Al Fashion Week Milano 2015 È vincente il “fatto a mano”

pizzi e perle di rosangela manca 2Al Fashion Week Milano 2015 È vincente il “fatto a mano”
Sfilate, eventi, anteprime: a Milano si è celebrata la settimana del fashion week. Fuori dalle sfilate buyers, bloggers, studenti, amanti della fashion system sono state le tendenze attraverso i social. Il popolo della moda sempre attento con i suoi outfits eccentrici ed originali è accorso nella capitale meneghina per una settimana ricca di eventi. Le collezioni dell’autunno- inverno prossimi lanciano già le prime tendenze: è vincente il “fatto a mano, specialmente nelle giovani leve della moda, un nuovo Rinascimento, lo sguardo al passato per nuove interpretazioni del futuro.
A Firenze, nel Rinascimento, le chiamavano “Botteghe”, e oggi, il fenomeno che sorprende è che, specialmente nell’ottica dei giovani, c’è l’esigenza di creare le loro collezioni guardano alla manualità, come valore aggiunto; infatti, come numero, ci sono sempre più botteghe che aziende, quasi un clone moderno di quelle tipiche del Rinascimento, nate proprio per portare avanti con successo la manualità e l’estro dei maestri artigiani italiani, i maestri d’arte, fondamentali nell’arredamento, nell’oreficeria, nella pelletteria e nella moda, che con il loro estro, sono senza concorrenza per livello qualitativo e unicità del prodotto.
Parlare dei maestri artigiani e delle botteghe, laboratori artigiani, vuol dire parlare di talento italiano che è da sempre la scuola di pensiero dei maestri d’arte, in tutti i settori: dall’arte, Duccio venturinascevano nelle botteghe – le “botteghe” del Rinascimento, fucine inesauribili di genio, Verrocchio, Botticelli, Ghirlandaio, Leonardo – botteghe di tutti i settori, orafe, tessili, la pelletteria, risalenti al ‘300, e oggi nelle scuole di formazione, i vecchi che insegnano ai giovani, troviamo tutto un mondo di “cultura” del lavoro, il nostro artigianato italiano unico ed esclusivo, che tutto il mondo ci invidia; anzi, le scuole di formazione che diventano oggi centri dove si preserva e si rinnova la cultura artigiana, che oggi suscita paradossalmente molta più attenzione all’estero piuttosto che in Italia.
E, particolarmente nelle Fiere del fashion, come a Milano, la moda è variegata, non vediamo solo capispalla o pronto moda, ma tutta una serie di accessori, oggettistica, gioielli, borse e scarpe, moda fatta da mille suggestioni dove si intravede la creatività, l’unicità del “fatto a mano: gioielli di Pizzi e Perle di Rosalba Manca, cuciti interamente a mano, con lavorazione ed assemblaggio di pietre semi preziose, attraverso l’antica tecnica russa del “Soutache”, la “treccia ornamentale” che, nei paesi dell’Est, serviva a decorare gli alamari delle casacche militari e gli abiti degli Zar. tecnica abbastanza monyagrana-hybla-23complessa che consiste nell’intreccio e cucitura di un insieme di “piattine” di vari colori (chiamate così in gergo tecnico per indicare una sorta di passamaneria) cucite attorno a swarovski, pietre preziose, cabochon di resina e perle di vario tipo, creando degli elementi decorativi e gioielli di grande effetto ed eleganza, sinuosi, unici ed irripetibili, il tutto cucito interamente a mano.
E poi la pelletteria, usata per scarpe, borse e cinture, entrata prepotentemente anche nei brand più elitari, plasmabile come tessuto; l’attenzione delle firme è enorme proprio sulla pelletteria, sia per il fashion che per l’arredamento e nella calzatura. Dal mondo delle griffe arriva un importante segnale, consumiamo meno ma meglio, educhiamo il consumatore, spingendo sulla cultura del prodotto, in termini di qualità e pregio, rispetto dell’ambiente, delle leggi, delle persone. E, a Milano, vediamo i “gioielli” di Duccio Venturi Bottier, calzature artigianali, che ha perfettamente compreso che, anche se l’abito può essere low cost o meno appariscente, sono proprio le scarpe che rimangono il vero accessorio fashion, la donna che si riappropria della propria femminilità, “ritorna sui tacchi” e torna ad essere l’oggetto del desiderio che fino dal Medio Evo è sempre stata.
Per “fatto a mano” emblematica la Collezione Unicamente Mia di Cordini Rita by Ilaria Ricci, dove si evince chiaramente come questa giovanissima stilista/artigiana interpreta la _L7A5958parola artigianato come “mani e cervello”, tecnica che viene dopo, ma prima di tutto far fare alle mani quello che il cervello pensa, crea, decide, sogna…….E poi , successivamente, si pensa alla ricerca del pellame migliore, la concia, i colori vegetali, le metallerie, tutto il mondo di accessori che ruotano intorno all’oggetto finito.
E poi si “scopre” una straniera che ho, a sua volta, scoperto il made in Italy: Indra Kaffemanaite nata e cresciuta in Lituania negli anni dell’Unione Sovietica, che ha frequentato, nel 2005, una delle scuole più prestigiose: quella di Carlo Secoli, a Milano, il più noto istituto per modellisti. Poi un anno di Fashion Service, sviluppando campionari per i grandi nomi della moda, come Iceberg, Maurizio Pecoraro, Giambattista Valli ed infine,
nel 2014, Indra lancia il suo progetto BALOSSA camicia bianca che oggi propone al Fashion Week.
Molto interessante anche una azienda giovanissima, che nasce circa un anno fa dall’idea di Monya Grana, figlia di imprenditori siciliani: legata alle sue origini sicule e all’incantevole arte barocca, decide di unificare in un solo prodotto arte, moda e cultura, si “leggono” nelle sue creazioni la passione per la moda e l’amore per la sua terra – la Sicilia, la magica terra dei Viceré del Gattopardo – che la portano a realizzare qualcosa di veramente unico: delle “ladies bags” il cui simbolo sono dunque gli splendidi mascheroni barocchi e che racchiudono in sé tutta la potenza, il fascino, l’eleganza e la ricchezza di un’arte barocca mai dimenticata.
Giovani capaci di interpretare e rinnovare la filosofia del Made in Italy, mentre all’estero è considerato sempre più un onore imparare a realizzare un oggetto destinato a durare nel tempo, in Italia il “glamour” dell’artigianato è ancora tutto da riscoprire.

Al Fashion Week Milano 2015 È vincente il “fatto a mano”ultima modifica: 2015-02-27T10:01:41+01:00da modastylema
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