Una borsa per Ingrid

Una borsa per Ingrid

Sarà presentata nel corso della serata la borsa “Ingrid” , un accessorio particolarmente raffinato che la stilista veneta Elisabetta Armellin per V73, ha creato appositamente in occasione del Centenario della Nascita di Ingrid Bergman celebrato a Venezia – in Palazzo Ducale  (l’antica dimora dei Dogi)  – dalla Soprintendenza alle Belle Arti e Fondazione Musei Civici Veneziani che ha scelto come omaggio a Ingrid  per il Centenario  il libro di Luciana Boccardi “CON INGRID TRA COLLINE VIOLA”  (ed. Supernova)  che il Festival Moda “Città dei Sassi” presenta a Matera la mattina del 10 giugno.
La borsa, nel prototipo originale , che verrà presentata a Matera nel corso dell’evento, è stata creata dalla stilista utilizzando un velluto “soprarizzo” di grande suggestione: il famoso velluto “Vendramin” dai riflessi che passano dal cremisi al viola, il cui campione originale è oggi conservato a Venezia nell’archivio  storico di Rubelli, che nei secoli di Repubblica di Venezia  veniva usato esclusivamente per la stola dei Procuratori di San Marco, cioè a dire la massima carica di Governo della Serenissima.
A forma di bauletto, con chiusura in metallo dorato (lo stesso impiegato per il charms V73 che riproduce il disegno dei rosoni di Palazzo Ducale) , la borsa “Ingrid” ha dettagli in pelle della stessa tonalità del velluto e tracolla che – ha detto Elisabetta Armellin – “sarebbe stata senza dubbio gradita da Ingrid per il suo stile di vita elegante ma pratico”.

Elisabetta Armellin  si racconta

“Venezia è la città in cui è nato il mio sogno. Giovanissima, frequentavo l’Accademia di Belle Arti e non sapevo ancora quale destinazione avrei dato alla mia fantasia. Passeggiando per le calli, nel tempio del sogno qual è Venezia, poco a poco prese forma l’idea di dare corpo a qualcosa che non restasse su un piano d’appoggio per essere guardato come “opera”  ma potevo orientarmi sulla realizzazione di oggetti da portare appresso, da toccare, da tenere con sé: la borsa. E’ nato tutto così, quasi per caso. Poi quel  sogno è diventato una bella realtà, il pubblico e la critica hanno cominciato ad apprezzare quelle forme, quel gioco di colori che in realtà avevo copiato da paesaggi impossibili come le visioni che sa offrire Venezia. Anche il marchio che firma le mie borse prende origini dalla città in laguna : “V73” =   V come Venezia e 73 il numero anagrafico del mio primo atelier veneziano affacciato su un canale dove probabilmente l’acqua di mare si confondeva con quella del mio Sile.

Una borsa per Ingridultima modifica: 2017-06-09T15:09:58+02:00da modastylema
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