Qeeboo il nuovo brand ideato da Stefano Giovannoni

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Qeeboo, il nuovo brand ideato da Stefano Giovannoni, dal fortunato/sorprendente esordio nel 2016 ha catturato velocemente l’attenzione del pubblico internazionale proponendo un’estetica innovativa e una singolare versatilità di interpretazione dei pezzi della collezione, firmati dai più istrionici talenti del design nostrano e internazionale. Andrea Branzi, Front, Richard Hutten, Studio Job, Stefano Giovannoni, Marcel Wanders, Nika Zupanc sanno elevare la plastica a materiale d’eccezione plasmato in forme capaci di connotare l’ambiente con un singolo oggetto.

Qeeboo, ad oggi, è inoltre già presente nei Design Store di importanti musei come Mudec e Triennale a Milano, Biennale di Venezia, Gran Palais a Parigi, Moma New York, Moma Tokyo e negli hub dello shopping mondiale di lusso come Lane Crowford, Harvey Nichols, Kadewe, Selfridges, Rinascente, Excelsior Milano/Macao, Corso Como 10 Milano/Seoul solo per citarne alcuni.

La vetrina del prossimo Maison & Objet 2017 è l’occasione per mostrare una gamma prodotti ricca e diversificata: tra i progetti disegnati nel 2016 segnaliamo la Cherry Lamp dal gambo metallizzato con inedite finiture colorate satinate o metallizzate per la ciliegia, la romantica Ribbon Chair nelle varianti oro e oro rosa, la X Chair con un tema floreale (tutti prodotti a firma Nika Zupanc), la Loop Chair delle Front caratterizzate dal loro tratto tipico “free hand sketches”, la B.B. Chair di Marcel Wanders dalla sua anima fashion, elegante e confortevole, la K Chair di Stefano Giovannoni caratterizzata da una nuova e moderna classicità, due dei prodotti di Andrea Branzi la morbida e avvolgente Pupa Armchair e la Guru Lamp finalmente disponibile.
Oltre ai prodotti 2016, il Kong Lamp di Stefano Giovannoni, il Killer Umbrellastand/Wine Cooler, la Flash Lamp e il Mexico Stool/Planter/Lamp di Studio Job – novità particolarmente apprezzate durante il Salone del Mobile 2017 – sono qui presentate nelle nuove finiture metallizzate e sono ora disponibili a livello internazionale grazie ad una fitta rete di distributori ed un efficiente canale internet.

Appuntamento dunque a Parigi.

Clara Buoncristiani PR&Communication Studio | Via S. Giovanni Bosco, 6 – 25125 Brescia (Italy) | clarabuoncristiani.it | info@clarabuoncristiani.it

Elisabetta Armellin si racconta

Elisabetta Armellin  si racconta

“Venezia è la città in cui è nato il mio sogno. Giovanissima, frequentavo l’Accademia di Belle Arti e non sapevo ancora quale destinazione avrei dato alla mia fantasia. Passeggiando per le calli, nel tempio del sogno qual è Venezia, poco a poco prese forma l’idea di dare corpo a qualcosa che non restasse su un piano d’appoggio per essere guardato come “opera”  ma potevo orientarmi sulla realizzazione di oggetti da portare appresso, da toccare, da tenere con sé: la borsa. E’ nato tutto così, quasi per caso. Poi quel  sogno è diventato una bella realtà, il pubblico e la critica hanno cominciato ad apprezzare quelle forme, quel gioco di colori che in realtà avevo copiato da paesaggi impossibili come le visioni che sa offrire Venezia. Anche il marchio che firma le mie borse prende origini dalla città in laguna : “V73” =   V come Venezia e 73 il numero anagrafico del mio primo atelier veneziano affacciato su un canale dove probabilmente l’acqua di mare si confondeva con quella del mio Sile.

Elles Italia di Silvia e Stefania Loriga l’ispirazione del mare evening collecction s/s 2017

Elles Italia

Elles Italia

Elles Italia di Silvia e Stefania Loriga l’ispirazione del mare evening collecction s/s 2017

Ogni stilista ruba ispirazione e concetti da quello che lo circonda, storie e fantasie vissute da ragazzi, insegnamenti e scuole, viaggi intorno al mondo, esperienze, e tutto ritorna come flash, emozioni trasportate sulla carta, per far nascere un capolavoro, lo stilista che usa la sua intuizione creativa per firmare una linea capace di interpretare le sensazioni più vive, linee che arrivano da mondi incantati, che accolgono tutta una gamma di colori ma soprattutto  sensazioni e ispirazioni che, indossate, interpretano il complesso alfabeto della contemporaneità.
E per i giovani stilisti che nascono e vivono sul mare – quello della Sardegna – e vanno per il mondo con le loro professionalità, va evidenziato come il brand si distingua per il suo design contemporaneo, caratterizzato da forme lineari e pure, come il mare, interpretando Elles Italia e rivelando dei precisi contenuti ideali, riferiti al sentire del presente intriso di futuro, dove il tessuto è percepito come scusa per diventare oggetto, luce, per esprimere sentimenti, emozioni, carattere.
Il mare che diventa testimonial, un dettaglio iconico sempre presente nella collezione di due ragazze nate e cresciute sul mare della Sardegna, Silvia e Stefania Loriga, che hanno creato il brand Eles Italia, dai dettagli fortemente strutturali, che lasciano indovinare un mondo fatto di colore e di accenti della natura, dove insieme vivono la passione e il sogno di creare la loro linea moda guardando il mare, da dove traggono l’ispirazione, trovando colori e forme nella profondità del blu, negli stridi rauchi di gabbiani, nei colori spudorati dell’estate e il nero tenebroso dell’inverno sotto il  cielo livido di pioggia, per ripetere all’infinito la storia di un rapporto intenso dell’uomo con il mare, sempre in bilico tra attese e incontri.
Le sorelle Loriga hanno voluto esaltare la Evening Collection primavera estate 2017 del loro brand con uno shooting eseguito direttamente sul loro mare, sulle rocce e sulla spiaggia dove il lentischio e il mirto arrivano all’acqua, dove le rocce sono dolci e levigate dal tempo, e gli olivi sono nani d’argento,  il loro mondo, da dove provengono, mantiene gli elementi che hanno caratterizzato  il progetto del brand. Infatti, prima ancora di scuola e corsi, è il territorio a dare l’imprinting ad un progetto dove la creatività lascia che sia il territorio ad esprimersi, con tutto il fascino, la storia, le vicende remote e i segreti culturali che quella terra manifesta.
I loro sono abiti-tulipano, gonne-bocciolo, grandi e danzanti dalla linea a calla, giacche tagliate a petali, gonne lunghe come fiori mossi dal vento, dai colori rubati alla natura, glicine, teneri rosa, verde prato, un ricamo prezioso per la gonna di una fantastica sirena, collane fiabesche, ironiche corone per ritrovarsi immersi in ambienti da sogno, riflettessi nell’acqua come in specchi magici, fantasmi antichi che appaiono dal nulla.
Eles Italia, la loro Sardegna è nel brand, usano tessuti diversi e preziosi, sembrano onde l’organza, il sensuale chiffon, la seta, ritrovi la loro terra nel luccicare degli Swarovski, nei sorprendenti cristalli e pietre dure rubati alle notti d’estate, la seduzione che crea uno stile diverso – all day perfect.  Una collezione made in Sardegna, un’inedita e innovativa ispirazione estetica che crea un vivace e deciso lifestyle giovane fatto da due ragazze  giovani, la loro terra che diventa ispirazione delle loro passioni, il mare aperto e sconfinato per un mix di sensazioni, scuola di vita e atmosfere, una filosofia di vita forgiata dalla famiglia, un talento innato per trasformare antiche storie di mare in nuove e voluttuose emozioni.
Visitate il sito
Credits: Photography Gianni Fresi – Model Claudia Loi
per Info: LA REVE PR & ADV – infolareve@libero.it

