Soffieria Alexander

La preziosità del vetro soffiato, che racchiude la magia di una lavorazione totalmente artigianale, ne fa un pezzo unico da conservare.

La Soffieria Alexander, inaugurata nel 2011, si trova a Pianzano di Godega (Tv) negli spazi della sede originaria della Distilleria Bottega. Qui vengono prodotti i soffiati tutti i soffiati a marchio Alexander.
Un accorto restauro ha reso possibile la trasformazione, creando nella Marca Trevigiana uno spazio magico che richiama il fascino di Murano. In questo contesto quattro esperti mastri vetrai trasformano il vetro, modellano la forma delle bottiglie, soffiandovi dentro l’aria dei propri polmoni, e cesellano con l’ausilio di fiamma ossidrica e pinze le piccole sculture che caratterizzano ogni pezzo Alexander. In ogni sua fase il lavoro ha carattere esclusivamente manuale e consente pertanto una produzione giornaliera compresa tra 80 e 150 pezzi, a seconda delle diverse difficoltà tecniche che caratterizzano la realizzazione delle diverse bottiglie.

Discovery: Una caravella per celebrare la scoperta dell’America – Suggerito da Cristina

Discovery.jpg12 ottobre 2013

Per il prossimo 12 ottobre, anniversario della scoperta dell’America, l’azienda Bottega propone Discovery. Si tratta di una bottiglia, realizzata in vetro soffiato, che racchiude al suo interno una caravella. È stata disegnata da Sandro Bottega nel 1992, anno del 500esimo anniversario della scoperta del nuovo mondo, per celebrare la straordinaria impresa di Cristoforo Colombo ed esaltare il coraggio di ogni uomo.
La preziosità del vetro soffiato, che racchiude la magia di una lavorazione totalmente artigianale, ne fa un pezzo unico da conservare. La bottiglia contiene 20 cl di una speciale selezione di grappa di Prosecco. Un’elegante confezione argentata a forma di tubo completa il packaging del prodotto.
A partire dagli anni 80 Sandro Bottega ha creato le prime bottiglie in vetro soffiato ad alto valore artistico. Mai banali, sono diventate degli oggetti da collezione, che contengono le migliori selezioni di grappa e che attraverso le forme comunicano dei messaggi. Le stesse bottiglie, realizzate in dimensioni giganti, sono diventate oggetto di una mostra itinerante, denominata “Art in grappa”. Con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura sono state esposte a New York, Montreal, Colonia, Barcellona, Madrid e Toronto.

Soffieria Alexander
La Soffieria Alexander, inaugurata nel 2011, si trova a Pianzano di Godega (Tv) negli spazi della sede originaria della Distilleria Bottega. Qui vengono prodotti i soffiati tutti i soffiati a marchio Alexander.
Un accorto restauro ha reso possibile la trasformazione, creando nella Marca Trevigiana uno spazio magico che richiama il fascino di Murano. In questo contesto quattro esperti mastri vetrai trasformano il vetro, modellano la forma delle bottiglie, soffiandovi dentro l’aria dei propri polmoni, e cesellano con l’ausilio di fiamma ossidrica e pinze le piccole sculture che caratterizzano ogni pezzo Alexander. In ogni sua fase il lavoro ha carattere esclusivamente manuale e consente pertanto una produzione giornaliera compresa tra 80 e 150 pezzi, a seconda delle diverse difficoltà tecniche che caratterizzano la realizzazione delle diverse bottiglie.

Contatti: Giovanni Savio – Ufficio Stampa – Bottega S.p.A.  – Tel. 0438-406801

Corso di sugar flower con Elena Sirenko – Lozzo Atestino (PD)

Dal 28 al 29 settembre 2013

Corso di due giorni in cui si faranno i fiori nell’immagine. Insegnante è Elena Sirenko Spiegazione teorica sulla preparazione della flower past colorazione della pasta Ritaglio petali Spiegazione sul corretto inserimento del fil di ferro e sui codici dei vari spessori del filo Venatura dei petali a la loro lavorazione con appositi attrezzi, ball tool e cell stick (la differenza degli effetti che si ottengano con l’uno e con l’altro) Sfumatura dei petali con coloranti in polvere Costruzione della struttura per la foglia Assemblaggio dei fiori con un l’aiuto del nastro Realizzazione delle foglie e boccioli Creazione della composizione finale e presentazione del bouquet finito. Consigli pratici su come creare una bella composizione floreale sulla vostra torta.

 

Borse … il trend autunno/inverno – Modyna

Frange , lana e cotone ….questo sarà il trend autunno/inverno per le borse ….e vi raccomando  rigorosamente Medium  riferendosi  alla misura

 

 

Zurigo e Lucerna protagoniste d’estate

Zurigo di notte.jpgCon i collegamenti da Napoli in un’ora si è in Svizzera
 

Zurigo è più vicina a Napoli grazie ai collegamenti aerei diretti effettuati da Air Berlin  per luglio e agosto, in poco più di un’ora di volo. Il lunedì si parte da Capodichino alle ore 9.00 e il venerdì alle ore 13.55, mentre il ritorno da Zurigo è sempre il lunedì alle 6.35 ed il venerdì alle 11.40. E allora perché non prendere al volo un aereo e raggiungere questa metropoli definita non a caso “una città in movimento”. Se da un lato l’aeroporto internazionale della città elvetica copre 180 destinazioni del globo, dall’altro la stazione centrale funge da importante crocevia ferroviario europeo per essere a soli 10 minuti di treno dalla stazione, posta all’interno dell’aeroporto stesso. Zurigo, dunque, si presenta  come destinazione comoda da raggiungere offrendo collegamenti ottimali con altre città elvetiche, grazie alla rete di trasporti pubblici più fitta al mondo. Turismo e mezzi pubblici sono infatti  interconnessi tra di loro grazie al Swiss Travel System  www.swisstravelsystem.com. 

