Elisabetta Armellin si racconta

Elisabetta Armellin  si racconta

“Venezia è la città in cui è nato il mio sogno. Giovanissima, frequentavo l’Accademia di Belle Arti e non sapevo ancora quale destinazione avrei dato alla mia fantasia. Passeggiando per le calli, nel tempio del sogno qual è Venezia, poco a poco prese forma l’idea di dare corpo a qualcosa che non restasse su un piano d’appoggio per essere guardato come “opera”  ma potevo orientarmi sulla realizzazione di oggetti da portare appresso, da toccare, da tenere con sé: la borsa. E’ nato tutto così, quasi per caso. Poi quel  sogno è diventato una bella realtà, il pubblico e la critica hanno cominciato ad apprezzare quelle forme, quel gioco di colori che in realtà avevo copiato da paesaggi impossibili come le visioni che sa offrire Venezia. Anche il marchio che firma le mie borse prende origini dalla città in laguna : “V73” =   V come Venezia e 73 il numero anagrafico del mio primo atelier veneziano affacciato su un canale dove probabilmente l’acqua di mare si confondeva con quella del mio Sile.

Elisabetta Armellin si raccontaultima modifica: 2017-06-22T08:13:41+02:00da modastylema
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