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L’eccellenza delle creazioni Haute Couture firmate Samanta Russo

samanta-russo-shooting-springsummer-2016L’eccellenza delle creazioni Haute Couture firmate Samanta Russo

Una “storia” di famiglia tutta al femminile quella di Samanta Russo, giovane stilista dell’omonimo brand che, nel corso degli anni, ha visto succedersi ben 4 generazioni. La prima “High Italian Quality Ladies’ Russo Tailor/Fabric”, infatti, viene fondata nel 1932 dalle sorelle Russo, una delle quali bisnonna di Samanta, emigrate dalla natia Puglia agli Stati Uniti, a Ridgewood (New York). Artiste e creative, i loro abiti incontrano subito un elevato gradimento tra le facoltose donne Newyorkesi, fortemente conquistate dalla moda e dai costumi italiani. Importazione di tessuti esclusivamente Made in Italy e rilevanti collaborazioni con noti stilisti del fashion world Newyorkese, accrescono esperienza e qualità, completate, sempre, da studi sull’evoluzione delle tendenze italiane e da impegni artistici in famose, apprezzatissime Opere Teatrali e Cinematografiche americane. Un samanta-russo-shooting-springsummer-2016Brand caratterizzato da un percorso di stile che da New York ritorna in Italia, passando dalla parentesi parigina, con una grande abilità nella creazioni di abiti Haute Couture straordinari, realizzati secondo la più elevata tradizione sartoriale. Un savoir-faire che si è tramandato di madre in figlia: negli anni ’90, infatti, con mamma e nonna ormai defilatesi dall’Atelier, Samanta Russo decide di iniziare una vera e propria formazione stilistica, teorica e pratica in prestigiose realtà italiane e, alla fine del 2000, riesce a riaprire la storica “High Italian Quality Ladies’ Russo Tailor/Fabric” a Foggia. La sua audace e innovativa gestione della Maison Russo non rinuncia all’alta tradizione storica di famiglia, ma è anche decisa ad iniziare una nuova avventura di esclusività unita a stili rivoluzionari, spesso contrastanti. Samanta disegna abiti dal fascino particolare, con finiture e cuciture d’altri tempi, utilizzando nobili materiali “green” e rigorosamente “Cruelty-samanta-russo-shooting-springsummer-2016Free”. Le collezioni della griffe SAMANTARUSSO sono caratterizzate dalla filosofia “Italian Fashion Evocative Handmade”, cara alle 3 generazioni precedenti, e dedicate ad una clientela esigente, raffinata, che ama uno stile originale, di inconfondibile classe e di grande eleganza. Gli abiti, sebbene rivisitati e rielaborati in chiave moderna, sono indiscutibilmente Classic-Chic: seducenti ma, al tempo stesso, facilmente indossabili; un doppio esercizio di stile per realizzare look che, come sogni, sono evanescenti e senza tempo. Un ensemble di capi arricchiti dalle più preziose lavorazioni, dalla personalissima interpretazione creativa di Samanta Russo che vuol essere l’espressione di un eccelso Made in Italy, che lei stessa considera un impegno ed un privilegio, da indossare con orgoglio. Un mix di textures e di linee, dal taglio semplice e ben definito, riconducono all’âge d’or della couture francese e italiana tra gli anni ’50 e ’60 samanta-russo-shooting-springsummer-2016sapientemente mescolata ad una vocazione astratta dell’arte moderna. Uno stile preciso ma diverso che crea un’eccezionale liaison tra l’allure d’antan ed una visione decisa e serena del futuro. Gli abiti, perfetti per un diner en ville, sono romantici, aggraziati, seducenti e pratici, un passe-partout per la poliedrica giornata della moderna businesswoman che passa dal lavoro alle occasioni mondane. Mises uniche ed esclusive che la griffe SAMANTARUSSO dedica alla donna “unica” che le indosserà.

 

kadet

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Un cavaliere gentiluomo venuto dall’Est
“Honor before Status, Elegance before Style, Timelessness before Trend, Virtue before Value”
“L’onore prima di Stato , Eleganza prima dello stile , Atemporalità prima del Trend , Virtù prima del Valore ”