Zurigo e le torri delle sue chiese.jpgZurigo e l’arte fra passato e futuro

Gli eventi dell’estate a Zurigo sono iniziati ai primi di luglio con la Züri Fäscht, la festa popolare della Svizzera, che si tiene ogni tre anni. Intorno al bacino del lago e in tutto il centro storico sono stati assicurati svago e divertimento ai turisti presenti in città. Hanno fatto da cornice all’evento i grandi fuochi d’artificio spettacolari che hanno illuminato il lago, accompagnati da tanta buona musica. Continuando a sfogliare il calendario delle feste, si può trovare senz’altro l’evento giusto per ogni esigenza. Tanti sono infatti gli avvenimenti ai quali non si può mancare come il Festival di Zurigo che si svolge a luglio, una combinazione unica di opera, concerti, recitazione, danza e prosa, o il Theater Spektakel di settembre, uno dei festival europei più importanti nell’ambito delle forme espressive contemporanee di arti figurative. 

Zurigo.jpgPer informazioni sulla città e sulle prossime iniziative si può accedere al sito www.zurigoturismo.com, mentre per informazioni generali sulla nazione elvetica è attivo il sito internet della Svizzera Turismo: www.myswitzerland.com. L’acqua potabile non manca certo in città e un bel sorso sarà garantito in ogni momento della giornata bevendo da una delle 1200 fontane, spesso vere e proprie opere d’arte, che si possono trovare lungo le strade e le piazze. La città è un valido esempio di quanto si può offrire all’ospite, sia che viaggi da solo o in coppia, sia che si muova con la famiglia. Da qualche anno è infatti una destinazione indicata per accogliere bambini in qualsiasi periodo dell’anno, grazie alle infrastrutture di numerosi parchi in città e nei dintorni. Anche lo sport è di casa a Zurigo, dove tutto è a portata di mano. La bicicletta è sicuramente un mezzo comodo e pratico per arrivare ovunque, grazie soprattutto al noleggio gratuito per i giovani. Si possono reperire cicli nei pressi di Sihlpost e nelle immediate vicinanze del Museo Nazionale Svizzero, presso Globus City sulla Bürkliplatz, alla stazione ferroviaria di Enge e presso il Swissôtel Oerlikon. Sempre in tema di tempo libero al molo 7 del Limmatquai è possibile trovare pedalò, barche a remi e barche a motore. D’estate sono gli stabilimenti Tiefenbrunnen e Wollishofen ad affascinare, nonché la piscina all’aperto Allenmoos, con attrazioni realizzate su misura per i più giovani. Protagonisti della vita notturna estiva sono gli stessi stabilimenti balneari dove di giorno si fa il bagno e si prende il sole e di notte è un ritrovo al top per un drink accompagnato da buona musica. Anche il panorama culturale di Zurigo è notevole con più di 50 musei ed oltre 100 gallerie, collocate a pochi metri l’una dall’altra lungo la “via dell’arte”, la Rämistrasse. Tra i musei storici degni di nota il Kunsthaus, museo di arti figurative, che ospita ricche collezioni di dipinti, sculture, foto e video, un’ampia raccolta delle opere di Alberto Giacometti e ben 17 dipinti di Edvard Munch, la più grande selezione esposta fuori dalla Norvegia. A pochi passi dalla Stazione Centrale, poi, si può visitare, utilizzando la ZürichCARD (wwww.zuerichcard.ch) da 24 ore o da 72 ore (attiva anche per circolare liberamente su tram, autobus, treni, battelli e funicolari in tutta Zurigo e dintorni), il Museo Nazionale Svizzero, un edificio che ricorda un castello e che risale a più di 100 anni fa dove si può ammirare la più vasta collezione storico-culturale del paese. Ma l’arte, a Zurigo, si vive anche al di fuori di musei e gallerie. Ne sono un esempio la Sala Giacometti nella Centrale della polizia, o le splendide vetrate di Marc Chagall nella chiesa Fraumünster, commissionate all’artista da una famiglia rimasta anonima.  Anche i locali del quartiere di tendenza Zürich-West hanno fatto di Zurigo una metropoli delle feste, qui si può trovare il bar di tendenza di fronte al pub alternativo perché si usa affermare a Zurigo che “dal vecchio nasce sempre qualcosa di nuovo”. Il fascino internazionale attira da tempo stilisti, designer di scarpe, gioielli, tessuti e mobili ed è qui che vengono alla luce gran parte delle creazioni svizzere di design che occupano professionalmente un dodicesimo dei lavoratori zurighesi. Non a caso anche nella ex zona industriale, oggi zona “in” della città, si lavora all’insegna della parola “riciclaggio”. È nel 2006 che i fratelli Freitag hanno voluto realizzare un nuovo “Freitag Shop” dove è ospitata la più ampia selezione di “Individual Recycled Freewaybags” formata da  1.600 borse. La collezione si può trovare in 17 container arrugginiti accatastati uno sopra l’altro. Per la materia prima largo all’inventiva. Qui, vecchi teloni di camion vengono tagliati a mano dai designer di borse e trasformati in esemplari unici funzionali, robusti e resistenti all’acqua insieme a camere d’aria di biciclette, cinture di sicurezza ed airbag usati. Con circa 250 hotel e 15.000 camere, Zurigo propone pernottamenti di ogni genere, dal semplice ostello della gioventù all’hotel di lusso. Per dare un’idea della vita a Zurigo basta entrare nei ristoranti, posti lungo il fiume Limmat, noti per le loro specialità zurighesi dal sapore classico, locali ricchi di storia che riporta ai tempi delle corporazioni artigiane che la governarono Zurigo dal XIV al XVIII secolo. L’ambiente di questi ristoranti è perfetto e gli chef creativi non mancheranno di elaborare piatti della tradizione come la Zürcher Geschnetzeltes, lo spezzatino tipico di Zurigo. E, per soddisfare la voglia di dolci, niente di meglio degli eleganti caffè zurighesi con torte fatte in casa e specialità a base della famosa cioccolata svizzera.

