentola ne sa qualcosa ed è una chiara dimostrazione che in questo momento l’accessorio, la calzatura, è la chiara dimostrazione che è il punto focale dell’outfit e dunque è necessario saper scegliere la compagna di viaggio che ti porterà……..non si sa dove ma sicuramente lontano.

E Duccio crea le flat, la comodità senza rinunciare al tocco fashion, grintose, ironiche, dal forte impatto stilistico che si stanno imponendo in giro per il mondo, insieme alle stiletto sisters, che calzano sogni, da Montecarlo con i piedini fatati di Lorena Baricalla, famosa etoile monegasca, oltre cantante e regista, e poi 11258202_983318705035330_4095845279552796866_nvola a Parigi, va da Londra al Canada, passando per New York: sono dichiarazioni d’amore, quelle di Duccio Venturi, tempestate di paillettes e Svarowsky, fiocchi e piume, visone, feltro e raso, veri “oggetti” must dal concetto di risplendere….in pratica gioielli in punta di piedi.
www.duccioventuri.it
press Cristina Vannuzzi

Monya Grana

monyagrana-hybla-23L’azienda Monya Grana
L’azienda nasce circa un anno fa dall’idea di Monya Grana, figlia di imprenditori siciliani che, legata alle sue origini sicule e all’incantevole arte barocca, decide di unificare in un solo prodotto arte, moda e cultura.
La passione per la moda e l’amore per la sua terra – la Sicilia, la magica terra dei Viceré del Gattopardo – la portano a realizzare qualcosa di veramente unico: delle “ladies bags” il cui simbolo sono dunque gli splendidi mascheroni barocchi e che racchiudono in sé tutta la potenza, il fascino, l’eleganza e la ricchezza di un’arte barocca mai dimenticata.

Ufficio Stampa
Dott.ssa Anna Pernice
www.annapernice.com
Email: anna.pernice@gmail.com

Un nuovo artigiano: Rita Cordini By Ilaria Ricci

_L7A6048 RIDOTTAUn nuovo artigiano: Rita Cordini By Ilaria Ricci

Ago e filo, fodere, metallerie luccicanti e Svarowsky vicino ad un ritratto della nonna, la sensualità della seta in contrasto con la tela, il cotone, l’organza,  una cornice d’argento e gli occhi pieni di stelle, corrono veloci le mani affusolate, mani tenere da bambina ma forti e grintose, cuce, ricama, sogna, sfiora la sua anima piena di ricordi, la casa che l’avvolge protettiva, Ilaria Ricci, grinta e volontà da vendere.
Stilista ma soprattutto artigiana, un mestiere antico appreso in casa, dalla mamma, un giorno si scopre affascinata dalla moda, solo dopo avere scoperto in soffitta una vecchia macchina da cucire e da qui comincia il suo viaggio.
Un viaggio non facile, ma entusiasmante: è bella Ilaria, solare, una stilista/artigiana, curiosa e volitiva, la incontriamo per farci raccontare la sua storia professionale, breve ma intensa.
Ilaria come nasce la passione per questo lavoro?
Sembra una novella di Grimm, in maniera quasi per gioco, come fanno tutti i bambini alla ricerca “dell’Isola che non c’è”…rovistando in soffitta ho scoperto una vecchia macchina da cucire e da questa è iniziato il mio gioco che poi è diventato lavoro……
Hai fatto tutto da sola???
Assolutamente no, la moda l’ho respirata fin da bambina, la mia mamma si è sempre occupata di moda, lei aveva lavorato come figurinista in una sartoria di alta moda e mi ha trasmesso questa passione per l’alta moda…è lei mi ha spinto, diciamo ispirato, a seguire questa strada.
Che cosa è per te l’accessorio?
L’accessorio è LA MODA, è un elemento irrinunciabile per creare un tutto insieme all’abito, in alcuni casi è il soggetto principale di un outfit; io seguo attentamente l’accessorio, dall’idea iniziale alla scelta dei materiali fino alla fase operativa vera e propria in cui inizia a prendere forma e a quella conclusiva della rifinitura.
La chiave del successo?
Determinazione, caparbietà, passione.
C’è stato un momento in cui hai detto basta?
No. I momenti difficili chiaramente esistono sempre, nel lavoro e nella vita, il segreto è non arrendersi e porsi sempre dei nuovi obiettivi.
Cucire o tagliare?
Entrambe, mi piace sperimentare con le diverse tecniche che possono essere usate sui materiali: è forse la mia maggiore ispirazione, quello che mi piace di più. Essere costantemente innovativi e sapersi mettere in discussione.
Made in Italy e “fatto a mano”….
_L7A5958Made in Italy e fatto a mano…sono il leit motiv di tutta la mia produzione, il filo conduttore determinante, io parlo di unicità e diversità che vengono riscoperte attraverso l’artigianalità ed il fatto a mano. E’ in sintesi il brand Cordini Rita by Ilaria Ricci, dall’idea di Rita ed Ilaria – madre e figlia con la passione per la moda e l’artigianato. E’ solo dalla creatività che trasforma la borsa in una vera e propria opera d’arte unica ed irripetibile, classico emblema del made in Italy.
Che cosa è l’eleganza per te?
Elegante è una donna sicura di se, che sa catturare l’attenzione di chi la guarda, passa lievemente e rimane nella memoria…..
Tante sfaccettature di una donna, quello del domani, che non smette mai di evolversi, senza dimenticare le proprie radici.
Per scoprire, dunque, il mondo della Maison Cordini Rita by Ilaria Ricci, appuntamento per sabato 28 Febbraio 2015, dalle ore 16,30 alle ore 20,00, presso il Concept Bistrot Corsia del Giardino, in via Manzoni 16, Milano.
Durante la Settimana della Moda, a Milano a fine febbraio, la Maison Cordini Rita by Ilaria Ricci presenterà la “COLLEZIONE UNICAMENTE MIA”:
Protagoniste saranno le creazioni più sofisticate ed eleganti, un mix di contrasti glam creati dai broccati e dalle sete leggiadre, che vengono accostati alla preziosità dei filati lavorati a mano. Volumi 3D e pattern brillanti dai colori fluo, stampe come un gioco irriverente, la creatività e l’arte sono il filo conduttore delle creazioni  dietro le quali si cela l’estro della giovane stilista.
È curiosità allo stato puro, tutto trasportato nel mondo del fashion: sono accessori  sognanti che fanno sognare, le borse di Ilaria, morbide al tatto e leggerissime da indossare, qualcosa di contemporaneo e comunicato in modo immediato, come se il mercato stesse aspettando un prodotto come questo, apparentemente semplice, ma pensato, studiato, creato……un taglio sartoriale fatto da dettagli, ricami e rifiniture, dove ritroviamo il konw how e la nostra arte unica dei maestri artigiani italiani, che tutto il mondo ci invidia, nei disegni Animalier, Softlyfluo & Modern Vintage.
Riferimenti: www.cordinirita.com
Pressoffices: cristina.vannuzzi@gmail.com