Un logo romantico di un gentiluomo di altri tempi, Kadet, Ufficiale e gentiluomo: questo il look di Kadet che sceglie la divisa militare ma la decontestualizza in chiave sartoriale con inattese maglie tricot impreziosite da punti luce dati da bordi ricamati e intarsi.
Non c’è dettaglio che sia sfuggito agli stilisti nel creare un guardaroba contemporaneo ma con tutti i dettami della più classica sartorialità , lo stile che caratterizza il marchio è costituito da una fusione dell’abbigliamento storico militare e della raffinatezza aristocratica proveniente da tutta Europa, dunque un inatteso cavaliere.
9Il Brand Kadet è stato progettato da Aleksandar Protic, che si descrive come un “Imprenditore rinascimentale” (ha lavorato nella musica, nell’editoria e nella produzione di film), e Tijana Milutinovic, che ha vinto l’Elle Style Award 2014 nella categoria miglior talento emergente supportato da H&M.
Hanno iniziato a realizzare collezioni uomo e donna a partire dal 2013 e dal loro esordio tutte le collezioni sono altamente influenzate dal periodo storico, dalla cavalleria medievale europea sino alla Russia imperiale. E’ un vento nuovo, quello proposto dagli stilisti, che ci porta per mano alla scoperta di un paese nuovo, così giovane e vivace, come la Serbia, un paese diverso, da 15 anni dalla guerra, con il coraggio e la voglia di ricominciare partendo da tutta la cultura del bello e dell’eleganza.
E questo giovane brand talentuoso è stato messo in luce dalla DeGorsi Luxury Counsulting, Cristina Egger e Alex Djordjevic, cool hunter “scopritori di talenti”, aziende nuove oppure già affermate, un Team sempre alla ricerca in tutto il mondo di brand unici, artigianato di alto target, prodotti di nicchia, tenendo presente la loro mission che è quello di insegnare la bellezza del fashion, diffondere l’eleganza, con i suoi codici, i simbolismi, le sue dietrologie, proprio come se fosse un dictat, una filosofia, da capire e in cui immergersi per ritrovarsi arricchiti.
La collezione SS17 presentata nella sezione L’Altro Uomo a Firenze al Pitti Immagine edizione ’90, presenta stampe e ricami di croci, ricami e bottoni su misura uniti ad abiti dal taglio contemporaneo per un risultato di sofisticazione urbana senza tempo, mescolando aspetti classici, sartoriali e quindi di tradizione, con uno stile elegante, pensato in disequilibrio per un collezionista eclettico che ama contaminare tutto con le sue diverse sensibilità politiche e culturali. Ovvero un gioco sottile capace di rimettere in circolo frammenti decontestualizzati dove maschile e femminile si fondono e lasciano spazio alla delicata poesia di abiti e paltò di lontana memoria, stampe e ricami di floreali come giardini incantati, preziosi, come uccelli in volo che si posano leggeri sulle maglie che Kadet presenta con armonia infinita nonostante il gioco perenne di contrasti e accostamenti.
Il rigore di Kadet si vede anche nella palette che non dà adito ad eccessi: grigio, blu, sabbia, fango per cromie totali e polverose mosse solo da una nota di bianco, pantaloni con pince e baschi sulla testa che danno un sapore tutto metropolitano alla collezione.
www. http://kadet.co/
DEGORSI LUXURY CONSULTING
Press Cristina Vannuzzi

Concetto Green per Balossa

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Collezione S/S 2017

Balossa scopre il Ramie…….
Indra Kaffemanaite, stilista, arrivata dalla Lituania all’Italia, presenta la collezione S/S 2017 di Balossa scoprendo il concetto green del Ramie, un tessuto di origine completamente naturale simile al lino, ricavato dalla corteccia della pianta Boehmeria della famiglia delle Urticacee, coltivata soprattutto in Cina, Brasile, Indonesia e Filippine, che, miscelata al cotone ne aumenta la forza e la capacità di assorbimento.
Balossa, the white shirt, Indra sembra quasi giocare nella concezione della camicia da uomo, carpita dall’armadio delle sue fantasie, lo rende il capo più glamour del guardaroba, lo fa audace, trasformandolo, togliendo collo e polsi, e usando doppi strati di leggerissimo popeline di 13708150_508112432716641_431543381987047122_ocotone, bianco, come lo sky blue rigato maschile, lino, popeline stretch e voile di cotone, Indra modifica la camicia che diventa un abito, la fa danzare nella sua leggerezza, effettua tagli maliziosi, volant, sovrapposizioni, asimmetrie, nastri che volano, leggeri, diventano nodi, da allacciare oppure slacciare, lasciando aperte fessure, aperture dove si indovina un ricciolo ribelle su una nuca candida, la stilista toglie una manica che diventa una cintura, nasce un kimono, forse una mantella, un taglio orizzontale per trovare una tasca che nasce da una manica, un top, un taglio verticale, la camicia diventa una gonna, ecco una donna bellissima che si svela, come una farfalla che esce dal bozzolo, incontrando il cotone candido dalla trasparenza e leggerezza che la fa sembrare una nuvola.
Balossa, dopo aver presentato con grande successo di buyers e pubblico la sua nuova 13700190_506699672857917_473058065347356750_ncollezione S/S 2017 al Milano White, è in partenza per la Fashion Week di Parigi per presentare la sua linea, dopo Parigi New York, Giappone e Cina.
www.balossashirt.it
Press office Balossa

 

Il Rinascimento per Emiliano Chiarugi un maestro d’arte

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Le “Botteghe”, si sono sempre chiamate così, fino dal Rinascimento, e sono sempre più le botteghe, soprattutto a Firenze, più che le aziende, quasi un clone moderno di quelle tipiche del Rinascimento, a portare avanti con successo la manualità e l’estro dei maestri conciari italiani, i maestri d’arte, fondamentali nella moda, che con il loro estro, sono senza concorrenza per livello qualitativo. Chiarugi Firenze nasce nel 1969 seguendo la tradizione artigianale della pelle fiorentina, una storia di famiglia che ha attraversato le mode e gli stili, 01linea_globesenza snaturare la vocazione alla qualità ed all’eleganza, tramandando la passione del fondatore Remo Chiarugi al figlio Emiliano.
Oggi quella stessa passione è riletta in chiave contemporanea mantenendo vive quelle radici con una cifra stilistica moderna. E’ prima che designer un figlio d’arte. Emiliano ha respirato l’odore della pelle fin da bambino nel laboratorio del padre. Il suo stile nasce dalla sperimentazione e dalla creatività, due doti che nel corso degli anni gli hanno permesso di attualizzare le collezioni, secondo lo stile dei mercati internazionali.
Incontriamo Emiliano Chiarugi, brand Chiarugi Firenze, un maestro d’arte, una passione chiarugi 1che gli viene dal padre Remo, una vita a studiare, creare, inventare, la trasformazione di un tema come una borsa in un intreccio di arte, moda, creatività, un imprenditore artigiano che pone la massima attenzione al passato guardando il futuro.
Emiliano Chiarugi: Vede, la Toscana e Firenze sono belle, la nostra Regione la conosco benissimo eppure la trovo ancora da scoprire, ha un fascino magico, subisco come una sorta di sindrome di Stendhal. Quando lascio l’azienda e arrivo a Firenze, da lontano, nella Piazza del Duomo, in Santa Croce, lungo l’Arno, sul Ponte Vecchio, vedo le cuspidi e il marmo bianco, i riccioli di marmo, le pietre delle scalinate, il ferro delle cancellate, la gente con naso all’insù, la statua di Dante, e “vivo” la grande lezione di cultura che questa città regala a noi toscani e a tutto il mondo che passa di qui.
E poi noi che lavoriamo il pellame abbiamo un grande rispetto per la storia della pelle e della concia, se nota il mio brand si chiama Chiarugi Firenze, a Firenze la zona di Santa Croce è strettamente legata al pellame, anticamente le pelli si risciacquavano in Arno, a due passi dalla Chiesa di Santa Croce; infatti nel ‘300 Firenze era famosa per la produzione della slide1pelle: dalla concia alla confezione, dalla vendita all’esportazione. Coloro che si occupavano della concia e della lavorazione delle pelli erano iscritti all’arte dei Cuoiai o Galigai, associati intorno al 1282. La concia, procedura che permette alla pelle di essere lavorata, veniva esercitata a monte e a valle di Ponte Vecchio, dove le pelli venivano messe a bagno nel letto dell’Arno.
Nel suo settore si vedono cenni di ripresa?
La ripresa c’è, specialmente per prodotti di alto artigianato, del made in Italy, anche se i momenti sono delicati per le situazioni calde nel mondo.
Quanto la pelle è entrata prepotentemente nella moda, nel suo caso nel mondo maschile?
L’attenzione delle firme è enorme proprio sulla pelletteria, sia per il fashion che per l’arredamento e nella calzatura, diciamo un premio alla nostra grande qualità artigiana . Dal mondo delle griffe arriva un importante segnale, anche la figura maschile è entrata prepotentemente come consumatore nel mondo della borsa, consumiamo meno ma meglio, educhiamo il consumatore, spingendo sulla cultura del prodotto, in termini di qualità Logoe pregio, rispetto dell’ambiente, delle leggi, delle persone.
Mi parli del suo Brand
Creatività ed eleganza, anche se il brand nasce nel 1969 rimane freschissimo, si basa soprattutto sull’abilità manuale artigianale; e poi io lavoro la pelle come stoffa, creando abbinamenti come fossero tessuti, ma in tutte le mie linee inserisco dei riferimenti alla Toscana, alla nostra storia.