Lucerna.jpgLucerna porta d’ingresso della Svizzera centrale

Lucerna si affaccia sul Lago dei Quattro Cantoni, immersa in uno stupendo panorama, a cui fanno da corolla le montagne del Rigi, Stanserhorn e Pilatus (dove la leggenda vuole che sia stato precipitato il corpo di Ponzio Pilato in un vicino laghetto e ogni Venerdì Santo appare e, chi lo vede, morirà prima di Natale), mete di escursioni imperdibili. A pochi passi dalla stazione spicca il famoso Kapellbrücke (Ponte della Cappella), realizzato in legno, costruito durante la prima metà del XIV secolo come parte della fortificazione cittadina, per tale motivo ancora oggi le due balaustre sono di diversa altezza per consentire all’epoca la difesa della città.

Lucerna e il famoso ponte della Cappella.jpgIl suo nome deriva dalla vicina cappella di San Pietro e i quadri aggiunti nel XVII secolo mostrano scene della città e della confederazione. Ha dovuto  purtroppo  venti anni orsono fare i conti con un terribile incendio che lo ha privato di alcuni dei suoi antichi dipinti che rappresentavano la storia della città e della Svizzera e la vita dei santi protettori. Ricostruito in un anno, oggi appare di nuovo in tutto il suo splendore con gli accorgimenti che la moderna tecnologia offre per evitare il ripetersi di ulteriori eventi disastrosi. In passato, la torre d’acqua collegata al ponte è stata usata come archivio, tesoreria, prigione e cella per le torture. Oggi è diventata il simbolo di Lucerna ed il monumento più fotografato della Svizzera fa parte della fortificazione cittadina ed è stata costruita verso il 1300 ed è di forma ottagonale con un’altezza di 34 metri. Altro simbolo della città è il Museggmauer, la cinta muraria corredata di torri, che ha conservato il suo aspetto originale, costruita nel 1386. Le tre torri sono aperte al pubblico: Schirmer, Zyt e Männli. Sulla Torre Zyt si trova il più antico orologio della città, risalente al 1535 e costruito da Hans Luter. Questo orologio ha la particolarità di suonare le ore un minuto prima rispetto agli altri orologi della città. Altra particolarità di Lucerna sono le case storiche, con 200 facciate dipinte, che fanno da cornice alle piazze del centro storico come quella della Kapellplatz che ospita la cappella di San Pietro del XVIII secolo e la fontana di Fritschi, simbolo del famoso Carnevale di Lucerna. Tra febbraio e marzo le strade della città si animano con fiumi di gente che consumano fiumi di birra, bande musicali e tanta allegria, in pratica uno dei maggiori eventi della Svizzera. Gli altri edifici del centro storico, decorati da insegne, bandiere e motivi floreali, erano sede delle corporazioni medievali della città.  Lucerna è infatti famosa per le sue chiese e le sue piazze. La chiesa gesuita del XVII secolo è la costruzione sacra di stile barocco più antica della Svizzera in cui si svolgono concerti per la sua perfetta acustica, accanto si ergono le due torri della Hofkirche, parte integrante dell’immagine della città. Da buoni turisti occorre fare una sosta davanti al monumento del leone morente, scolpito in una parete di roccia naturale in memoria delle morti eroiche dei mercenari svizzeri alle Tuileries nel 1792. Lo scrittore americano Mark Twain descrisse il Leone di Lucerna come il monumento in roccia più commovente e triste del mondo. Lucerna, ottava città della Svizzera, annovera circa un milione di pernottamenti annuali. Per maggiori informazioni sulla città di Lucerna si può accedere al sito www.luzern.com. A Lucerna tradizione e innovazione avanzano di pari passo, poiché la città ha saputo mettersi in luce anche per il design avanguardistico. Tra le punte di diamante dell’architettura vi è il futuristico Centro d’arte e congressi progettato dall’architetto francese Jean Nouvel. Il KKL è anche un simbolo di «Lucerna, città dei festival» per le sue numerose manifestazioni culturali. Lucerna è il punto di partenza ideale di numerose escursioni verso le destinazioni più belle della Svizzera Centrale. I monti Pilatus e Rigi, la regina delle montagne, si possono raggiungere con impianti di risalita (trenino a cremagliera e cabinovia), così da poter ammirare le autentiche immagini “da cartolina” di Lucerna e dintorni come il pittoresco Lago dei Quattro Cantoni sul quale si affacciano le cittadine di Weggis e Vitznau raggiungibili, tra l’altro, con uno degli storici battelli a vapore gestiti dalla Lake Lucerne Navigation Company SGV. C’è da scegliere tra il più antico “Uri” del 1901 ed il “Gallia” che festeggia quest’anno i cento anni e altri tre battelli a vapore, corse spesso rallegrate da musica jazz. Inoltre fanno parte della flotta 15 eleganti motonavi con allettanti offerte: battello di mezzogiorno (in servizio tutto l’anno); battello dei dolci (che effettua corse durante il calar del sole); battello della fondue; buffet indiano; battello del sushi. Tra i musei degni di nota il Museo Svizzero dei Trasporti, uno dei più ricchi d’Europa ed anche il più visitato della Svizzera che può vantare oltre tremila oggetti esposti (molti sono originali).  Con l’esposizione speciale «Cargo – Il fascino dei trasporti» che è in svolgimento fino al 20 ottobre, l’Arena si è trasformata in uno spettacolare terminal formato da 40 container. L’esposizione affronta aspetti fondamentali relativi al trasporto e alla logistica, trasmettendo in modo ludico conoscenze sulla materia ed offrendo al contempo spunti interessanti sul consumismo e sulle sue conseguenze. Anche la Svizzera, per garantire il proprio approvvigionamento di beni industriali, materie prime e generi alimentari, dipende dalla disponibilità di un numero sufficiente di servizi di trasporto e di mobilità. E la logistica con l’esportazione e l’importazione diventa essenziale per l’economia e  per la vita quotidiana.

