Dopo aver presentato quest’anno, in concomitanza con il Festival di Cannes, i primi due esemplari di Haute Joaillerie etici al cento per cento, Chopard sceglie la Mostra di Venezia per svelare una nuova creazione della sua Green Carpet Collection.
I gioielli fanno molta strada prima di contribuire a creare il sogno sui tappeti rossi dei più prestigiosi festival del cinema del mondo e di adornare le donne più eleganti. Oggi, la questione della loro provenienza, e in particolare di quella dell’oro e delle pietre che li costituiscono, riveste un’importanza fondamentale. Forte della propria esperienza, consapevole del ruolo che riveste all’interno dell’industria gioielliera e della sua responsabilità sociale ed ecologica, la Manifattura Chopard si è impegnata in un processo di sviluppo sostenibile di ampio respiro chiamato “The Journey”.
In collaborazione con Eco-Age e la sua fondatrice Livia Firth, Chopard è recentemente entrata a far parte del Green Carpet Challenge che lavora alla promozione dei legami tra etica ed estetica. Nell’ambito di questa iniziativa, i primi due esemplari della Green Carpet Collection, dal nome così evocatore, sono stati presentati da Caroline Scheufele, Co-presidente e Direttrice Artistica della Maison Chopard, e da Livia Firth il 17 maggio scorso a Cannes. I gioielli sono stati indossati durante la celebre montée des marches del Festival da Marion Cotillard, a cui il progetto sta molto a cuore.
Questo “Journey” ricco di significato suscita la stessa meraviglia estetica a cui Chopard ci ha abituati, una meraviglia sempre rinnovata. Il nuovo collier di Haute Joaillerie etica presentato a Venezia da Caroline Scheufele e Livia Firth è uno straordinario girocollo essenziale nel design. È composto di 144 diamanti a goccia (43,1 ct.) incastonati nell’oro bianco 18 ct. e sorprende per la sua fluidità e la sua elasticità che lo rendono estremamente comodo al punto che, una volta indossato, si potrebbe quasi dimenticarlo. Realizzato dagli artigiani gioiellieri, incastonatori, lucidatori e dagli addetti alla fusione dell’oro dei laboratori di Haute Joaillerie di Chopard, rappresenta una squisita testimonianza della perizia della Maison ginevrina.
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