Che cosa è l’artigiano? Le Botteghe, I maestri d’arte toscani….
Artigiano vuol dire mani e cervello, la tecnica viene dopo, ma prima di tutto far fare alle mani quello che il cervello pensa, crea, decide, sogna…….E poi , successivamente, si pensa alla ricerca del pellame migliore, la concia, i colori vegetali, le metallerie, tutto il mondo di accessori che ruotano intorno all’oggetto finito.
Parlare dei maestri artigiani e delle Botteghe vuol dire parlare della Toscana, di Firenze che è da sempre la scuola di pensiero dei maestri d’arte, che sono nati qui, in tutti i settori: dall’arte, nascevano nelle botteghe – le “botteghe” del Rinascimento, fucine inesauribili di genio, Verrocchio, Botticelli, Ghirlandaio, Leonardo – botteghe di tutti i settori, fino alla pelletteria, come ti dicevo risalente al ‘300, e oggi le scuole di formazione, i vecchi che insegnano ai giovani, è tutto un mondo di “cultura” del lavoro, il nostro artigianato unico ed esclusivo, che tutto il mondo ci invidia; anzi, le scuole di formazione che diventano oggi centri dove si preserva e si rinnova la cultura artigiana legata al mondo della pelletteria, che oggi suscita paradossalmente molta più attenzione all’estero piuttosto che in Italia. Il lavoro fatto fino ad oggi non potrebbe sopravvivere senza dei giovani capaci di interpretare e rinnovare questa filosofia del Made in Italy. Mentre all’estero è considerato sempre più un onore imparare a realizzare un oggetto destinato a durare nel tempo, in Italia il “glamour” dell’artigianato è ancora tutto da riscoprire.
Intervista a Emiliano Chiarugi, un artigiano, un maestro d’arte….

CHIARUGI FIRENZE PELLETTERIA SRL
50054 FUCECCHIO (FI) VIA G. DA VERRAZZANO, 2
39 0571 260902 – info@chiarugifirenze.it
shop.chiarugifirenze.it
Testo: Cristina Vannuzzi Landini

 

Nelle favole la scarpetta era di cristallo……. Anno 2016 Duccio Venturi Bottier

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Nelle favole la scarpetta era di cristallo……. Anno 2016 Duccio Venturi Bottier

Se nelle favole la scarpetta è di cristallo per Duccio Venturi è comoda, fatta con grande pellame di qualità ed è dotata di una ventata di luce, bagliori e raffinatezza per illuminare in modo glamour i passi delle fashion addicted.

Di questo creativo si può dire: “dimmi che scarpa indossi e ti dirò chi sei” in quanto le sue calzature esprimono carattere, ambizioni e sogni da seguire e al tempo stesso sono la testimonianza di una grande artigianalità che valorizza la grande qualità, punto di forza del Brand.
10994324_1422972811329805_8026348067609893779_nIn fondo, una scarpetta può cambiare la vita e Cenerentola ne sa qualcosa ed è una chiara dimostrazione che in questo momento l’accessorio, la calzatura, è la chiara dimostrazione che è il punto focale dell’outfit e dunque è necessario saper scegliere la compagna di viaggio che ti porterà……..non si sa dove ma sicuramente lontano.

E Duccio crea le flat, la comodità senza rinunciare al tocco fashion, grintose, ironiche, dal forte impatto stilistico che si stanno imponendo in giro per il mondo, insieme alle stiletto sisters, che calzano sogni, da Montecarlo con i piedini fatati di Lorena Baricalla, famosa etoile monegasca, oltre cantante e regista, e poi 11258202_983318705035330_4095845279552796866_nvola a Parigi, va da Londra al Canada, passando per New York: sono dichiarazioni d’amore, quelle di Duccio Venturi, tempestate di paillettes e Svarowsky, fiocchi e piume, visone, feltro e raso, veri “oggetti” must dal concetto di risplendere….in pratica gioielli in punta di piedi.
www.duccioventuri.it
press Cristina Vannuzzi

Monya Grana

monyagrana-hybla-23L’azienda Monya Grana
L’azienda nasce circa un anno fa dall’idea di Monya Grana, figlia di imprenditori siciliani che, legata alle sue origini sicule e all’incantevole arte barocca, decide di unificare in un solo prodotto arte, moda e cultura.
La passione per la moda e l’amore per la sua terra – la Sicilia, la magica terra dei Viceré del Gattopardo – la portano a realizzare qualcosa di veramente unico: delle “ladies bags” il cui simbolo sono dunque gli splendidi mascheroni barocchi e che racchiudono in sé tutta la potenza, il fascino, l’eleganza e la ricchezza di un’arte barocca mai dimenticata.

Ufficio Stampa
Dott.ssa Anna Pernice
www.annapernice.com
Email: anna.pernice@gmail.com