Harry di Prisco

Premiere Of Jimmy P: Psychoterapy Of A plains Indian- Ufficio stampa Chopard

Jennifer_Lawrence_in_Chopard_01.jpg18 maggio 2013

Cannes, Francia
 

Jennifer Lawrence, Jane Fonda, Eva Longoria, Nieves Alvarez e Lee Hae Young indossano gioielli CHOPARD in occasione della premiere del film “Jimmy P: Psychotherapy of a Plains Indian” al 66th Cannes Film Festival.
 
Eva Longoria indossa un paio di orecchini pendenti e un bracciale in platino e diamanti.

Jennifer Lawrence indossa un paio di orecchini e un anello in oro bianco, diamante e smeraldi, oltre ad un bracciale in oro bianco e diamanti.

Jane Fonda indossa un paio di orecchini pendenti in oro bianco e diamanti.

Eva_Longoria_in_Chopard_01.jpgJane_Fonda_in_Chopard_04.jpgJennifer_Lawrence_in_Chopard_04.jpg

Press Office – Digital PR
Modenese & Modenese
Via Marcello Malpighi, 4 – Milano
Tel. +39 02 295 299 19
E-mail digitalpr@modenese.com

Chopard By Rigo Vision – Modenese & Modenese

image001.jpgGioielli per gli occhi.

 

La raffinatezza della Maison d’alta gioielleria CHOPARD è racchiusa in questa splendida collezione Sole 2013 di CHOPARD by De Rigo Vision.

 
Un tocco di classe per lo sguardo, gli occhiali da sole di CHOPARD by De Rigo Vision si ispirano ai concept presenti nelle collezioni di gioielli e orologi del brand svizzero.

Il risultato è una collezione di lusso, raffinata e preziosa, dove l’alta gioielleria e l’alta orologeria si uniscono, dando luogo a modelli unici.

 Resize of SCH108S_AMR.jpg
CHOPARD by De Rigo Vision

Modello ampio in acetato impreziosito da decori che ricordano le alette in diamanti della linea Extravaganza.

L’effetto gommato delle aste riprende il cinturino in coccodrillo dell’orologio.

Disponibile nei colori fashion e marmorizzati del bordeaux, verde smeraldo e grigio.

 Resize of SCH939S_300X.jpg
CHOPARD by De Rigo Vision

Modello ispirato alla collezione Imperiale di gioielli.

L’ornamento è pervaso da un raffinato spirito boudoir espresso con delicati e raffinati dettagli.
 

Press Office – Digital PR
Modenese & Modenese
Via Marcello Malpighi, 4 – Milano
Tel. +39 02 295 299 19
E-mail digitalpr@modenese.com

Cannes- gioielli Chopard alla premiere di “Behind the Candelabra Ma Vie Avec Liberace – Ufficio stampa Chopard

0521_Caroline_Scheufele_Alexis_Veller_Anna_Netrebko_in_Chopard(1).jpg21 maggio 2013

Cannes, Francia

La Famosa soprano Anna Netrebko – Ambasciatrice Chopard – Erin Heatherton, Petra Nemcova, Jessica Hart, Alyson Le Borges, Kylie Minogue e Sabrina Ferilli, hanno indossato gioielli Chopard in occasione della premiere del film “Behind the Candelabra (Ma Vie Avec Liberace)” di Steven Soderbergh.

Immagini dal red carpet.

