Plastica e materiali di scarto e la borsa diventa messaggio

Le borse in fintapelle, in ecopelle, nei materiali strani trattati perché ormai, si sa, la pelle costa troppo e fa «poco ambientalista», poco «compra ma salva il pianeta», fanno tendenza ma non sono più una novità.
Dopo aver avuto successo in Europa e negli Usa ora sono ovunque in Italia, nei grandi magazzini, nei mercati, nelle boutique. Ma quelle  fatte con il packaging di pasta e pomodoro sono una chicca, sono assolutamente originali. Le fabbricano con le loro mani tre ragazzi che giocano tra arte, artigianato e design. Sono borse in plastica trasparente con una superficie ricostruita sulla vecchia carta del piatto mediterraneo ma anche dai manga giapponesi, dai fiori, dai colori dell’ estate, da tutto quello che fa moda.
E sono in sintonia con la terra su cui viviamo perché costruite, modellate, plasmate completamente con materiali riciclati, materiali di scarto.
Insomma, se non fosse per il tratto, il segno, il particolare, il dettaglio che le fa entrare a ragione tra gli oggetti d’ autore, non costerebbero quasi nulla, Le borse e gli accessori in plastica lasciano spazio al materiale di scarto che viene riciclato.
Packaging di prodotti, giornali, riviste dei ’60 e dei ’70 diventa magicamente e in poco tempo un oggetto da ricostruire. Il materiale primario caratterizza la borsa che si chiamerà Cinese oppure Equadoregna , oppure ancora, Eyco se fatta con i manga giapponesi. E poi Sofia, la più richiesta, usata per un vernissage ma anche per cucinare, fabbricata con il packaging di pasta e pomodoro».

 I giovani creativi hanno due siti di riferimento, vendono anche sul web:
www.2periodico.it/ www.2periodico.com.
Siti intriganti, pieni di curiosità. Fanno parte di quelle vendite personalizzate e alternative che
dilagano sul web, che ai giovani ma anche alla generazione dei trenta-quarantenni, interessano quasi più della strada comune, dei negozi tradizionali.
«Lavoriamo molto – conclude il trio – cerchiamo di ironizzare il tempo in cui viviamo. Privilegiamo usare le icone del presente e del passato. Progettiamo oggetti con un forte valore artistico che si caratterizzano per l’ originalità. E tutto quello che facciamo entra a far parte di questa galleria di cose strane ma uniche nella loro difformità». – Ambra Somaschini

Sono giovani. Creativi. Innovativi sotto molti punti di vista. Giuseppe Iaconis è l’ideatore e il produttore  della linea 2Periodico
Dare forma a un idea. Un concetto.Lo stravolgimento fisico e visivo di un oggetto, diventa altro.
Materiali che riempiono la nostra quotidianità. Oggetti di affezione cercati e dimenticati, disegni, grafiche, fotografie acquistano una dimensione tridimensionale da vivere sul corpo o da indossare come provocazione, ironia.
Ricordo.
Periodicamente nei viaggi che abbiamo fatto raccoglievamo ciò che vivevamo in quel luogo e in quella realtà “quotidiana”.Così nacque l’idea di farci una borsa, un oggetto di affezione.Da quel giorno 2Periodico Design Collective crea modelli di borse e accessori in materiale riutilizzato. Ogni modello realizzato a mano è unico, solo tuo.2Periodico periodicamente lavora, crea, immagina… tutte le lavorazioni sono il processo di laboratorio creativo che non sfrutta immagini o materiali ma li interpreta donandogli quel valore aggiunto che li rende oggetti di Design.”
Linee per tutti. Linee per chi vuole distinguersi ed essere veramente unico.

Plastica e materiali di scarto e la borsa diventa messaggioultima modifica: 2011-06-27T14:32:04+02:00da modastylema
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