Un nuovo artigiano: Rita Cordini By Ilaria Ricci

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Ago e filo, fodere, metallerie luccicanti e Svarowsky vicino ad un ritratto della nonna, la sensualità della seta in contrasto con la tela, il cotone, l’organza,  una cornice d’argento e gli occhi pieni di stelle, corrono veloci le mani affusolate, mani tenere da bambina ma forti e grintose, cuce, ricama, sogna, sfiora la sua anima piena di ricordi, la casa che l’avvolge protettiva, Ilaria Ricci, grinta e volontà da vendere.
Stilista ma soprattutto artigiana, un mestiere antico appreso in casa, dalla mamma, un giorno si scopre affascinata dalla moda, solo dopo avere scoperto in soffitta una vecchia macchina da cucire e da qui comincia il suo viaggio.
Un viaggio non facile, ma entusiasmante: è bella Ilaria, solare, una stilista/artigiana, curiosa e volitiva, la incontriamo per farci raccontare la sua storia professionale, breve ma intensa.
Ilaria come nasce la passione per questo lavoro?
Sembra una novella di Grimm, in maniera quasi per gioco, come fanno tutti i bambini alla ricerca “dell’Isola che non c’è”…rovistando in soffitta ho scoperto una vecchia macchina da cucire e da questa è iniziato il mio gioco che poi è diventato lavoro……
Hai fatto tutto da sola???
Assolutamente no, la moda l’ho respirata fin da bambina, la mia mamma si è sempre occupata di moda, lei aveva lavorato come figurinista in una sartoria di alta moda e mi ha trasmesso questa passione per l’alta moda…è lei mi ha spinto, diciamo ispirato, a seguire questa strada.
Che cosa è per te l’accessorio?
L’accessorio è LA MODA, è un elemento irrinunciabile per creare un tutto insieme all’abito, in alcuni casi è il soggetto principale di un outfit; io seguo attentamente l’accessorio, dall’idea iniziale alla scelta dei materiali fino alla fase operativa vera e propria in cui inizia a prendere forma e a quella conclusiva della rifinitura.
La chiave del successo?
Determinazione, caparbietà, passione.
C’è stato un momento in cui hai detto basta?
No. I momenti difficili chiaramente esistono sempre, nel lavoro e nella vita, il segreto è non arrendersi e porsi sempre dei nuovi obiettivi.
Cucire o tagliare?
Entrambe, mi piace sperimentare con le diverse tecniche che possono essere usate sui materiali: è forse la mia maggiore ispirazione, quello che mi piace di più. Essere costantemente innovativi e sapersi mettere in discussione.
Made in Italy e “fatto a mano”….
_L7A5958Made in Italy e fatto a mano…sono il leit motiv di tutta la mia produzione, il filo conduttore determinante, io parlo di unicità e diversità che vengono riscoperte attraverso l’artigianalità ed il fatto a mano. E’ in sintesi il brand Cordini Rita by Ilaria Ricci, dall’idea di Rita ed Ilaria – madre e figlia con la passione per la moda e l’artigianato. E’ solo dalla creatività che trasforma la borsa in una vera e propria opera d’arte unica ed irripetibile, classico emblema del made in Italy.
Che cosa è l’eleganza per te?
Elegante è una donna sicura di se, che sa catturare l’attenzione di chi la guarda, passa lievemente e rimane nella memoria…..
Tante sfaccettature di una donna, quello del domani, che non smette mai di evolversi, senza dimenticare le proprie radici.
Per scoprire, dunque, il mondo della Maison Cordini Rita by Ilaria Ricci, appuntamento per sabato 28 Febbraio 2015, dalle ore 16,30 alle ore 20,00, presso il Concept Bistrot Corsia del Giardino, in via Manzoni 16, Milano.
Durante la Settimana della Moda, a Milano a fine febbraio, la Maison Cordini Rita by Ilaria Ricci presenterà la “COLLEZIONE UNICAMENTE MIA”:
Protagoniste saranno le creazioni più sofisticate ed eleganti, un mix di contrasti glam creati dai broccati e dalle sete leggiadre, che vengono accostati alla preziosità dei filati lavorati a mano. Volumi 3D e pattern brillanti dai colori fluo, stampe come un gioco irriverente, la creatività e l’arte sono il filo conduttore delle creazioni  dietro le quali si cela l’estro della giovane stilista.
È curiosità allo stato puro, tutto trasportato nel mondo del fashion: sono accessori  sognanti che fanno sognare, le borse di Ilaria, morbide al tatto e leggerissime da indossare, qualcosa di contemporaneo e comunicato in modo immediato, come se il mercato stesse aspettando un prodotto come questo, apparentemente semplice, ma pensato, studiato, creato……un taglio sartoriale fatto da dettagli, ricami e rifiniture, dove ritroviamo il konw how e la nostra arte unica dei maestri artigiani italiani, che tutto il mondo ci invidia, nei disegni Animalier, Softlyfluo & Modern Vintage.
Riferimenti: www.cordinirita.com
Pressoffices: cristina.vannuzzi@gmail.com

Una camicia sartoriale Made in Italy “Nato in Italia”.

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In questo modo, farete un regalo anche a voi stesse, rendendo il vostro uomo bello ed elegante!
Nato in Italia, giovane brand salernitano che interpreta anche nel nome la tradizione tessile italiana proponendo capi dallo stile unico: camicie confezionate e su misura uomo / donna e cravatte sia sartoriali che 7 pieghe. La collezione si arricchisce, dopo un’attenta ricerca tra i migliori fornitori, di maglioni e cardigan, giacche, giubbini, Jeans, pantaloni 5 tasche, 389.1.320(13,1) (1)sciarpe, pochette e foulard, il tutto evocando e riferendosi al buon gusto italiano. Un marchio che si afferma nel panorama dello smart casual internazionale puntando con decisione sul valore aggiunto del prodotto made in italy, da sempre sinonimo di qualità e cura dei dettagli. La raffinata firma del logo, unica nel suo carattere “calligrafico”, conferma la volontà di distinguersi con un segno che restituisce l’eleganza classica dell’azienda sartoriale e lo slancio dinamico di un brand che 6902.1.674(4,1)co-easi proietta ambiziosamente verso il futuro.
Nella scelta della camicia, è importante fare attenzione alla vestibilità, che deve essere perfetta nella taglia e nei dettagli, come la 6902.1.674(4,1)co-ealunghezza delle maniche, misura del collo e larghezza delle spalle. Quindi, prima di effettuare il vostro acquisto, informatevi sulla taglia del vostro lui!
Evitate camicie dai colori troppo appariscenti e sgargianti o dalle forme particolari e puntare su toni più tenui e classici, quali il bianco, il blu o i colori pastello, per un effetto di classe e di eleganza, che piacciono a tutti!
Su www.natoinitalia.com trovate una vasta scelta di modelli e colori in 100% cotone dalla linea classica o slim, per stupire il vostro uomo con un regalo sicuramente apprezzato!

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Dalla Lituania al Fashion Week Milano

_MG_2853 Dalla Lituania al Fashion Week Milano

Collezione Fall-Winter 2015/16. La camicia bianca. Una nuova contemporaneità…

Milano, Febbraio 2015
“La camicia bianca non smette mai di stupirmi. E’ l’indumento più pratico, facile, sexy e rilassato che ci sia al quale voglio dare una nuova vita e un’espressione contemporanea…” Indra Kaffemanaite
La camicia bianca. Un classico intramontabile. Un capo che non passa mai di moda.
Un must senza tempo che la stilista lituana Indra Kaffemanaite, art director del Balossa White Shirt, rivisita con estro moderno, versatile e al contempo elegante.
Balossa White Shirt si propone, ritoccandone leggermente la nozione di base, di reinventare e di portare a nuova vita questo articolo che ha tutto: semplicità, comodità, originalità, eleganza.
Un capo che indubbiamente fa sempre tendenza!
Creare una camicia bianca contemporanea che veste la donna che vive la moda in maniera decisamente innovativa.
Indossare il classico in una nuova espressione di contemporaneità….