 0521_Petra_Nemcova_in_Chopard.jpg0521_Alyson_Le_Borges_in_Chopard.jpg0521_Kylie_Minogue_in_Chopard_01.jpg

Press Office – Digital PR

Modenese & Modenese

Via Marcello Malpighi, 4 – Milano

Tel. +39 02 295 299 19

E-mail digitalpr@modenese.com

Grande party Chopard con ospiti eccezionali a bordo dello yacht Savarona

Karl-Friedrich_Scheufele_Caroline_Scheufele_in_Chopard.jpg66 th Cannes Film Festival

20 maggio 2013

Cannes, Francia

Per celebrare la Mostra del Cinema sponsorizzata da CHOPARD, “In Love With Cinema”, la Maison ginevrina ha organizzato una magica serata a bordo del leggendario yacht Savarona. Il Party è stato ricco di sorprese: un Fashion Show dell’alta gioielleria CHOPARD, magie e musica dei Gypsy Queens, accompagnati dal DJ Cut Killer. A fare gli onori di casa, Caroline Scheufele e suo fratello Karl-Friedrich Scheufele; molti gli ospiti, tra cui le attrici Uma Thurman, Naomie Harris, Alyson Le Borges, il pilota Jacky Ickx, il produttore Harvey Weinstein, le modelle Petra Nemcova, Selita Ebanks, Erin Heatherton.

Erin_Heatherton_in_Chopard_02.jpgUma Thurman – attrice americana – indossa un paio di orecchini in oro giallo con 4 diamanti gialli a forma di pera, diamanti taglio briolette bianchi e diamanti rotondi gialli, e una collana in oro rosa con diamanti.

 Naomie Harries – attrice inglese – indossa un anello in oro bianco della collezione Temptation con tormalina, un paio di orecchini in oro rosa con diamanti e rubelliti e un bracciale sempre in oro rosa con rubini.

0520-Selita_Ebanks_in_Chopard_01.jpgSelita Ebanks – modella – indossa un anello in titanio con un diamante ovale e un paio di orecchini in platino con diamanti.

Petra Nemcova – modella ceca – indossa un bracciale in oro giallo con zaffiri, un anello in oro bianco con un diamante ovale rosa e un paiodi orecchini in oro bianco con diamanti a forma di pera, taglio rosa e taglio brillante.
 
Erin Heatherton – modella americana – indossa un girocollo in oro bianco con rubini, diamanti taglio marquise e rubini ovali e un diamante forma di pera pari a 17 carati

0520-Naomie_Harris_in_Chopard_01.jpgCaroline_Scheufele_Petra_Nemcova_in_Chopard.jpg0520-Uma_Thurman_Caroline_Scheufele_Erin_Heatherton_in_Chopard(1).jpg

Press Office – Digital PR

Modenese & Modenese

Via Marcello Malpighi, 4 – Milano

 

Tel. +39 02 295 299 19

E-mail digitalpr@modenese.com

Premiere di “Inside LLewyn Davis” di Ethan & Joel Coen – Modenese & Modenese

Nadine_Labaki_in_Chopard_01.jpg

Cannes, Francia

Jane Fonda, Nadine Labaki, Lynne Ramsay e Hülya Avsar hanno indossato gioielli CHOPARD alla prima del film “Inside Llewyn Davis” di Ethan & Joel Coen a Cannes, France.

Jane Fonda – attrice americana – indossa un collier in oro bianco e diamanti con una rubellite tormalina come pendente, pari a 123 carati, oltre ad un anello in oro bianco con diamante taglio marquise pari a 7 carati.

Nadine Labaki – attrice libanese – indossa un paio di orecchini a forma di foglia in titanio e diamanti, con anello in parure.

Hülya Avsar – attrice turca – indossa una parure in oro bianco con diamanti e smeraldi formata da collier e orecchini.

Immagini dal red carpet. 

Nadine_Labaki_in_Chopard_02.jpgJane_Fonda_in_Chopard_01.jpgHuelya_Avsar_in_Chopard_02.jpg

 

Press Office – Digital PR

 Modenese & Modenese

 Via Marcello Malpighi, 4 – Milano

 Tel. +39 02 295 299 19

 E-mail digitalpr@modenese.com

Chopard & The Weinstein Company celebrano i film appartenenti alla Weinstein Company al Festival di Cannes 2013 – Modenese & Modenese

Caroline Scheufele e Naomie Harris.JPGChopard & The Weinstein Company Party al Festival di Cannes 2013- Cannes

Domenica, 19 maggio 2013 
 

Domenica 19 maggio, durante un party esclusivo, Chopard e The Weinstein Company hanno celebrato i seguenti film: Fruitvale Station, Ain’t Them Bodies Saints, Only God Forgives e The Immigrant.

 L’’attrice Noamie Harris che ha indossato gioielli Chopard

Alcuni ospiti al party: Zoe Saldana, Clive Owen, Tim Burton, Harvey Weinstein, Caroline Scheufele, Julia Garner, Bill Skarsgard, David Glasser, Lady Victoria Harvey, Colin Egglesfield, Michael B.Jordan.

Bill Skarsgard at The Weinstein Company Party in Cannes Hosted by Chopard_2.JPGCaroline Scheufele e Clive Owen.JPGZoe Saldana at The Weinstein Company Party in Cannes Hosted by Chopard_1.JPGColin Egglesfield at The Weinstein Company Party in Cannes Hosted by Chopard_2.JPGLady Victoria Harvey at The Weinstein Company Party in Cannes Hosted by Chopard_2.JPGMichael B. Jordan at The Weinstein Company Party in Cannes Hosted by Chopard_2.JPG

Press Office – Digital PR

Modenese & Modenese

Via Marcello Malpighi, 4 – Milano 

Tel. +39 02 295 299 19

E-mail digitalpr@modenese.com

 

 
 

 

 

66th Cannes Film Festival: Chopard per Fan Bingbing e Taissa Farmiga alla premiere di ‘Jeune et Jolie’

Fan-Bing-Bing_in_Chopard_03.jpg16 maggio 2013

Premiere di ‘Jeune et Jolie’

 
66th Cannes Film Festival

16 maggio 2013

Cannes, Francia

 
Fan-Bing-Bing_in_Chopard_02.jpgFan Bingbing e Taissa Farmiga indossano gioielli Chopard alla prima del film ‘Jeune et Jolie’ al 66th Cannes Film Festival.

