…..perchè il talento, in realtà, non ha sesso……
L’atmosfera è d’altri tempi. Gli abitanti si conoscono tutti e si chiamano per nome. Il fornaio, l’edicolante, la bottega del restauro, il doratore, il ciabattino che risuola le scarpe, l’ebanista: sono loro i protagonisti della vita di questo piccolo borgo. La città sembra lontana, qui siamo in Oltrarno, la parte meno conosciuta di Firenze dal turismo del mordi e fuggi, ma amata dai fiorentini in quanto non meno glamour, fatta da botteghe e fondi, tra un bociare che è quasi un leit motive affascinante, un base musicale al tran tran cittadino, “le botteghe” dei maestri d’arte dei mestieri dimenticati, tramandati, nozioni apprese da padre al figlio, locali e magazzini appartati, discreti, quasi nascosti.
Qui opera il Laboratorio Moleria Locchi, nato alla fine dell’ 800, che restaura, mola e incide oggetti in cristallo.
Caratteristica peculiare della Moleria Locchi è il lavoro che viene svolto con antiche mole, grazie anche a tecniche tradizionali continuamente affinate da un’attenta ricerca, nella riproduzione degli stampi per anfore di cristallo stile Impero, per oggetti dalle delicate forme rinascimentali, antiche forme del settecento, Impero, Liberty, Decò, oggetti unici che rendono unica la produzione e fanno del Laboratorio un punto di ricerca per gli antiquari di tutto il mondo.
Ma queste signore, gentili e tenaci, hanno capito in anticipo la grande sfida giocata in azienda e nel suo successo, spinta da diversi fattori in cui le donne sono una delle più grandi opportunità di business del XXI secolo, percependo che il successo di una azienda sta nell’equilibrio dei sessi e nella valorizzazione dei talenti nel rispetto delle diversità. Al secolo XXI spetta infatti la trasformazione delle idee in pratica diffusa: la speranza è in una proiezione per cercare di prevedere come sarà un mondo governato anche dalle donne……
Cristina Vannuzzi Landini
Pressoffices Comunicazione