COLLEZIONE FALL-WINTER 2015/16
La collezione Autunno-Inverno 2015-2015 nasce dalla voglia di sperimentare, reinterpretando i canoni tradizionali con tecniche e costruzioni all’avanguardia…
Un nuova contemporaneità, espressione di uno stile che gioca tra volumi e audaci dettagli, linee moderne e grafiche.
Formali o sportive, morbide o scolpite e ancora, tagli a sbieco, asimmetrie, drappeggi e ruches…
25 camicie. 25 stili. 25 espressioni…
Colletti classici o arricciati e sensuali scollature sulla schiena delineano un look forte e al contempo molto sensuale.
La collezione Fall-Winter 2015/16, realizzata con cotoni stretch italiani di alta qualità, si presenta nei colori bianco ghiaccio, blu notte e avio.
MG_3029La stilista, per realizzare le camicie più elaborate, si è avvalsa della collaborazione di Shingo Sato, un maestro giapponese conosciuto in tutto il mondo per la sua tecnica chiamata “Transformational Reconstruction”.
Sotto la sa guida Idra ha messo a punto complicate tecniche di origami e di plissettatura con interessanti effetti 3D.
La collezione FW 2015/16 presenta un nuovo modo di vivere e di intendere la camicia bianca.
Una camicia che si adatta a diversi look, stili ed occasioni diventando così un must da indossare sopra la gonna da sera, con jeans, shorts o morbidi pantaloni…
“Il mio desiderio è quello di sperimentare con tagli audaci e asimmetriche particolari perché le donne devono poter osare e sperimentare” Indra Kaffemanaite

BIOGRAFIA INDRA KAFFERMANAITE
Indra Kaffemanaite è nata e cresciuta in Lituania negli anni dell’Unione Sovietica. Quando il regime comunista si distingueva per la scarsità e la penuria nell’offerta di abbigliamento, soprattutto di quello alla moda, questa ambiziosa diciassettenne lituana sapeva già quello che voleva: imparare l’arte sartoriale e realizzare vestiti.
Indra aspettava con ansia il ritorno di suo padre che le portava l’ultimo numero di “Burda” dalla “moderna” Gerrmania Ovest, così poteva trasformare un nuovo cartamodello in un vestito alla moda. Accrescendo le sue capacità con l’esperienza e guidata dal talento naturale, iniziò a confezionare abiti per clienti russi e già a soli vent’anni aveva avviato una sua redditizia attività artigianale.
Con un’idea chiara nella mente, quella di dare una svolta alla sua vita, Indra si trasferisce in Italia per un nuovo inizio.
Nel 2005 ha frequentato una delle scuole più prestigiose: quella di Carlo Secoli, a Milano, il più noto istituto per modellisti. Poi un anno di Fashion Service, sviluppando campionari per i grandi nomi della moda, come Iceberg, Maurizio Pecoraro, Giambattista Valli e molti altri.
Nel 2014, Indra lancia il suo progetto BALOSSA camicia bianca e si propone di impegnarsi per conquistare il posto che le compete nel mondo della Moda.

PRESS OFFICE & DIGITAL PR
Sara Biondi
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Email: biondi.communication.manager@gmail.com
Mobile: +39 339 8582462
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http://www.balossashirt.com/it/

Un nuovo artigiano: Rita Cordini By ILaria Ricci

Un nuovo artigiano: Rita Cordini By ILaria Ricci

Ago e filo, fodere, metallerie luccicanti e Svarowsky vicino ad un ritratto della nonna, la sensualità della seta in contrasto con la tela, il cotone, l’organza, una cornice d’argento e gli occhi pieni di stelle, corrono veloci le mani affusolate, mani tenere da bambina ma forti e grintose, cuce, ricama, sogna, sfiora la sua anima piena di ricordi, la casa che l’avvolge protettiva, Ilaria Ricci, grinta e volontà da vendere.
Stilista ma soprattutto artigiana, un mestiere antico appreso in casa, dalla mamma, un giorno si scopre affascinata dalla moda, solo dopo avere scoperto in soffitta una vecchia macchina da cucire e da qui comincia il suo viaggio.
Un viaggio non facile, ma entusiasmante: è bella Ilaria, solare, una stilista/artigiana, curiosa e volitiva, la incontriamo per farci raccontare la sua storia professionale, breve ma intensa.
Ilaria come nasce la passione per questo lavoro?
Sembra una novella di Grimm, in maniera quasi per gioco, come fanno tutti i bambini alla ricerca “dell’Isola che non c’è”…rovistando in soffitta ho scoperto una vecchia macchina da cucire e da questa è iniziato il mio gioco che poi è diventato lavoro……
Hai fatto tutto da sola???
Assolutamente no, la moda l’ho respirata fin da bambina, la mia mamma si è sempre occupata di moda, lei aveva lavorato come figurinista in una sartoria di alta moda e mi ha trasmesso questa passione per l’alta moda…è lei mi ha spinto, diciamo ispirato, a seguire questa strada.
Che cosa è per te l’accessorio?
L’accessorio è LA MODA, è un elemento irrinunciabile per creare un tutto insieme all’abito, in alcuni casi è il soggetto principale di un outfit; io seguo attentamente l’accessorio, dall’idea iniziale alla scelta dei materiali fino alla fase operativa vera e propria in cui inizia a prendere forma e a quella conclusiva della rifinitura.
La chiave del successo?
Determinazione, caparbietà, passione.
C’è stato un momento in cui hai detto basta?
No. I momenti difficili chiaramente esistono sempre, nel lavoro e nella vita, il segreto è non arrendersi e porsi sempre dei nuovi obiettivi.
Cucire o tagliare?
Entrambe, mi piace sperimentare con le diverse tecniche che possono essere usate sui materiali: è forse la mia maggiore ispirazione, quello che mi piace di più. Essere costantemente innovativi e sapersi mettere in discussione.
Made in Italy e “fatto a mano”….
Made in Italy e fatto a mano…sono il leit motiv di tutta la mia produzione, il filo conduttore determinante, io parlo di unicità e diversità che vengono riscoperte attraverso l’artigianalità ed il fatto a mano. E’ in sintesi il brand Cordini Rita by Ilaria Ricci, dall’idea di Rita ed Ilaria – madre e figlia con la passione per la moda e l’artigianato. E’ solo dalla creatività che trasforma la borsa in una vera e propria opera d’arte unica ed irripetibile, classico emblema del made in Italy.
Che cosa è l’eleganza per te?
Elegante è una donna sicura di se, che sa catturare l’attenzione di chi la guarda, passa lievemente e rimane nella memoria…..
Tante sfaccettature di una donna, quello del domani, che non smette mai di evolversi, senza dimenticare le proprie radici.
Per scoprire, dunque, il mondo della Maison Cordini Rita by Ilaria Ricci, appuntamento per sabato 28 Febbraio 2015, dalle ore 16,30 alle ore 20,00, presso il Concept Bistrot Corsia del Giardino, in via Manzoni 16, Milano.
Durante la Settimana della Moda, a Milano a fine febbraio, la Maison Cordini Rita by Ilaria Ricci presenterà la “COLLEZIONE UNICAMENTE MIA”:
Protagoniste saranno le creazioni più sofisticate ed eleganti, un mix di contrasti glam creati dai broccati e dalle sete leggiadre, che vengono accostati alla preziosità dei filati lavorati a mano. Volumi 3D e pattern brillanti dai colori fluo, stampe come un gioco irriverente, la creatività e l’arte sono il filo conduttore delle creazioni dietro le quali si cela l’estro della giovane stilista.
È curiosità allo stato puro, tutto trasportato nel mondo del fashion: sono accessori sognanti che fanno sognare, le borse di Ilaria, morbide al tatto e leggerissime da indossare, qualcosa di contemporaneo e comunicato in modo immediato, come se il mercato stesse aspettando un prodotto come questo, apparentemente semplice, ma pensato, studiato, creato……un taglio sartoriale fatto da dettagli, ricami e rifiniture, dove ritroviamo il konw how e la nostra arte unica dei maestri artigiani italiani, che tutto il mondo ci invidia, nei disegni Animalier, Softlyfluo & Modern Vintage.
Riferimenti: www.cordinirita.com
Pressoffices: cristina.vannuzzi@gmail.com