Due immagini di Fan Bingbing – attrice cinese – che indossa un paio di orecchini pendenti a forma di cuore appartenenti alla Red Carpet Collection di Chopard.

 

Press Office – Digital PR

Modenese & Modenese

Via Marcello Malpighi, 4 – Milano

Tel. +39 02 295 299 19

Terrazza Aperol

Pranzo, Aperitivo e Brunch
Una location esclusiva che rispecchia la natura easy going dell’aperitivo del momento, un luogo di tendenza, una vetrina per un pubblico vivace, dinamico, eclettico, ed internazionale che vive il centro del capoluogo lombardo. Aperta dalle 11 del mattino fino a mezzanotte e il sabato fino all’una, Terrazza Aperol serve un’ampia offerta di aperitivi e cocktail e, per il pranzo, un menu glocal con tipicità della cucina internazionale e locale, da gustare nello spettacolare salotto affacciato su una delle più belle piazze d’Italia.
Il design
Per creare il locale, il designer Antonio Piciulo si è concentrato su un’idea: sviluppare la potenzialità che un liquido – Aperol Spritz – può generare. Questo concetto è stato tradotto in un layout e in elementi di arredo che ricordano il prodotto, a partire dal barcounter, “un fotogramma freezato di un fluido sospeso nell’aria”. Una scultura unica, tridimensionale, levigata e sensuale di color arancione borealis. Un organismo sinuoso che non è solo scultura ma fusione tra architettura e design. La fluidità viene modellata ed esaltata con il colore di Aperol, amplificandone la percezione immateriale e trasformando il bancone in una presenza strutturata, seppur leggera e funzionale all’uso. Il fil-orange percorre tutto il locale, dalle bolle che dal cavedio salgono ed entrano nel locale riprendendo il perlage di Aperol Spritz, fino al table-set a forma di goccia arancione e al menu (es. Mise en bouche e sorbetto all’Aperol). Laureato in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Antonio Piciulo lavora a Roma per vari anni in televisione, teatro e allestisce istallazioni multimediali. Si trasferisce 3 anni fa a Milano ed entra nell’entourage pubblicitario in qualità di set designer collaborando con diversi registi di fama internazionale. Incontra sul set di uno spot il team Campari e questo segna l’inizio di una serie di collaborazioni: eventi, set pubblicitari fino ad approdare all’incarico della realizzazione della Terrazza Aperol. 

L’aperitivo 
È il cuore dell’offerta e ruota attorno ad Aperol Spritz, l’aperitivo che dal veneto ha spopolato anche oltre confine. Terrazza Aperol presenta un ampio assortimento di cocktail e innovativi cocktail solidi (es. Cosmopolitan, Caipiroska, Aperol Spritz) oltre ai tradizionali in versione analcolica per chi preferisce un aperitivo light. Per il food: il classico aperitivo milanese si è unito alla tradizione del tapas-bar in versione gourmet: cartoccio di chips di patate, pane caldo croccante con robiola, salsa alle olive, gelée di pomodoro e straccetti di burrata; tramezzini aperti, tapas con amaranto, crescenza, prosciutto crudo, senape e marmellata di fichi: ricette dal colore spagnolo e gusto italiano, qualità che trasmettono la solarità e la socialità di Aperol.

Gruppo Autogrill
rosalba.benedetto@autogrill.net

antonella.pinto@autogrill.net
Davide Campari Milano SpA – Italia
Paola Baravalle Tel. +39 02 6225.1
paola.baravalle@campari.com
Marianna Lovagnini – Tel  +39 02 85457040
m.lovagnini@dandp.it

Gli italiani e i piccoli riti quotidiani – Ufficio stampa Yakult

Sintesi dell’indagine demoscopica svolta da AstraRicerche per conto dell’Osservatorio Yakult 2013

Quanto contano le piccole abitudini piacevoli nella vita di ogni giorno dei nostri connazionali? Quali sono le più diffuse, quali gli atteggia-menti sociali nei loro confronti, quale il profilo di chi sa goderne? A queste e ad altre domande risponde la ricerca realizzata a fine 2012 tramite 1.145 interviste CAWI a un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 64 anni, pari a un universo di 37.9 milioni di soggetti. Tale studio è stato svolto nell’ambito del programma di indagini periodiche che fa parte dell’Osservatorio Yakult.

Gli Italiani sono uno dei popoli più ricchi al mondo in termini di micro-riti gradevoli: solo un settimo degli adulti (il 14%) non ne coltiva o lo fa in misura infima (al di sopra della media i maschi, i residenti nel nord-ovest, i 35-54enni). E quasi i due terzi di quell’86% che si dedica alle mini-tradizioni quotidiane lo fanno in maniera intensa e articolata: infatti il 30% dei nostri connazionali segnala diversi riti quotidiani (specie maschi, residenti in tutte le regioni set-tentrionali, 45-54enni) mentre ben il 56% racconta di un numero elevato di tradizioni nel ‘giorno per giorno’ (in particolare le donne, i residenti al sud, i soggetti dai 55 anni in su). Con un’aggiunta: su 42 mini-riti quotidiani oggetto d’indagine, in media gli Italiani ne seguono ben 17.8.