Mitchumm Il brand del dandy/gentiluomo/hipster al Pitti Immagine Uomo edizione 87

mitchumm 3Mitchumm Il brand del dandy/gentiluomo/hipster  al Pitti Immagine Uomo edizione 87

Nasce negli USA il brand con le palme, un tributo alla California e all’attore americano Robert Mitchumm. Il marchio è stato fondato nel 1976 sulla West Coast, a Manhattan Beach vicino a Los Angeles, e i primi articoli sono stati stampati con disegni molto colorati ed esclusivi su T-shirt e costumi da bagno, traendo ispirazione da sport tipicamente californiani come surf, windsurf, mountain bike e beach volley. Si tratta, in effetti, di un marchio non convenzionale che si distingue per l’eleganza e lo stile “americano/hipster/italiano/inglese”. Sin dalla sua nascita, ha avuto un successo immediato e dopo solo un paio di stagioni, è stato importato in Italia, dove la produzione è stata ampliata con camicie e accessori vari. Oggi la sede si trova in Italia, sullo splendido Lago di Como, dove Alex (nato nel 1983), figlio d’arte, ha raccolto la sfida di proseguire la produzione e la relativa commercializzazione, diventando direttore creativo.
E’ proprio alla vigilia di questa grande kermesse fiorentina che incontriamo Alex, un bel giovane di grande simpatia, per farci raccontare la filosofia e la storia che stanno dietro a questo progetto.
Il brand è stato fondato nel 1976 da mio padre Daniele Tino sulla West Coast a Manhattan Beach, vicino a Los Angeles, e, nel 2006 avviene il mio incontro con l’azienda, una folgorazione: mi sono letteralmente “innamorato” ed è stato l’inizio di una storia di successo, grazie anche al mio carattere. Io sono creativo, curioso, attento al passato ma vado verso il futuro. Con il suo stile americano e dash cosmopolita, sono riuscito a imporre al brand le caratteristiche italiane ma farne anche un marchio globale. In sintesi la creatività e la produzione sono totalmente “Made in Italia”, con un occhio agli Stati Uniti.
Da cosa nasce questo nome?
Nasce dal ricordo di Robert Mitchumm, un bello e impossibile degli anni ’70, grande attore, ma soprattutto un modello di vita di quegli anni, un’espressione sempre ironica e sfrontata, amato dalle donne, glamour e sensuale, ma anche generoso e corretto, un “avventuriero” di altri tempi.

MITCHUMM 4MITCHUMM Industries partecipa al Pitti Immagine Uomo per la terza volta, la più importante Fiera dell’abbigliamento maschile dove si sono “laureati” tanti brand, cosa pensi di questo palcoscenico di grande richiamo, all’attenzione dei più importanti buyer e stores selezionati?
Pitti Immagine è arrivata alla edizione numero 87, questo basta per dire che è il punto di riferimento per la moda maschile in tutto il mondo. Non ci sono altre fiere di pari livello.
La qualità dei buyers è molto alta e si incontrano tante realtà storiche e altrettante nuove che si affacciano da pochi anni sul mercato.
E’ vero, Pitti è una piattaforma di lancio internazionale e Mitchumm sta riscontrando un buon successo collocandosi tra le vetrine più belle nel mondo. Bisogna lavorare di più per riportare il brand negli States, ma questo è un altro capitolo, per ora Mitchumm è “work in progress”.

Una piccola anticipazioni sulla collezione autunno inverno 15/16 che presenti a Pitti Immagine: come sarà l’ uomo Mitchumm ?
Sarà un uomo vero, rude, crudo, con la barba un po’ incolta ma uno stile inconfondibile. Un volto con una storia da raccontare. Un uomo costruito dalle esperienze che sa giocare con il proprio look. Irriverente e spontaneo. Amante degli accessori.

Hai avuto un esperienza in Cina, estimatrice del made in Italy, c’è stato un seguito?
mitchumm 2Certo. Si lavora sempre dietro le quinte per creare qualcosa di concreto. In Cina vanno lentamente, ti studiano, ti osservano, sono molto meticolosi, vedremo.

Facciamo un gioco: incontri un grande buyer di un department store, cosa consigli per i suoi clienti che si avvicinano per la prima volta al tuo brand?
Per la stagione AW15 abbiamo ridotto e lavorato molto sulla collezione, direi che è tutta da “gustare” davanti ad un buon caffè.
Dovessi fare il personal shopper indicherei sicuramente le camicie, che sono un must di Mitchumm dal 1976. Come sempre creiamo dei “micro-mondi” con diverse stampe e tematiche, dal look vintage scovato tra gli archivi ai conversational. Idem per gli accessori rigorosamente made in Italy, a Como. In quanto a qualità il nostro scopo è quello di migliorarla sempre, noi pretendiamo il meglio.
Poi, tutta la mia linea, vuol essere un gioco, sarà bello giocare con gli abbinamenti, gilet e pantaloni tutti in Jacquard e slimfit con riferimenti un po’ Mountaneer da portare con una bella camicia bianca, magari lavorata in fil-coupè ma anche con una classica tshirt girocollo.

mitchumm foto _1Nella tua linea curi molto l’accessorio, il gilet, il papillon, la cravatta: quali sono, secondo te, gli accessori must nel look di un uomo? Quello che non dovrebbe mai mancare e che da il “tono” giusto?
Se per “tono giusto” si intende quello in “stile Mitchumm” allora direi che il must è un gilet e un bel papillon, magari annodato a mano e in lana che da un tono e delinea il look.
Credits:
Mitchumm Industries – www.mitchumm.com – buyers@mitchumm.com
Pitti Immagine 87 – 13/16 gennaio – L’altro Uomo, Arsenale, stand 5
Press: Sara Biondi – biondi.communication.manager@gmail.com

Un Dandy, un Gentiluomo, un Hysper…signori questo è Alex Mitchumm

3Un Dandy, un Gentiluomo, un Hysper…signori questo è Alex Mitchumm
MITCHUMM Industries, il brand con le palme, è un tributo alla California e all’attore americano Robert Mitchum. Il marchio è stato fondato nel 1976 sulla West Coast, a Manhattan Beach vicino a Los Angeles. I primi articoli prodotti sono stati stampati T-shirt e costumi da bagno con disegni molto colorati ed esclusivi che traevano ispirazione dagli sport tipicamente californiani come il surf, il windsurf, la mountain bike e beach volley.
ALEX MITCHUMM_STYLE  b.r.MITCHUMM INDUSTRIES è un marchio esclusivo, fuori dall’ordinario e non convenzionale che si distingue per la sua eleganza innata e il suo stile “americano/hypster/italiano/ inglese”
Il marchio è stato un successo immediato e dopo solo un paio di stagioni, è stato importato  in Italia, dove la produzione è stata ampliata con camicie e accessori vari. Oggi, Mitchumm Industries ‘flagship store” si trova sullo splendido Lago di Como, dove Alex Mitchumm (born.1983), figlio d’arte, ha raccolto la sfida di proseguire la produzione e la relativa commercializzazione, sempre fedele allo stile e la personalità del brand, diventando direttore creativo.
Incontriamo Alex, un bel giovane, una montagna di simpatia, per chiedergli la filosofia del brand e la sua storia e come pensa al futuro di Mitchumm Industries-

alexAlex, così giovane e così impegnato in azienda, parlami del tuo “colpo di fulmine” per l’azienda
Il brand è stato fondato nel 1976 da mio padre Daniele Tino sulla West Coast a Manhattan Beach, vicino a Los Angeles, e, nel 2006, l’incontro tra l’Azienda Alex Mitchumm – e me, che sono nato nel 1983 e figlio d’arte;  il marchio è stato l’inizio di una storia di successo, grazie anche al mio carattere, io sono mitchumm-_-china-1creativo, curioso, attento al passato ma vado verso il futuro. Con il suo stile americano e dash cosmopolita, sono riuscito ad imporre al brand la caratteristica italiana ma  farne anche un marchio globale.
In sintesi la creatività e la produzione Mitchumm Industries sono “Made in Italia”, con un occhio agli Stati Uniti.

MITCHUMM, da cosa nasce questo nome?
Nasce dal ricordo di Robert Mitchumm, un bello e impossibile degli anni ’70, grande attore, ma soprattutto un modello di vita, di quegli anni,  l’espressione sempre ironica e sfrontata, amato dalle donne, glamour e sensuale, ma anche generoso e corretto, un “avventuriero” di altri tempi.

Qual è la “filosofia” che vuoi trasmettere al brand

Mescolare una passione profondamente sentita per gli anni ’70 con un desiderio continuo di sperimentazione e ricerca per ricreare il modo californiano di vita, aggiungere un pizzico di follia, i colori e le stampe irriverenti e otterrete le collezioni Mitchumm Industries.

Chi è l’uomo Mitchumm?
Nel Brand si fondono l’Hipster  che è sopratutto american style e il Dandy, che è english style, praticamente è un mix di una parte di  dandy e una parte  di gentiluomo contemporaneo;
Il mio uomo Michumm??
la bellezza è il suo stile di vita, di pensare, di muoversi: io immagino il mio uomo dandy in compagnia di una signora, lo vedo galante e cortese, lo vedo ad una battuta di caccia, a teatro, a cena con una bella donna, entrare in un locale ed essere oggetto dell’attenzione di tutti, perché è un gentiluomo, nei modi e nel modo di vestire. Per me, lui è un’icona di stile, di un’epoca, è una filosofia di vita.
Il suo guardaroba – a metà strada tra il vecchio e il menswear contemporaneo – è un tuffo negli archivi del marchio; con un occhio sulle spiagge californiane e l’altro sulle città metropolitane.
Come lo vedi nel tuo immaginario?
Alex Mitchumm è rappresentato da un giovane “pirata” con un sigaro tra le labbra, un ottimo bicchiere di Bourbon, un giro su una vecchia macchina usata Cafe Racer, vecchia ma piena di storia, una passione per i tatuaggi, per le pin up girls e l’atmosfera immaginario di un’epoca in cui il marchio è stato fondato, e viva il motto ……happy-go-lucky .
Il mio uomo ideale è ‘un “rude cavaliere”; egli trasmette l’entusiasmo e il senso di libertà che vengono da una corsa in moto, dove le emozioni, speranze e sogni si alternano, lunghi viaggi per un continuo girovagare .

Da cosa hai l’ispirazione?
Dagli archivi dell’azienda: io cerco, studio, ritrovo foto, tessuti, devo mantenere e migliorare quello che è stato una testimonianza di stile per oltre 30 anni
Oggi Mitchumm Industries è un marchio total look che produce anche una gamma di accessori come cravatte, papillon, sciarpe e bretelle, è un marchio internazionale, distribuiti in tutta Italia, Europa, Asia e Giappone attraverso selezionati negozi multimarca.
I tuoi ultimi eventi di marketing?
C’è sempre una prima volta: il brand che ha sfilato sulle passerelle cinesi…
Dopo Pitti Immagine Uomo, sono stato ospite ad agosto, in Cina, a Guangzhou, che è tra le città più importanti della Cina soprattutto per il mercato dei prodotti di alta gamma. La città che ha  ospitato per la seconda volta la Guangzhou Kapok Fashion & Guangzhou Fashion Week, evento internazionale dedicato alla moda,
ha selezionato e invitato brand italiani rappresentanti del “Made in Italy” tra cui MITCHUMM Industries che ha presentato la collezione Spring-Summer 2015, collezione che ha riscontrato un grande successo a Pitti Uomo 86 a Firenze.

Alex sono veramente felice di averti incontrato e orgogliosa della tua italianità, e vedere che ci sono giovani che reagiscono alla crisi con creatività, coraggio e tenacia

Cristina Vannuzzi Landini
CREDITI PH: Mitchumm Industries
www.mitchumm.com
Via Muralto 20, Como