Qual è la classifica delle piccole tradizioni gradevoli che accompa-gnano la giornata degli intervistati? La si può ricavare dando un’occhiata alla tabella riportata nelle due pagine seguenti, la quale mostra che sono quattordici le attività indicate da più della metà del campione: in testa l’uso di Internet, seguito dall’alimentazione (buona per il 72% e – in più di due casi su tre – anche salutare per il 55%), dal bere una tazzina di caffè (72%), dal guardare un film al cinema o in televisione (ma ora anche su YouTube, ecc.: 67%), dall’ascoltare della musica amata (64%), dal dedicarsi alla cura di sé (60%), dallo stare con il proprio partner (magari facendo all’amore: 58%), dal muoversi (non necessariamente tramite una vera e propria attività sportiva ma anche solo tramite una passeggiata, una corsa, un po’ di palestra: 58%), dal leggere un libro (58%), dal seguire in televisione un program-ma gradito (56%), dal guardare il telegiornale (55%), dal dedicarsi allo shopping (per piacere e non solo per obbligo: 51%), dal prendersi delle pause nel corso della giornata (51%).

I gradevoli riti quotidiani adottati e desiderati

Web a parte, si conferma la nostra antica vocazione nazionale al food & beverage (tra l’altro il 44% adora cucinare, magari non regolarmente) ma con un progressivo spostamento dalle ‘mangiate’ e dalle ‘bevute’ verso consumi sempre edonistici ma ora anche assai attenti all’equilibrio, alla salutarietà, persino alla prevenzione. Colpiscono, inoltre, gli interessi in senso lato culturali e la rilevanza – inedita nella storia del Bel Paese – delle attività fisiche. Il tutto ricordando la nostra peculiare attenzione agli aspetti relazionali della vita, sia a due sia micro-comunitari (coinvolgenti – nell’ordine – il proprio amore, gli amici, i bambini/ragazzi, gli anziani, ecc.).

Al di là degli specifici comportamenti, l’Osservatorio Yakult ha analizzato anche gli atteggiamenti e i giudizi circa le piccole tradizioni quotidiane mantenute perché piacevoli. È emerso che solo il 10% degli intervistati rigetta tali esperienze, considerandole perditempo e distraenti da obiettivi più elevati oppure (in minima misura) figlie di maniacalità ossessiva. I fautori moderati ammontano al 40%. I veri e propri fans dei piccoli riti quotidiani arrivano al 50% (con la consueta leadership femminile e con accentuazioni positive al nord, tra i tardo-adulti e gli anziani così come tra i giovani 18-24enni).

Quali sono le motivazioni di tale straordinario favore collettivo? Le principali sono sei. La prima, certo rafforzata dalla grave e prolungata crisi economico-sociale che coinvolge e travolge l’Italia, si connette alla capacità che le mini-tradizioni gradevoli hanno di sostenere specialmente nelle fasi negative della vita: basti dire che il 71% degli intervistati sostiene che esse “aiutano a vivere meglio anche nei momenti di difficoltà” (una convinzione più diffusa della media tra le donne, i residenti nel Triveneto, i più giovani e i meno giovani). La seconda ha a che fare con la loro funzione felicitante: il 58% del campione afferma che i piccoli riti quotidiani “rendono la vita meritevole di essere vissuta” (una tesi più cara a coloro che hanno più di 54 anni e ai residenti in Veneto/Trentino-Alto Adige/Friuli-Venezia Giulia). La terza ragione deriva dal contributo a ridurre l’incertezza delle persone, eccezionalmente accresciuta in questa fase di instabilità: qui, certo, gioca positivamente la continua ripetizione di piccole esperienze gradevoli che ritmano l’esistenza e sottraggono molti soggetti alla sensazione di totale perdita di controllo. Al quarto posto troviamo l’accessibilità, la sostenibilità economica: i piccoli riti quotidiani, proprio in quanto piccoli, spesso non implicano alcun esborso o costano pochissimo, il che è naturalmente un grande vantaggio in un’era di contrazione dei redditi e dei risparmi. Al quinto posto troviamo la funzione ‘terapeutica’: il disagio, anzitutto psicologico, legato alla fatica del vivere e al connesso stress, fanno sì che le mini-abitudini piacevoli nel day by day agiscano come equivalenti di ‘farmaci’, comunque ‘curando’ – almeno un po’ – il mal di vivere. Infine, oltre due milioni di adulti rivendicano l’appartenenza di questi ambiti d’esperienza al vasto mondo del Made in Italy, giudicando “una vera e propria arte nazionale” il nostro impegno plurisecolare a scandire le giornate con micro-tradizioni spesso allegre e in generale prive di ogni seriosità.

Uno dei risultati più interessanti dell’indagine di AstraRicerche per conto dell’Osservatorio Yakult è quello connesso al profilo psicologico e culturale di coloro che segnalano contemporaneamente un grande favore e un ampio e variegato coinvolgimento in numerosi piccoli riti quotidiani. È emerso che costoro sono assai più della media persone allegre, estroverse, ottimiste, generose e inoltre attive, innovatrici (anche nei consumi), autonome, informate, con forti valori e ideali. Di più: amare e coltivare le mini-tradizioni quotidiane piacevoli è più tipico dei soggetti leali, seri, affidabili, attenti alla qualità e alla sicurezza dei prodotti, orientati alla prevenzione e alla tutela della salute, a volte eleganti e raffinati. Quella forma di self-cocooning, di auto-coccolamento di cui stiamo parlando, si correla fortemente all’autostima, al piacere agli altri, all’essere leaders, a influenzare le persone attivando tam tam e fenomeni virali. Il punto-chiave è che il sapersi dedicare alle mini-tradizioni giorno dopo giorno c’entra assai con la soddisfazione circa la propria vita, col non essere nevrotici e depressi, col saper ricavare e dare piacere nel corso della propria esistenza.

Infine, un’informazione specifica: i consumatori di fermenti lattici probiotici e in particolare quelli di Yakult risultano più coinvolti nella mini-ritualità positiva.

Piccoli riti quotidiani per godersi la vita, anche in tempo di crisi – Ufficio stampa Yakult

Internet, buon cibo, interessi culturali, attività fisica e relazioni affettive:  gli irrinunciabili appuntamenti quotidiani degli italiani.

Quanto contano le piccole, piacevoli abitudini nella vita di ogni giorno? Contano, e molto, soprattutto per gli italiani.
Dall’indagine condotta da AstraRicerche per conto dell’Osservatorio Yakult, gli italiani sono uno dei popoli più ricchi al mondo in termini di piacevoli micro-riti. I numeri sono significativi: l’86% dei nostri connazionali, si dedica a tradizioni e abitudini in maniera intensa e articolata; inoltre, su 42 mini-riti quotidiani oggetto d’indagine, in media gli Italiani ne seguono circa 18.

La classifica dei riti quotidiani
In testa, troviamo l’uso di internet che costituisce una vera e propria abitudine per il 79,1% dei nostri connazionali, in particolare come strumento di informazione, finestra sul mondo e l’attualità.
Si conferma poi l’antica vocazione, tutta italiana, al cibo: l’alimentazione deve essere “buona” per il 72% degli intervistati e anche salutare per il 55%; il 44% degli italiani inoltre adora cucinare, anche se non regolarmente, e si registra un progressivo spostamento verso consumi sempre edonistici, ma ora attenti anche all’equilibrio e al benessere.
Seguono gli interessi culturali: si spazia dal 67% di intervistati che hanno il loro rito nel guardare film al cinema o alla televisione, al 64% di chi ama godersi la propria musica preferita, leggere un libro (58%) o guardare il telegiornale (55%).
Emerge poi un nuovo appuntamento quotidiano – inedito nella storia del Bel Paese – che riguarda l’attività fisica. Per il 58%, infatti, muoversi è un vero e proprio rito, non necessariamente tramite una vera e propria attività sportiva ma anche solo attraverso una passeggiata, una corsa, un po’ di palestra.
Da sfondo ad ogni abitudine o tradizione rimane la nostra peculiare attenzione agli aspetti relazionali della vita. Ciò vale per la vita di coppia – per il 58% degli italiani è un rito passare del tempo con il partner, magari scambiandosi tenerezze – come per i momenti di aggregazione, in attività che coinvolgono i propri amici (49%), i bambini/ragazzi (34%), gli anziani (27%), ecc.

Le motivazioni
La prima è che le tradizioni hanno una funzione terapeutica: in una fase di grave e prolungata crisi economico-sociale, le abitudini svolgono un ruolo di sostegno, contribuendo a ridurre l’incertezza nei momenti negativi e di instabilità. La continua ripetizione di piccole esperienze gradevoli che ritmano le giornate sottrae molte persone alla sensazione di totale perdita di controllo, le aiuta a combattere lo stress e “a vivere meglio anche nei momenti di difficoltà” (71%).
La seconda motivazione ha a che fare con la loro funzione felicitante: il 58% del campione afferma che i piccoli riti quotidiani “rendono la vita meritevole di essere vissuta” e costituiscono il sale dell’esistenza.
Troviamo poi l’accessibilità: i piccoli riti quotidiani, proprio in quanto piccoli, spesso non implicano alcuna spesa o costano pochissimo, il che è naturalmente un grande vantaggio in un’era di contrazione dei redditi e dei risparmi.
Infine, oltre due milioni di adulti giudicano “una vera e propria arte nazionale” il nostro impegno plurisecolare a scandire le giornate con micro-tradizioni spesso allegre e in generale prive di ogni seriosità. È infatti così che la capacità, tipicamente italiana, di “sdrammatizzare” nei momenti di difficoltà diventa una preziosa risorsa.

Il profilo psicologico
In generale, coloro che manifestano un ampio coinvolgimento in numerosi piccoli riti quotidiani sono persone allegre, estroverse, ottimiste e con forti valori e ideali. Questi individui hanno buona stima di se stessi, sono spesso dei leader, innovatori e capaci di dettare mode e tendenze.
Il segreto che sembra svelare questo profilo è che amare e coltivare piacevoli riti quotidiani è strettamente correlato al grado di soddisfazione per la propria vita: più si è realizzati e soddisfatti della propria esistenza, maggiore sarà la capacità di sapersi coccolare e di godere dei piccoli piaceri della vita di ogni giorno.

* Nota tecnica
Questa indagine demoscopica è stata realizzata a fine 2012 tramite 1.145 interviste on line a un campione rappresentativo della popolazione italiana 18-64enne, pari a un universo di 37.9 milioni di soggetti. Lo studio fa parte di un programma di ricerche periodiche nell’ambito dell’Osservatorio Yakult.

Per ulteriori informazioni:
 
Yakult Italia: Sara Orsenigo – Tel. 02/83128.710  – Cell. 340/9706073  
e-mail: SOrsenigo@yakult.it – www.intestinosano.net – www.yakult.it